Sulle tracce di Marco Polo: al via la mostra di Michael Yamashita a Palazzo Blu

Armato di quattro macchine fotografiche, di una dozzina di obiettivi, di un migliaio di rullini e di una traduzione commentata del Milione, mi misi alla ricerca di Marco Polo, spesso in compagnia di Mark Edwards, giornalista dello staff di National Geographic, che ha scritto la storia del nostro viaggio.
Michael Yamashita

Così parla Michael Yamashita del suo viaggio sulle tracce di Marco Polo. Il grande fotografo di National Geographic, ha ripercorso quel viaggio, da Venezia verso l’estremo Oriente, lungo la Via della Seta, fino al ritorno lungo le coste dell’Indonesia e dell’India e l’ha immortalato in circa 80 splendide fotografie, ognuna delle quali è un racconto e una poesia. Il 24 marzo 2018, apre al pubblico, al BLU Palazzo d’Arte e Cultura di Pisa, l’affascinante rassegna fotografica dedicata a Marco Polo e al suo viaggio avventuroso, lungo ventiquattro anni, attraverso luoghi sovente sconosciuti al mondo occidentale di allora. È il 1271 quando Marco Polo, lasciata Venezia, affronterà un’impresa che mai più memoria umana oserà cancellare. Attraverso la Terra Santa, la Turchia, la Persia, l’Afghanistan, il deserto dei Gobi, sino al Catai nella Cina del Nord, approderà infine alla corte di Kublai Khan, il Gran Khan dei Mongoli.

Antiche rotte per scambi commerciali di merci preziose e sconosciute, ma soprattutto “luoghi” di conoscenza di culture, di popoli, di antiche e diverse tradizioni religiose, sociali e politiche. Tornato in Patria nel 1298 Marco Polo fu fatto prigioniero dai genovesi nella battaglia di Curzola. Nelle carceri di Palazzo San Giorgio, incontra Rustichello da Pisa, al quale detta il Milione, il racconto del suo viaggio verso l’oriente, pieno di avventure e luoghi di straordinaria
bellezza.

Insieme alle testimonianze fotografiche, sono esposti oggetti d’arte e antichità provenienti da molte delle terre attraversate da Marco Polo, oggetti come quelli in cui il mercante veneziano potrebbe essersi imbattuto durante il suo viaggio.

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È presente tra i giornali periodici con testate come l’Espresso, il Venerdì, D la Repubblica, i mensili Le Scienze, Mind, Limes e Micromega. Dal 1998 pubblica su licenza di National Geographic\ il mensile National Geographic Italia, la rivista che “fotografa” il mondo. Il magazine documenta con immagini straordinarie il nostro pianeta e tutto ciò che ne fa parte: indaga, documenta, certifica le frontiere e limiti per la sua salvaguardia.

Dal 2008, con il marchio National Geographic, Gedi si occupa anche dell’organizzazione di mostre, manifestazioni ed eventi dal vivo aperti al pubblico di tutte le età per raccontare storie avvincenti sulle culture del mondo e le avventure nei luoghi ancora selvatici e incontaminati. Quando negli ultimi decenni del Duecento i Polo partirono per il loro lunghissimo viaggio in oriente, l’Asia al di là della Siria e dell’Asia minore era ancora un continente misterioso e favoloso, dal quale provenivano la seta e le spezie e del quale si avevano nozioni vaghe riportate da qualche raro viaggiatore o mediate dal medio Oriente musulmano. Negli oltre
venti anni di assenza dalla patria Marco Polo visitò la Persia e l’Afghanistan, l’Asia centrale e il deserto dei Gobi, sino al Catai nella Cina del Nord, per giungere infine alla corte di Kublai Kan, il Gran Khan dei Mongoli, poi nel viaggio di ritorno le coste dell’Indocina e dell’India. Il suo viaggio fu un’impresa che a distanza di secoli resta memorabile. I paesaggi esotici, le merci preziose e sconosciute, i costumi di popoli di antica ma ignorata cultura e ricchezze favolose incontrati in questo straordinario viaggio sarebbero forse rimasti sconosciuti se Marco, prigioniero nelle carceri genovesi non avesse incontrato come compagno di sventura il pisano Rustichello al quale raccontò le sue avventure. Così nacque il resoconto del viaggio che, per l’enormità di ciò che raccontava, fu chiamato “il Milione”.

Pochi anni or sono Michael Yamashita, il grande fotografo di National Geographic, ha ripercorso l’itinerario di Marco Polo in un Oriente non più sconosciuto ma non meno affascinate, e scattato una serie di straordinarie fotografie nelle quali immagini di carovane di cammelli o di monaci tibetani che Marco potrebbe aver visto, si alternano a quelle attuali di kalashnikov e carriarmati.

Compongono la mostra, curata da Marco Cattaneo, oltre alle ottanta splendide fotografie di Michael Yamashita, alcuni oggetti d’arte e costume caratteristici dei paesi attraversati ed alcuni documenti su Rustichello gentilmente concessi dal Museo delle Civiltà - Museo Nazionale d’Arte Orientale ‘G.Tucci’, dal Museo Stibbert, dall’Opera Primaziale Pisana, dall’Archivio di Stato di Pisa e dall’Associazione Sangha Onlus - Lhungtok Choekhorling Buddhist Monastery.

Realizzata da Palazzo Blu in collaborazione con il National Geographic, “Il viaggio di Marco Polo”, prima grande mostra fotografica che si tiene a Palazzo Blu, presenta quindi due aspetti di particolare interesse: la storia di un favoloso lontano viaggio che vede vicini il suo protagonista veneziano ed il suo cronista pisano e una straordinaria occasione di apprezzare la tecnica di un eccezionale reportage fotografico e la complessa organizzazione di una spedizione della National Geographic Society.

IL VIAGGIO DI MARCO POLO
nelle fotografie di Michael Yamashita
a cura di Marco Cattaneo
dal 24 marzo al 1 luglio 2018
BLU Palazzo d’Arte e Cultura
Lungarno Gambacorti, 9 Pisa
orari:
dal lunedì al venerdì: dalle ore 10.00 alle ore 19.00.
sabato, domenica e festivi: dalle ore 10.00 alle ore 20.00
ingresso:
Intero: € 6
Ridotto, convenzioni, gruppi: € 4
Ridotto famiglia: € 12,00
Ridotto gruppi scuola: € 3
Ridotto gruppi scuola in abbinamento a servizi didattici: € 2
informazioni mostra:
tel. +39 050 220 46 50
Mail: info@palazzoblu.it
Mob. 377 1672424
Sito web: www.palazzoblu.it
fondazione palazzo blu
Tel. +39 050 220 46 11
Mail: segreteria@palazzoblu.it

Fonte: Ufficio Stampa

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