Esplosione Livorno, il cordoglio delle istituzioni e della politica

(foto dal profilo twitter del Vigili del Fuoco)

Molte le manifestazioni di sgomento e cordoglio per la terribile tragedia che ha colpito oggi, 28 marzo, la città di Livorno, che ha visto la morte di due operai per l'esplosione di un grosso serbatoio nel porto labronico.

Esplosione Livorno, Giorgia Meloni (FdI): "Profondo cordoglio"

Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia, scrive una nota sul suo profilo Facebook: "Profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei due operai rimasti uccisi nell'esplosione di Livorno. La sicurezza, il diritto alla salute e l'integrità fisica sul posto di lavoro sono diritti inalienabile che Fratelli d'Italia si impegnerà con ogni sforzo a garantire. Nel 2018 non si può continuare a morire e rischiare la vita sul luogo di lavoro: il dato delle 13 mila vittime in 10 anni non degno di una nazione civile".

Esplosione Livorno, Romano (Pd): "Vicino a famiglie operai"

Il deputato livornese del Pd, Andrea Romano, recatosi al porto di Livorno per l'accaduto, scrive sul suo profilo Twitter: "Vicino alle famiglie degli operai della Labromare coinvolti nella tragica esplosione al porto industriale di Livorno".

Esplosione Livorno, Rossi in viaggio: "Giorno orribile per il lavoro in Toscana"

"Giorno orribile per il lavoro in Toscana", questo il commento del presidente Enrico Rossi alle notizie dei tanti infortuni sul lavoro accaduti stamani in Toscana. Il più grave, nel porto di Livorno, ha provocato la morte di due operai. Rossi si sta recando lì in questo momento.

"Un bollettino di guerra - aggiunge il presidente - Un incendio a Massa in un'azienda dell'area industriale ha provocato un ferito grave, ricoverato con ustioni di terzo grado. Un'esplosione nel porto di Livorno ha provocato la morte di due operai e altri feriti gravi. A Massa Marittima il ribaltamento di un trattore ha causato la morte di un uomo (un ottantaduenne che lavorava nel proprio campo, ndr). A Terranuova Bracciolini in una discarica un operaio è stato colpito gravemente al volto".

Rossi: “Mattanza di lavoratori frutto di lassismo e non di fatalità”

"Il mio pensiero va innanzitutto alle famiglie dei due operai morti nel porto di Livorno. Oggi è un giorno tragico, orribile. Tutta la Toscana esprime vicinanza e solidarietà. In attesa delle indagini e degli approfondimenti circa la dinamica dell'incidente, mi preme comunicare un profondo sentimento di rabbia. Fatti come questi accadono non per fatalità ma per lassismo e noncuranza, di cui è responsabile anzitutto la classe dirigente, quella datoriale e quella che ha ruoli di direzione istituzionale. Siamo ormai in presenza di una vera e propria mattanza dei lavoratori. Chiamerò, per quel che mi compete, ciascuno alle proprie responsabilità. In generale, laddove si lavora con impegno la mortalità si riduce fino ad azzerarsi. E questo deve essere fatto ovunque, anche al porto di Livorno". A dichiararlo è i l presidente della Regione Toscana Enrico Rossi mentre si recava sul luogo dell'esplosione del serbatoio nel porto di Livorno che ha provocato la morte di due operai e il ferimento di altri.

Rossi si sofferma poi su aspetti di contesto in materia di sicurezza, anche a prescindere dal tragico evento di oggi: "Già nel 2008 – ricorda il presidente – oltre all'applicazione del D.Lgs 272/99, noi ci impegnammo per istituire con un protocollo i comitati per l'igiene e per la sicurezza nei porti composti da tutte le autorità e delle forze sociali che fanno capo all'autorità portuale stessa, che ha il compito di riunire il comitato stesso. E poi concordammo di istituire i rappresentanti della sicurezza nei tre porti di Piombino, Livorno e Carrara (ben 3 a Livorno) dedicati, attraverso un progetto di formazione precisa, al coordinamento degli altri lavoratori della sicurezza, in modo da avere una visione complessiva dei problemi da affrontare, elaborata dagli stessi lavoratori".

"Il protocollo – sottolinea il presidente della Toscana – è stato rivisto solo nel 2015 e ci sono state anche difficoltà e resistenze per rifarlo, soprattutto da parte datoriale, al punto che siamo dovuti intervenire dalla stessa presidenza perché si procedesse alla stipula dell'atto. E' stato firmato agli inizi del 2016 e purtroppo, per quel che mi risulta, anche a questo riguardo ci sarebbero state lentezze e vischiosità". "Inoltre, mi è stato riferito che sino ad ora – denuncia Rossi – il comitato per l'igiene e per la sicurezza, che deve essere convocato dall'autorità portuale, non si è ancora mai riunito. Le cose non possono andare avanti così".

"La sicurezza nei porti è un tema difficile perché il lavoro nei porti è a rischio più che altrove, per la presenza di tanta merce che viene movimentata, per gli spazi, per il rischio di incidenti rilevanti e per la presenza di tanti soggetti, interni ed esterni". "E' necessario che ci siano comportamenti adeguati per il futuro e che sottovalutazioni e leggerezze siano sanzionate per tempo" aggiunge Rossi, che annuncia: "Abbiamo convocato per domani i sindacati regionali, i rappresentanti della sicurezza delle Asl della Toscana e il Dipartimento della Salute". "In questi anni – conclude il presidente della Regione Toscana - il lavoro e i diritti dei lavoratori sono stati svalutati, si è pensato giustamente alla mancanza del lavoro ma troppo poco alla qualità del lavoro e alla sicurezza".

Esplosione Livorno, M5s: "Nostro pensiero ai familiari"

"Esprimiamo il nostro cordoglio per le due vittime dell'esplosione avvenuta a Livorno. Il nostro pensiero va ai loro familiari e cari, al sindaco e all'amministrazione, feriti da questo evento drammatico" così il gruppo consiliare regionale Movimento 5 Stelle in un post facebook.

Esplosione Livorno, Fuso (Cgil Toscana): “Livorno, Massa, Terranuova: una delle giornate più nere per il lavoro in Toscana.”

Incidenti sul lavoro, la dichiarazione di Mauro Fuso (Cgil Toscana): “L’esplosione al porto di Livorno, l’incendio alla Sanac di Massa, l’operaio colpito a Terranuova Bracciolini: in casi e modalità differenti, ancora morti e feriti in una delle giornate più nere per il lavoro in Toscana, che ci costringe a una terribile contabilità di chi si fa male o muore mentre svolge il suo lavoro. Esprimiamo profondo dolore per quanto accaduto e vicinanza alle famiglie delle vittime. Serve un salto di qualità nella battaglia per la salute e la sicurezza sul lavoro, e chiediamo la convocazione dell’apposito tavolo regionale. Il tema dei controlli, delle ispezioni, del rispetto delle norme deve assillare istituzioni, enti e imprese. Anche la Cgil è impegnata a valutare le dinamiche di questi incidenti e soprattutto a individuare soluzioni adeguate affinché non si ripetano”.

Esplosione Livorno, le parole del sindaco

Evacuata la zona del deposito costiero

E’ di due morti il bilancio dell'esplosione avvenuta intorno alle 14 in un serbatoio nel porto industriale di Livorno. Secondo una prima ricostruzione gli uomini, dipendenti della ditta specializzata nelle bonifiche Labromare, stavano effettuando alcuni lavori di manutenzione all'interno del deposito costiero della società Neri.
Il sindaco Filippo Nogarin, di ritorno da impegni istituzionali  in programma a Firenze, si è immediatamente recato sul luogo dell'incidente, nella zona del deposito completamente evacuata dai Vigili del fuoco in via cautelativa.
Queste sono state le sue prime dichiarazioni:  “Siamo di fronte a una tragedia immane. Tocca contare l'ennesimo incidente sul lavoro che strappa due uomini innocenti alle loro famiglie. In questo momento drammatico per tutta la città il mio primo pensiero è per loro. A queste mogli, madri, figli. A ognuno di loro va il mio più profondo cordoglio, il mio sostegno e la massima vicinanza. Più forte del dolore, in questo momento, è soltanto la rabbia. Perchè tutto questo è inaccettabile. Quanto ancora,  mi chiedo, deve allungarsi l'elenco delle vittime e delle tragedie consumate sui luoghi di lavoro prima che si riesca a fare qualcosa? A tutti i lavoratori,  in particolare a quelli che  operano in ambiente portuale, la politica deve garantire costantemente la massima sicurezza e non le vuote chiacchiere. La fine di una vita  non ammette tentennamenti e impone risposte coraggiose; soprattutto impone risposte immediate. In questo momento le autorità preposte sono impegnate a far luce su questa terribile vicenda, mi auguro  che riescano a chiarire al più presto le dinamiche dei fatti e accertare le eventuali responsabilità”.

Esplosione Livorno, le parole di Francesco Renda Segretario Federazione Livornese PRC - Sinistra Europea

Due lavoratori non sono tornati a casa perché il lavoro li ha portati via. Sono morti dentro una cisterna, la stessa occupazione che in meno di 3 mesi ha già portato via 5 operai in Italia. Vogliamo porgere le nostre più sentite condoglianze alle famiglie ed ai colleghi delle vittime e pretendere con loro che venga fatta luce al più presto sulle cause e sulle responsabilità di questa perdita ingiustificata. Da troppi anni ci raccontano che le morti sul lavoro sono in calo: non è vero. Se escludiamo le morti su strada connesse all'attività lavorativa, i dati parlano di una realtà ben diversa. Solo lo scorso anno, quello della ripresa, i decessi sono aumentati del 5% - ben oltre la crescita del PIL, ferma all'1,5%. La verità è che di lavoro non solo si continua a morire, ma che le generali condizioni di sicurezza non sembrano essere migliorate. Questi dati scontano la sempre più scarsa capacità di controllo dello Stato sul rispetto delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre il perenne ricatto del lavoro a tutti i costi porta i lavoratori a denunciare sempre meno il mancato rispetto delle norme di sicurezza per evitare di perdere la propria fonte di sostentamento. Questo è  il paese del "jobs act", dove i lavoratori sono sempre più deboli di fronte ai datori di lavoro, dove però i primi muoiono ed i secondi, nonostante tutto, si lamentano.

Esplosione Livorno: il cordoglio del presidente Giani a nome dell’assemblea

“Dolore e sconcerto per altre terribili morti sul lavoro”. Così il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, ha espresso il cordoglio a nome personale e dell’intera assemblea di palazzo del Pegaso sulla morte dei due operai, in seguito all’esplosione di un serbatoio nel porto industriale di Livorno. “Troppe le vite spezzate durante i turni di lavoro”, ha affermato Giani.

Il grave episodio avvenuto nella città labronica segue a poche ore di distanza un incendio nella zona industriale di Massa, che ha coinvolto tre operai, di cui uno grave trasportato in elicottero all’ospedale Cisanello di Pisa.

“Le conquiste che sembravano acquisite sulla sicurezza e la tutela dei lavoratori durante la loro attività non sono più tali – ha commentato il presidente -. In Italia, per la prima volta da venticinque anni, da gennaio 2017 a oggi, le morti bianche sono aumentate di oltre il 5 per cento”.

Esplosione Livorno, Nicola Fratoianni (LeU): "Vicini alle famiglie delle vittime e alla città di Livorno. Continua strage senza fine".

“Due operai morti al porto di Livorno e feriti gravi, per effetto dell’esplosione di una cisterna. Altri vari incidenti sul lavoro oggi in Toscana.

Prosegue con numeri incredibili una vera e propria guerra nel mondo del lavoro in Italia, che continua a vedere morti e infortuni in aumento. Solo lo scorso anno oltre 1.400, ma questa guerra non è stata materia di campagna elettorale, eppure ha a che
fare con le scelte  della politica. “

Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni di Liberi e Uguali.

“Non conosciamo ancora le cause certe del disastro - prosegue l’esponente di Leu - e mi auguro che si accertino quanto prima le responsabilità, ma c’è un punto che riguarda non solo la sicurezza dei lavoratori, ma anche la sicurezza di una intera area
della città di Livorno: il porto è pieno di cisterne, in una zona in cui ci sono altre attività, in cui vicino c’è una raffineria e che è zona di passaggio persino per semplici cittadini. Sarebbe il caso di iniziare a lavorare per una delocalizzazione degli
impianti e per una maggiore sicurezza. L’esplosione di oggi è un brutto segnale che va colto.”

“Alle famiglie dei lavoratori, alla città di Livorno - conclude Fratoianni  - l’abbraccio di tutti noi.”

Esplosione Livorno, Anselmi e Gazzetti (Pd Regione): “Non abituarsi a queste tragedie, intensificare politiche sicurezza luoghi lavoro”

«Non si può e non si deve morire di lavoro. Quante volte l’abbiamo detto… Oggi è accaduto ancora, due operai che non torneranno a casa dopo il proprio turno di lavoro, un altro ferito gravemente. Di fronte a questo nuovo tragico incidente, le nostre parole rischiano di suonare stanche e ripetitive. Ma non possiamo e non vogliamo abituarci a queste sciagure, occorre che il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro sia centrale nelle politiche delle istituzioni, nel fare quotidiano delle aziende, nell’azione dei sindacati. Occorre che tutti, senza distinzioni e in egual misura, facciano davvero la propria parte. Saranno le indagini della magistratura ad accertare l’esatta dinamica dell’incidente di Livorno e a stabilire le eventuali responsabilità. Chiediamo che questo sia fatto rapidamente e con scrupolo, anche per scongiurare che simili incidenti abbiano a ripetersi. La Regione ha stanziato 8 milioni dal 2017 al 2020 per incrementare la sicurezza dei lavoratori: evidentemente le risorse e i progetti non bastano, c’è bisogno di capire perché e trovare risposte ulteriori. Alle famiglie e ai colleghi degli operai vittime dell’incidente la nostra vicinanza e il cordoglio del nostro gruppo consiliare».

Così Gianni Anselmi e Francesco Gazzetti, consiglieri regionali del Pd, sull’esplosione avvenuta questa mattina al porto di Livorno che ha causato la morte di due operai della “Labromare”. Il consigliere livornese Gazzetti, che era a Firenze per la seduta del Consiglio, appena appresa la notizia si è immediatamente recato sul luogo dell’incidente per seguire da vicino l’evolversi della situazione.

Esplosione Livorno, Fattori e Sarti (Sì): "In Toscana situazione sempre più grave. Grande dolore e rabbia, servono più controlli ed una forte regia regionale"

"Con l'incidente mortale e i feriti di Livorno, cui si sommano gli ulteriori gravi infortuni accaduti a Massa e a Terranuova Bracciolini, viviamo oggi una giornata terrificante per la Toscana", dichiarano Tommaso Fattori e Paolo Sarti, consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra.

"Siamo vicini alle famiglie delle vittime e ai lavoratori infortunati. Come Sì Toscana a Sinistra continuiamo a chiedere che sia ripristinato il settore regionale 'Prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro': occorre una forte regia che oggi è venuta meno. Il Consiglio regionale ha votato all'unanimità una nostra proposta in tal senso ma la Giunta ancora non si è mossa. Chiediamo nuovamente misure più stringenti per la salute e la sicurezza sul lavoro, aumentando controlli e ispezioni e coinvolgendo sempre più lavoratori, sindacati e imprese, a partire dalle banchine livornesi e dai cantieri navali della nostra regione, dove purtroppo si stanno verificando gravissimi incidenti".

Esplosione Livorno, FDI: "Vicinanza familiari vittime, politica sia concreta"

“Non è accettabile che in una nazione civile si possa ancora morire in questo modo sul lavoro. Fratelli d’Italia esprime cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime in questo triste giorno. Occorre fare chiarezza sulle responsabilità. Livorno ha pagato un prezzo altissimo, in particolare modo negli ultimi anni: la politica ha il dovere di intervenire al più presto e concretamente per far fronte a questa vera emergenza”. E’ quanto affermano il deputato Giovanni Donzelli e il portavoce cittadino di Fratelli d’Italia Andrea Romiti.

Esplosione Livorno, UIL Toscana: "Operai morti, intollerabile scia di sangue"

L’ennesima giornata nera per i lavoratori toscani. Una lunga scia di sangue che oggi si porta via due operai del porto di Livorno a seguito di un’esplosione a un serbatoio industriale di oli combustibili. Ma non è l’unico episodio, purtroppo: un altro lavoratore a Terranuova Bracciolini (Arezzo) è rimasto ferito nella discarica di Podere Rota e un altro alla Sanac di Massa.

È intollerabile quello che sta accadendo in Toscana sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Un bollettino di guerra che ci chiama tutti quanti alla responsabilità. E non a caso le Segreterie Nazionali di Cgil, Cisl e Uil hanno scelto Prato, quindi la Toscana, come luogo dove celebrare  il Primo Maggio dedicato alle vittime sul lavoro.

Fermare gli incidenti e gli infortuni sul lavoro deve essere la priorità dell’agenda politica in Toscana per trovare soluzioni finalmente efficaci sulla sicurezza e tutela dei lavoratori.

Esplosione Livorno, Boni (Fit-Cisl): "Morire sul lavoro è una barbarie che deve finire"

“Non possiamo andare avanti così. Morire sul lavoro è una barbarie che deve finire e per questo non basta piangersi addosso, ma bisogna mettere in campo tutti gli accorgimenti previsti, sempre ! Confidiamo nella magistratura che faccia piena luce sull’accaduto e che in tempi brevi individui le responsabilità.”

E’ la reazione del segretario toscano della Fit-Cisl, Stefano Boni, alla tragedia di oggi al porto di Livorno, dove due operai sono morti nell’esplosione di una cisterna.

“Esprimiamo sincere condoglianze ai familiari degli operai coinvolti e vicinanza ai colleghi e a tutti gli addetti che sono accorsi sul posto per prestare i primi soccorsi.

Le imprese, le istituzioni, tutti i soggetti preposti non devono mai dimenticarsi, nemmeno per un minuto, di mettere al centro della loro attenzione la sicurezza nei luoghi di lavoro. Per non continuare a piangere morti, come siamo costretti a fare oggi.”

Esplosione Livorno, Usb: "Basta morti sul lavoro"

Il coordinatore del settore porto Massimo Mazza e il segretario provinciale Claudio Galatolo

Non si ferma purtroppo l'escalation di incidenti con morti e feriti nel porto di Livorno. Alle famiglie dei due lavoratori morti oggi nell'esplosione nel porto industriale va il nostro più profondo cordoglio e la nostra solidarietà ma questo non basta, bisogna fare in modo che simili tragedie non si ripetano più. E' vero che il lavoro portuale non è privo di pericoli ma è anche vero che esistono precise norme di sicurezza che, se rispettate, ridurrebbero i pericoli al minimo ed eviterebbero quella lunga lista di incidenti avvenuti in porto in questi anni che sembra un bollettino di guerra.

Bisogna istituire un tavolo sulla sicurezza con la presenza delle organizzazioni sindacali, delle forze politiche, dell'ASL e dell'Autorità portuale altrimenti continueremo a piangere i nostri morti.

Esplosione Livorno, le condoglianze della Lega provinciale di Livorno

A seguito del tragico incidente avvenuto oggi all'interno del Porto di Livorno che ha procurato la morte di due operai addetti alla manutenzione di un serbatoio di acetato di etile, inoltriamo alle testate e alle emittenti del territorio le parole di cordoglio che il Nostro Ex Segretario Provinciale On. Manfredi Potenti, il Neo Commissario Provinciale Andrea Di Meglio e il Neo eletto Consigliere Regionale Roberto Biasci rivolte alle famiglie degli operai e alle istituzioni territoriali a seguito del doloroso accadimento.

"Ci associamo all'unanime sgomento per la tragedia sul lavoro di questo drammatico Mercoledì. Mai avremmo voluto udire la notizia di questo nuovo episodio. Esprimiamo la vicinanza ai familiari e a tutti i colleghi degli operai deceduti." On. Manfredi Potenti

"Di fronte a quello che è avvenuto oggi al porto, il primo pensiero va alle famiglie degli operai rimasti coinvolti: la Lega livornese si stringe intorno ai loro cari e al loro dolore. Un dolore che però continua ad essere ingiustificabile nelle sue cause: troppo spesso si continua a morire sul lavoro in Toscana. Fiduciosi che si riesca in tempi brevi a far chiarezza, aspettiamo dagli inquirenti verifiche sulle cause e sulle eventuali responsabilità dell'esplosione di oggi. Resta questo l' ennesimo tragico evento su cui riflettere, e non è nemmeno purtroppo l' unico in questa giornata in cui la Toscana è stata flagellata dagli incidenti sul lavoro da nord a sud. Ancora troppo si può e si deve fare, perché tragedie come queste non si ripetano in futuro." Commissario Provinciale di Livorno Andrea Di Meglio

"Il dolore delle famiglie e dei colleghi degli operai morti è anche il nostro, come il senso di ingiustizia che resta dopo ogni avvenimento simile: che nel 2018 si possa ancora morire sul lavoro è vergognoso e lascia amaro in bocca e rabbia nel cuore. Come Lega continueremo a batterci perché chi compie un dovere tanto importante come lavorare possa farlo avendo garantito il diritto di farlo in sicurezza!" Consigliere Regionale Andrea Di Meglio

Esplosione Livorno: nel giorno dei funerali  ci sarà lutto cittadino

A Livorno e a Collesalvetti, nel giorno in cui verranno celebrati i funerali dei due operai morti oggi nell'esplosione al porto industriale, ci sarà il lutto cittadino. Lo hanno deciso insieme i sindaci Filippo Nogarin e Lorenzo Bacci. Nel capoluogo era nato e abitava Lorenzo Mazzoni, 25 anni. A Collesalvetti invece era nato Nunzio Viola, 53 anni.

Esplosione Livorno, Fico telefona a sindaco Nogarin

Su twitter il primo cittadino di Livorno scrive: "Ringrazio di cuore il presidente della Camera Roberto Fico che mi ha appena telefonato per mandare un grande abbraccio all'intera città di Livorno, che oggi piange per la scomparsa di due suoi figli. Morti mentre facevano il loro lavoro".

Esplosione Livorno, i sindacati: domani sciopero e fiaccolata

Le organizzazioni sindacali Cgil Cisl e Uil, dopo il grave incidente accaduto oggi e a pochi giorni di distanza dall’incidente accaduto ad un lavoratore dell’edilizia che ha perso la vita, dicono basta alle continue morti sul lavoro richiamando tutti alla massima attenzione sul problema della sicurezza.

Oggi siamo a piangere la morte di due lavoratori della Labromare che stavano effettuando la manutenzione di una cisterna all’interno del Deposito Costiero Neri.

Vicini alle famiglie dei lavoratori, le organizzazioni esprimono le più sentite condoglianze interpretando il pensiero di tutti i lavoratori e sono a indire per la giornata di domani 29 marzo una prima azione di 8 ore di sciopero.

Lo sciopero sarà articolato dalle categorie nell’arco della giornata, saranno esclusi dallo sciopero tutti i lavoratori che sono assoggettati al rispetto della legge 146 sull’autoregolamentazione al diritto di sciopero.

Le organizzazioni inoltre in memoria di questi lavoratori e per rimettere al centro la sicurezza afffinchè questi episodi non accadono più promuovono una fiaccolata chiamando tutti i cittadini a partecipare. Il corteo partirà alle 21 da Piazza della Repubblica e terminerà davanti all’Autorità Portuale.

Presidio di Potere al Popolo con conferenza stampa davanti alla sede dell'Autorità Portuale sugli Scali Rosciano

Potere al Popolo Livorno è vicina ai familiari e agli amici di Lorenzo e Nunzio, i due lavoratori della Labromare, morti nell'esplosione avvenuta al Deposito Costiero Neri.

Pochi giorni fa avevamo evidenziato la controtendenza rispetto al resto della Toscana, degli infortuni, mortali e non, che avvengono nella città di Livorno. 6 furono i morti nel 2013, ben 11 nel 2016. In calo invece nel resto della regione.

Non si può non fare subito un accostamento tra la crisi della nostra provincia e gli infortuni in aumento. Dove la crisi picchia duro, probabilmente c'è un'inevitabile ricerca del profitto da parte dei datori di lavoro, e una paura della perdita del posto da parte dei lavoratori stessi. Costretti quindi a obbedire a straordinari, turni massacranti, contratti e livelli con mansioni diverse rispetto a quelle praticate e molto altro.

Questa è la situazione che spesso riscontriamo nella nostra provincia e nella nostra città e i numeri lo fanno capire.

Per quanto riguarda lo specifico caso del Porto di Livorno gli incidenti mortali sono innumerevoli negli ultimi anni: Dasonor morto nel 2010, Priscillano investito nel marzo di 3 anni fa, e Gabriele morto sulla nave Urania in bacino soltanto 5 mesi più tardi. Molte furono le promesse di un aumento della sicurezza, rimaste vane. Le leggi sulla sicurezza del lavoro in un periodo di crisi devono essere ancora più severe, mentre in questi anni i vari governi le hanno allentate, oltretutto "lasciando morire" il sistema di controllo.

La questione della sicurezza deve uscire dalla ritualità! La "cultura della sicurezza" è un approccio che scarica sottilmente anche sui lavoratori le responsabilità. Se un "errore umano" rischia di costare la vita a se stesso e/o ad altre persone, vuol dire che va rivisto in toto il "sistema sicurezza" di quell'azienda o di quel luogo di lavoro.

Per domani, giovedì 29 marzo, alle 17 abbiamo deciso di organizzare un presidio con conferenza stampa davanti alla sede dell'Autorità Portuale sugli Scali Rosciano. Vi invitiamo tutti a partecipare alla nostra conferenza e alla successiva fiaccolata indetta dai sindacati, che partirà alle ore 21 da Piazza della Repubblica.

 

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