Si riunisce il consiglio regionale: al centro sanità e Psichiatria del Santa Maria Nuova

Si è riunito oggi il consiglio regionale, ecco di cosa si è parlato:

Lamma: bilancio preventivo 2018, sì a proposta di delibera

Un valore della produzione pari a oltre 4milioni e 400 mnila euro di cui contributi ordinari in conto esercizio pari a 3milioni di euro (dei quali 2milioni della Regione e la restante parte del CNR) con costi della produzione pari a 4milioni 273mila euro. Così il presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli ha illustrato in Aula la proposta di delibera sul bilancio preventivo 2018 e pluriennale 2018-2020 del Lamma. L’atto ha ricevuto in aula il voto favorevole a maggioranza con il sì di Pd e Sì-Toscana a sinistra, il no di Lega nord e l’astensione del Movimento 5 Stelle.

In sintesi, Baccelli ha ricordato che “oltre il 60 per cento dei ricavi del Consorzio è di derivazione della Regione Toscana”. Il presidente ha precisato che “sono aumentate le competenze e funzioni in materia di difesa del suolo, di difesa della costa e anche sotto l’aspetto di valutazione, in partnership con Arpat dei valori limite in materia di tutela di qualità dell’aria”.

Le spese per il personale ammontano a 2milioni e 232mila euro tra personale tecnico (cinque unità), ricercatori Lamma (17 unità), nuove assunzioni dal 1 luglio 2018, personale assegnato dal Cnr, accantonamenti di indennità dipendenti Lamma e Consiglio nazionale, buoni pasto.

Per la proiezione economica 2018-2020, si registra una contrazione del valore della produzione in quanto manca una stima di riscontri passivi per gli anni 2019-2020. Gli investimenti programmati per il 2018 ammontano un milione 46mila euro per licenze e brevetti relativi ad acquisti di software per modellistica varia e quella legata alla qualità dell’aria (48mila 500 euro); macchine e sistemi elettronici per l’acquisto di materiali necessari allo sviluppo dei progetti europei (928mila euro); prodotti informatici e macchine da ufficio per il miglioramento delle postazioni di lavoro (69mila 980 euro).

Voto favorevole di Sì-Toscana a sinistra è stato espresso da Tommaso Fattori. “Positiva – ha detto il consigliere regionale – la stabilizzazione dei ricercatori precari” e poi “il bilancio si presenta in equilibrio”.

Astensione, invece, dal Movimento 5 Stelle, per tre criticità evidenziate da Giacomo Giannarelli: “I 55mila euro l’anno per l’immobile in affitto”; “i costi per i servizi esterni” e infine, “il progetto profumo Dem per 190 mila euro.” Serena Spinelli (Mdp-Art.1) è intervenuta per ribadire l’importanza del lavoro del Lamma “che va dal controllo delle maree, dell’erosione costiera, dell’aria, non solo delle previsioni meteo”. “Si tratta di una realtà straordinaria, fatta di professionisti con tantissime attrezzature che sarebbe difficile ospitare in un palazzo della Regione”.

Sanità: interrogazione su spostamento del servizio psichiatrico di diagnosi e cura

Le notizie sullo spostamento del Servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc) dell’Opsedale di Santa Maria Nuova, presso la struttura convenzionata di Villa Ulivella, hanno portato il gruppo di Sì Toscana a sinistra a interrogare la Giunta, per sapere quali iniziative intenda promuovere nei confronti della Direzione aziendale, per cercare una soluzione interna allo stesso presidio, finchè non saranno ultimati i lavori di ristrutturazione dei locali.

“Le perplessità dei familiari degli utenti ci hanno portato a sospendere il trasferimento - ha reso noto l’assessore Stefania Saccardi – e stiamo lavorando per cercare un’ipotesi condivisa da tutti”.

“La notizia ci era già un po’ giunta”, ha affermato i consigliere Paolo Sarti (Sì Toscana a sinistra), ringraziando l’assessore per la risposta: “siamo soddisfatti – ha concluso - ma lo saremo ancora di più una volta ultimati i lavori e garantita una struttura centrale ed adeguata”.

Ambiente: interrogazione su linee guida amianto

Come mai il ritardo, da parte della Giunta regionale, nell’approvare le linee guida sulla protezione e bonifica dell’ambiente dai pericoli derivanti dall’amianto e promozione del risparmio energetico, della bioedilizia e delle energie alternative? Questo il cuore della interrogazione di Monica Pecori ((Gruppo misto Toscana per tutti), cui ha risposto in aula l’assessore all’Ambiente Federica Fratoni.

Dopo aver ringraziato la consigliera, per aver dato modo di fare il punto sulle linee guida sull’amianto, previste dalla legge regionale 55 del 2017, e seguite da studi approfonditi da parte del consorzio Lamma e di Arpat, l’assessore ha parlato di lavoro complesso sia di natura tecnica che giuridica. “Questo approfondito studio multidisciplinare è concluso – ha reso noto Fratoni – gli uffici hanno chiesto l’iscrizione delle ‘Linee guida’ all’ordine del giorno nel Comitato di Direzione di giovedì 29 marzo e della Giunta regionale del 9 aprile”.

“Apprendo positivamente che queste linee guida saranno presto licenziate”, ha affermato Pecori, sottolineando l’importanza di informare l’aula sui singoli passaggi.

Parchi: Alpi Apuane, sì a bilancio d’esercizio 2016

Il bilancio di esercizio 2016 dell’Ente parco regionale delle Alpi Apuane, si chiude con un piccolo utile di esercizio, circa 1500 euro dovuto soprattutto al taglio di circa 321mila euro sui trasferimenti. Un taglio che il Parco ha affrontato attraverso maggiori entrate proprie, taglio alle manutenzioni, concentrazione delle spese necessarie, contenimento dei costi di produzione, riduzione delle spese del personale per il blocco del turnover.

Il presidente della commissione Ambiente Stefano Baccelli (Pd) nell’illustrare la delibera che è stata approvata a maggioranza dall’aula con l’astensione delle opposizioni, ha ribadito “la parsimonia, il rigore, l’attenzione che ha consentito, nonostante la riduzione delle entrate, all’Ente Parco di presentare un bilancio in equilibrio”.

I costi della produzione ammontano a un milione 517mila euro (in flessione del 10,48 per cento) e ricomprendono acquisto di beni per 25mila euro (-44.09 per cento); manutenzioni e riparazioni per 82mila euro (-47,50 per cento); acquisti di servizi per 222mila euro (-13,96 per cento); costi per godimento di beni di terzi per 7mila (-56,85 per cento); costi per il personale per 935mila euro (-5,61 per cento); ammortamenti per 109mila; accantonamento per rischi per 31mila euro; oneri diversi di gestione per 103mila euro(-21 per cento).

Baccelli ha sottolineato la necessità per tutti i parchi di “un progetto di riforma e di rilancio non solo in termini di contenuti, di strategie, di valorizzazione e di promozione ma anche in termini di risorse rispetto al personale e agli investimenti possibili”. Il Piano degli investimenti 2016 ha portato alla realizzazione di interventi tra cui il Centro visite e sede del Parco regionale e Seravezza (circa 46mila euro), il progetto di recupero sistemazione agraria delle opere di terrazzamento e regimazione delle acque superficiali nel Centro agricolo-naturalistico di Bosa, nel comune di Careggine (15mila Euro circa); il nuovo fabbricato da adibire a centro di trasformazione prodotti agro-alimentari e educazione ambientale sempre nel Centro agricolo di Bosa (166mila 807 euro).

Elisa Montemagni ha espresso l’astensione di Lega nord. “Riconosciamo – ha detto - che questo bilancio ha una maggiore autonomia finanziaria”.

Astensione anche dal Movimento 5 Stelle. “Vediamo – ha detto Giacomo Giannarelli – uno sforzo nel miglioramento della gestione del parco”, soprattutto “l’aumento dei ricavi” e “lo sforzo di limitare i consumi energetici”.

Anche Tommaso Fattori ha espresso l’astensione di Sì-Toscana a sinistra. “Si tratta di un bilancio che ha poche risorse rispetto ai compiti di un parco di tale importanza”. Fattori ha parlato dei “tagli che hanno penalizzato l’attività di ricerca scientifica”, “del numero esiguo di guardie del parco che mette a rischio la tutela e il monitoraggio di una realtà che ospita attività estrattive.”

Sanità: interrogazione su terapie antivirali virus hcv (epatite C)

Come mai il trattamento dei pazienti affetti da Hcv è stato limitato? Quale il numero dei pazienti trattati e da trattare in Toscana? Quando si intende completare l’eradicazione dell’epatite C nella nostra Regione? Questi alcuni dei quesiti rivolti al presidente della Giunta nella interrogazione di Andrea Quartini (M5S), cui ha risposto in aula l’assessore alla sanità Stefania Saccardi.

“Nessuno stop nell’arruolamento dei pazienti da curare”, ha assicurato l’assessore: “trattati i più gravi siamo passati ai meno gravi: a febbraio 2018 i pazienti trattati in Toscana sono stati 7768”. “Continuiamo ad andare avanti – ha concluso – non c’è alcun arretramento né frenata”.

Il consigliere Andrea Quartini, ringraziando l’assessore per i dati e gli studi forniti, non si è dichiarato soddisfatto per la non risposta ad una parte della interrogazione: “avevamo notizia di un invito a limitare i trattamenti”, ha affermato. “Sconfiggere l’epidemia resta il fine cui tendere”, ha concluso il consigliere.

Toscana Promozione, Stella (FI): "Inconcepibile promuovere la Toscana in Toscana, 200mila euro per pubblicità nei nostri aeroporti"

"Forza Italia ha votato 'No' al bilancio preventivo 2018 di Toscana Promozione, l'agenzia di promozione economica della Toscana. Le spese per promuovere la nostra regione all'estero sono state fatte con criteri sbagliati e irrazionali. Mi chiedo, ad esempio, che senso abbia spendere 199,500 euro per attività promozionali della Toscana non all'estero, ma nei due aeroporti di Pisa e Firenze". Lo ha detto il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Stella, vicepresidente dell'assemblea toscana, parlando in aula durante le dichiarazioni di voto.

"Credo sia sacrosanto che i cittadini toscani sappiano che Apet ha pagato 129.000 euro all'aeroporto di Pisa per 10 spazi pubblicitari su 12 mesi - sottolinea Stelle - e 55.500 euro per quattro spazi pubblicitari allo scalo fiorentino di Peretola, in un anno. Qual è il criterio di questa scelta? Come giustificare 38.120 euro per una missione di 9 giorni in Australia e Nuova Zelanda? O ancora, 29.500 euro per promuovere Pinocchio a Berlino, ci sembrano un po' troppi. Si tratta pur sempre dei soldi dei cittadini toscani".

"Un capitolo a parte merita poi il settore delle consulenze e degli incarichi esterni conferiti da Apet negli anni passati - osserva il consigliere regionale di Forza Italia -. Si tratta di 2.674.000 euro, tra cui spiccano spese decisamente eccessive, come 484mila euro per un architetto per progettare stand fieristici e spazi espositivi, o i 360mila euro a due studi legali per consulenze in materia di commercio e trasporti internazionali. Vorremmo sapere di più su un incarico di docenza a un professore per 29.622 euro per un masterclass sull'identità competitiva. O diverse decine di consulenze per cifre tra i 24.000 e i 36.000 l'una, a supporto delle imprese. E' chiaro che così non si può andare avanti".

Psichiatria Santa Maria Nuova, Sarti e Fattori: "Ristrutturazione non sia alibi per chiusura"

"Avremmo preferito sentire in Aula che il reparto di psichiatria di Santa Maria Nuova non sarà trasferito. L'assessore Saccardi ha confermato che si sta cercando una soluzione provvisoria durante la chiusura per lavori di ristrutturazione. Non vorremmo che fosse solo un alibi per la chiusura definitiva o per il trasferimento in una sede fuori dal centro cittadino". Così Paolo Sarti e Tommaso Fattori, consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, sulla vicenda del reparto di Spdc di Santa Maria Nuova. "Apprendiamo -continuano i consiglieri- che la Giunta è ancora alla ricerca di una soluzione provvisoria, mentre ci era giunta notizia che questo trasferimento era stato bloccato. L'Spdc è un riferimento importante per l'area metropolitana, risponde anche come pronto soccorso. Ci auguriamo che la ristrutturazione sia adeguata e celere. Vigileremo perché il reparto non sia né chiuso né trasferito definitivamente, tantomeno in una destinazione periferica come villa Ulivella a Careggi".

"Facendo nostre le preoccupazioni di familiari dei pazienti e di lavoratori, torniamo a chiedere che la soluzione sia trovata all'interno del presidio di Santa Maria Nuova", concludono Sarti e Fattori.

Agricoltura: Artea, sì a bilancio preventivo 2018

Via libera dal Consiglio regionale al bilancio preventivo 2018 di Artea, l’Azienda regionale per le erogazioni in agricoltura. L’atto è stato approvato a maggioranza, con il voto contrario dei gruppi di opposizione. L’entrata principale è costituita dal contributo annuale della Regione, pari a un milione e 100mila euro. Altre entrate derivano da attività straordinarie, che vengono svolte soprattutto con la Regione, sono legate a precisi obiettivi e vedo principalmente l’uso di fondi europei. Per quanto riguarda le uscite, il personale di Artea fa parte del ruolo della Regione Toscana: non c’è dunque una voce relativa al costo del personale in dotazione, attualmente 115 persone. Quanto all’attività ordinaria, questa è legata ai fondi agricoli, principalmente europei. Artea è l’ente pagatore della Regione in agricoltura e in altri settori, si occupa ora anche della gestione dei fondi sulla pesca, gestisce l’anagrafe delle aziende agricole e le agevolazioni del carburante per l’agricoltura, tra i 30 e i 40milioni l’anno di accise che vengono ridotte agli agricoltori grazie all’attività dell’azienda regionale.

Il consigliere Gabriele Bianchi ha espresso il voto contrario del Movimento 5 stelle, ricordando alcuni numeri: “Sono 115 i dipendenti in dotazione della Regione Toscana. Un milione e 100 mila euro vengono dal contributo della Regione. Le spese in servizi esterni arrivano a un milione e 100 mila euro. Si registrano costi per gli immobili di oltre 286mila euro l’anno. Bianchi ha concluso il suo intervento: “Non si capisce – ha detto – perché l’Ente con questo giro di risorse abbia poi difficoltà a rimborsare gli agricoltori che hanno subito danni”.

Versilia, Mallegni-Bergamini-Stella (FI): "Regione Toscana conceda dilazione debito CAV"

"La Regione Toscana conceda una dilazione del pagamento del debito di 5 milioni che il Consorzio Ambiente Versilia ha nei suoi confronti. Si tratta di un settore e di un frangente delicato per il Consorzio e per i Comuni associati, e non è certo con un decreto ingiuntivo che gli Enti Locali possono affrontare questioni che riguardano l'ambiente e la salute dei cittadini". Lo chiedono il senatore Massimo Mallegni, la deputata Deborah Bergamini e il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, tutti esponenti di Forza Italia, in merito all'accordo di transazione tra il Consorzio ambiente Versilia (CAV) e TMe-Termomeccanica, società alla quale i comuni della Versilia devono 13 milioni di euro (di cui appunto 5 milioni sono già stati anticipati dalla Regione): la somma inizialmente dovuta era di oltre 15 milioni, scesa a 13 grazie alla transazione siglata il 9 settembre 2015 con l'azienda.

Il termine per la restituzione dei 5 milioni alla Regione era stato prorogato al 31 dicembre previa però presentazione di fideiussione entro il 28 febbraio 2018. La legge regionale prevede che la Regione operi una compensazione dei debiti nei confronti dei Comuni che compongono il Cav. "Le recenti garanzie rilasciate pro quota dai Comuni della Versilia - sottolineano gli esponenti di Forza Italia - permetteranno al CAV di ottenere da Mediocredito spa un mutuo di 8 milioni di euro per chiudere la vicenda con TMe e rimborsare buona parte parte del prestito concesso a suo tempo dalla Regione Toscana. Si tratta di fissare una data e attendere che la transizione finanziaria possa concludersi serenamente. Non era necessario il decreto con cui la Regione, per vie legali, intima al CAV di pagare i 5 milioni di euro: tra Istituzioni ci si può parlare e trovare una soluzione condivisa nell'interesse dei cittadini".

Lavoro: Telecom, mozione a tutela dei dipendenti delle aziende in appalto

I lavoratori dell’indotto Telecom necessitano di tutela e una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale impegna la Giunta a “monitorare la situazione nella sua futura evoluzione, nell’interesse e nella tutela dei posti di lavoro, dal momento che il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato Telecom e si attendono gli sviluppi di questo passaggio”. E’ quanto dispone una mozione votata all’unanimità, illustrata da Marco Casucci (Lega) e così emendata dalla consigliera Valentina Vadi (Pd).

Al centro dell’atto la ricostruzione del progressivo taglio di costi e personale da parte di Telecom, con le probabili ricadute anche sull’indotto. “Secondo stime del sindacato sarebbero a rischio circa 50 mila posti di lavoro di cui tra 700 e 1000 nella sola provincia di Arezzo”, ha spiegato Casucci. Il ribasso dei contratti chiesto da Telecom, ha aggiunto il consigliere, non consentirebbe neppure di applicare il contratto nazionale dei lavoratori. “Servono certezze per le famiglie dei dipendenti di Telecom Italia, cui si aggiungono quelle dell’indotto, legate a migliaia di appalti di rete e dei call centers”.

La consigliera Vadi ha espresso apprezzamento per l’iniziativa e rimarcato “l’importanza della vicenda” che coinvolge anche il suo territorio. “Seguo gli sviluppi e sono stati fatti passi ulteriori” nel frattempo: di qui la proposta di aggiornare il dispositivo finale della mozione poi approvata.

L’atto definisce la situazione in corso “inaccettabile nel momento in cui si stanno facendo ingenti investimenti pubblici per diffondere la banda ultra larga nel Paese”.

Crisi Del Tongo: mozione unanime a sostegno lavoratori e per salvataggio azienda

Sostegno all’azienda Del Tongo, incoraggiamento agli imprenditori che stanno cercando di salvarla, vicinanza ai lavoratori e attenzione alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Il Consiglio regionale della Toscana approva con voto unanime una mozione di sostegno ai lavoratori della Del Tongo di Tegoleto (Arezzo). L’atto di indirizzo, a firma dei consiglieri Marco Casucci, Elisa Montemagni (Lega), Lucia De Robertis e Valentina Vadi (Pd) impegna il presidente e la giunta regionale “a porre la massima attenzione alla vicenda”, al fine di “fronteggiare questo gravissimo colpo per l’economia di questo territorio e di tutelare l’occupazione”. Il Consiglio dovrà essere “costantemente informato sugli sviluppi, anche al fine di predisporre le possibili migliori misure di sua competenza”. Misure “a sostegno delle iniziative di carattere produttivo” e dei lavoratori.

“La crisi è purtroppo nota – dichiara in aula il consigliere Casucci –, la nostra iniziativa è rivolta soprattutto a salvaguardare i livelli occupazionali”. Una lunga crisi, è ricordato nel testo della mozione, iniziata nel 2009 e giunta lo scorso mese di gennaio all’iscrizione nel registro fallimentare. “Siamo particolarmente preoccupati – aggiunge Casucci –, nelle scorse settimane i lavoratori hanno richiesto il licenziamento per avere la disoccupazione a fini Inps. Ancora deve essere formalizzata l’offerta per salvaguardare quella che è una vera e propria bandiera dell’economia aretina”. In questo senso, spiega Casucci, il gruppo Lega ha preso la decisione di “accogliere gli emendamenti e riconoscere il lavoro svolto dal Partito democratico. Faremo di tutto perché non venga dato un ulteriore colpo all’economia del territorio”.

“È molto difficile andare a immaginare come si svilupperà il prosieguo di questa azienda, che ha tanta storia e tanto ha rappresentato per il territorio”, dichiara Lucia De Robertis. “Ci sono imprenditori che stanno lavorando per sanare la situazione. Il nostro è più che altro un atto di sostegno all’azienda e a una classe economica che ha bisogno del nostro contributo, di vicinanza ai lavoratori”. La vicepresidente dell’assemblea toscana ha ricordato che “la Regione ha attivato un tavolo sulla vicenda Del Tongo fin dal 2012. Il nostro impegno è orientato a mantenere alta l’attenzione”.

Fonte: Toscana Consiglio Regionale



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