"Oggi ho firmato la nuova legge sulle politiche forestali. Il 50 per cento del territorio regionale è costituito da boschi. Una risorsa, questa, cresciuta molto negli ultimi anni, fondamentale per l'assetto idrogeologico della Toscana e capace di produrre anche un impatto economico sui territori. Con la nuova legge regionale, vogliamo contrastare abbandono ed inselvatichimento. Sarà importante sostenere lo sviluppo dell'associazionismo tra gli enti preposti alla tutela, creando le Comunità di bosco. Cercheremo di fare un lavoro di coinvolgimento delle categorie e degli operatori per manutenere il nostro patrimonio boschivo".
Lo affermato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a margine della presentazione del rapporto 2016 sullo stato delle foreste in Toscana, dove è intervenuto assieme all'assessore ad Agricoltura e Foreste, Marco Remaschi, che in mattinata aveva aperto i lavori della giornata di approfondimento.
Il presidente Rossi, al termine del convegno svoltosi nella Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, ha firmato la legge di modifica della normativa regionale sulle foreste e nell'occasione ha precisato che "la Toscana è la regione italiana con la più ampia superficie forestale" e "ha un patrimonio di tale rilevanza che necessita un'azione continua di manutenzione, gestione e valorizzazione".
"Il coinvolgimento delle categorie e degli operatori deve avvenire a partire dai 100 mila ettari di proprietà pubblica per i quali gli enti interessati, dall'Ente Terre toscane alle Comunità montane, potranno presentare un piano di coltivazione", ha continuato Rossi. "Dobbiamo inoltre aumentare gli operatori forestali. I 350 di oggi sono troppo pochi. Dobbiamo arrivare almeno a 500 addetti. Nei prossimi mesi, stileremo un piano strutturale sui boschi toscani. Valuteremo se le risorse vanno del prossimo settennato dei fondi comunitari ed aiuteremo in particolare le imprese già dinamiche e produttive".
In apertura di giornata, in merito al rapporto sulle foreste toscane, l'assessore Remaschi aveva evidenziato: "E' un documento che è stato concertato a vari livelli. La Regione Toscana fin dal 2005 porta avanti un metodo di confronto. Siamo stati la prima Regione a far questo. Il nostro fine è realizzare una politica attiva delle foreste per salvaguardare aspetti di carattere sia idrogeologico che ambientale secondo una gestione che, secondo noi, può dirsi di buonsenso, dato che ci confrontiamo continuamente con i soggetti direttamente interessati".
"Siamo anche in attesa dei decreti attuativi che renderanno operative le recenti norme di carattere nazionale", aveva aggiunto poi Remaschi. "Ci sono dunque aspetti, in questo ambito, che devono essere meglio definiti. Noi però vogliamo una gestione attiva, attenta, ben disciplinata nell'ambito di un patrimonio importantissimo qual è quello forestale, che può essere utile, e lo è, anche nell'ottica di una ulteriore valorizzazione turistica del territorio toscano".
Fonte: Toscana Consiglio Regionale
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