Grande successo per la mostra di Andrea Stella alla Certosa di Firenze

Grande successo di pubblico per l’apertura della mostra di Andrea Stella alla Certosa di Firenze. Ha aperto i battenti sabato scorso "La corte dei sognanti" la mostra dell’artista Andrea Stella allestita in Palazzo Acciaioli, all’interno della Certosa di Firenze (via del Ponte di Certosa, 1) che ha inaugurato il “nuovo corso” della Certosa di Firenze. Quello di Stella è infatti il primo evento espositivo ospitato all’interno del complesso monastico da quando, lo scorso dicembre, questo è stato affidato alla Comunità di San Leolino dopo che i monaci Cistercensi, suoi custodi per sessant’anni, hanno lasciato il Galluzzo.

La mostra si compone di sessantadue opere: cinquanta tele, otto “Muse” e quattro creazioni presentate in anteprima per l’occasione. Le tele sono realizzate a partire da una base di oro, rame e ferro, sulla quale prendono posto quelli che l’artista definisce “compagni di viaggio”: figure quasi androgine che sembrano vagare in scenari segnati dal sovrapporsi di colore e materia, dove il bagliore dell’oro e dell’argento si combinano con le tinte e con i riflessi della madreperla. Accanto alle tele ecco poi emergere le enigmatiche Muse, con le loro vesti cangianti e i corpi colorati di nero e di blu: la Musa dei Sogni, delle Fiabe, dei Viaggi, dell’Amore, dei Canti, dell’Arte, della Filosofia, e della Saggezza, raccontate dai versi della poetessa Carmen Cillo.

E poi le nuove creazioni, la vera novità di questa esposizione pilota d’avanguardia neorinascimentale, una nuova forma artistica che si basa sulla sperimentazione materica, abbracciando tecniche che vanno dal Medioevo all’età moderna. Combinando le suggestioni della cultura classica e della tradizione decorativa con la propria tendenza a sperimentare, Stella è approdato a un grande novità dal punto di vista tecnico: quattro figure realizzate con un materiale nuovo, risultato della combinazione fra resina e fibre.

Le creazioni prendono posto tra le mura di Palazzo Acciaioli grazie all’iniziativa della Comunità di San Leolino, comunità formata da sacerdoti e laici nota per la sua volontà di unire spiritualità e cultura: l’obbiettivo dei suoi membri è infatti di “restituire” la Certosa ai cittadini, attraverso un programma di rilancio del monastero che include eventi culturali, musicali e artistici.

La mostra rimarrà aperta fino al 1° maggio, dal martedì alla domenica, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30. Ingresso libero.

Grazie per lo spazio che vorrete concederci.

Fonte: Ufficio Stampa

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