Manda la sorella al posto suo all'esame di italiano per la carta di soggiorno: denunciate a Empoli

Francesco Zunino (foto gonews.it)

Aveva mandato la sorella per fare l'esame di italiano valido per la carta di soggiorno nel nostro paese, della durata di 5 anni, ma l'esaminatrice si era accorta che poteva non essere la stessa persona della carta d'identità e ha fatto intervenire la polizia. È accaduto a Empoli, nelle scuole 'Busoni-Vanghetti', nella giornata di ieri. La donna, dopo aver esaminato il permesso di soggiorno e la carta d'identità dei candidati, aveva fatto intervenire gli uomini guidati dal dirigente Francesco Zunino per il sospetto che due persone non fossero le stesse che dichiaravano di essere.

Per un uomo senegalese gli esami della polizia scientifica hanno confermato la corrispondenza, cosa non accaduta per una 31enne nigeriana. La stessa si spacciava per sua sorella 32enne, residente in via San Carlo a Empoli. Chiamata negli uffici di piazza Gramsci, la donna ha dichiarato di aver mandato avanti la sorella perché stava male di salute. La giustificazione non è valsa a evitare a entrambe la denuncia per falsa attestazione in atto pubblico in concorso. Infatti, l'esame di italiano è presieduto da un pubblico ufficiale, da qui la natura del reato.

Nota a margine: la sorella mandata avanti tra i banchi della scuola non avrebbe comunque passato l'esame. Alcune domande riguardavano verbi in italiano, di cui si chiedeva il corretto significato, tra cui scuotere. Tra le 'clamorose' risposte sbagliate, ha sostenuto che se un bimbo piange può essere tranquillamente scosso e che in tal caso non c'è bisogno di chiamare un dottore.

Elia Billero

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