Mille anni della frazione di Torre: sul territorio una colonna romana col doppio dell'età

Il sindaco Alessio Spinelli che interviene al convegno. A sinistra il vescovo Andrea Migliavacca, a destra Francesco Campigli, che coordina l’incontro storico-culturale.
Il sindaco Alessio Spinelli che interviene al convegno. A sinistra il vescovo Andrea Migliavacca, a destra Francesco Campigli, che coordina l’incontro storico-culturale.

Il sindaco Alessio Spinelli che interviene al convegno. A sinistra il vescovo Andrea Migliavacca, a destra Francesco Campigli, che coordina l’incontro storico-culturale.

Domenica 18 marzo solenni festeggiamenti a Torre per il Millenario della frazione di Fucecchio. Alle ore 11.15, nella chiesa parrocchiale, è stata celebrata la messa da Mons. Idilio Lazzeri, per tanti anni Arciprete di Fucecchio ed ex vicario generale della Diocesi di San Miniato. L’Amministrazione comunale fucecchiese ha partecipato alla celebrazione attraverso la presenza del vice-sindaco Emma Donnini. Alle ore 18.00, sempre in chiesa, si è svolto l’incontro sulla storia di Torre e sulle sue origini medievali, senza tralasciare gli aspetti archeologici. Ai saluti iniziali del Vescovo di San Miniato Mons. Andrea Migliavacca e del Sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, sono seguite le relazioni dell’archeologo Prof. Andrea Vanni Desideri, Direttore del Museo comunale di Fucecchio, dell’archeologo fucecchiese Dott. Alessandro Costantini e del Prof. Alberto Malvolti, Presidente della Fondazione Montanelli-Bassi e fine conoscitore della storia della Toscana tra medioevo ed età moderna, con particolare riferimento al territorio della Valdinievole, del Valdarno e della Valdelsa, su cui ha scritto numerosi libri e contributi per riviste storiche. Il Presidente del Consiglio regionale Dott. Eugenio Giani ha concluso la prima parte sulla storia di Torre, portando i saluti della Regione Toscana e inserendo le origini della frazione nel più ampio contesto della Toscana medioevale. Eugenio Giani ha sottolineato anche quanto la nostra regione sia ricca di città e borghi rurali che trasudano storia e bellezza, raggiungendo in molti casi i “Mille anni” o più di storia. Ha concluso l’incontro il Maestro Stefano Boddi, Direttore del Coro della Collegiata di Fucecchio, che ha introdotto i Canti gregoriani, soffermandosi sulla “tradizione” che lega questi ultimi a San Gregorio Magno, Patrono di Torre. Ha coordinato il convegno il Prof. Francesco Campigli, che ha organizzato l’evento storico-culturale, con la collaborazione di Giuliano Frediani e Vincenzo Sgherri. Il Campigli ha ringraziato, nel suo intervento, tutti i relatori, il Vescovo Andrea, il Parroco Don Castel e la Collegiata di Fucecchio per il prezioso supporto organizzativo, nonché l’Amministrazione comunale e in particolare il Sindaco Spinelli, gli assessori Antonella Gorgerino, Daniele Cei e il presidente del consiglio comunale Francesco Bonfantoni, che hanno mostrato interesse verso la frazione, presenziando all’incontro. Ringraziamento speciale al Presidente Eugenio Giani che ha dato un rilievo enorme al convegno. Erano presenti numerosi ospiti del territorio comunale: la Proloco di Fucecchio e di Galleno, la Compagnia della Madonna della Querce, le Contrade Samo, Sant’Andrea e Porta Raimonda, l’Arma dei Carabinieri, le associazioni Italia Nostra e Avo, il Coro di Ponte a Cappiano, i Parroci di San Pierino e di Galleno-Querce, il viceparroco della Collegiata di Fucecchio e Don Francesco Ricciarelli, Direttore del settimanale diocesano La Domenica. Dopo l’incontro c’è stata la Cena del Millenario presso il Circolo di San Gregorio, con circa centosettanta persone, compresi gli ospiti in rappresentanza delle diverse realtà culturali, associative e istituzionali della Città di Fucecchio. La cena è stata organizzata dalla Contrada Torre e durante tale momento conviviale sono intervenuti il Parroco di Torre Don Castel, il Presidente della Proloco Torre Roberto Pellegrini, il Cavaliere Livio Frediani, “torrigiano storico” e Presidente del Comitato in memoria di Don Giuseppe Mainardi Priore di Torre dal 1939 al 1999, Èlia Mattioli dell’associazione Semplicemente onlus, il Presidente della Contrada Romano Benericetti e il Presidente del consiglio comunale Francesco Bonfantoni.
Tornando al convegno storico-culturale e alle relazioni degli studiosi, si può affermare che il Prof. Alberto Malvolti si è soffermato, in particolare, sulle origini medioevali del borgo, partendo dal documento del 1018 che cita la Villa Sancti Gregorii, ossia il luogo corrispondente all’attuale frazione Torre. L’archeologo Andrea Vanni Desideri ha dato ampio spazio alla parte preistorica, nonché ai reperti archeologici rinvenuti personalmente a Torre negli anni Settanta e risalenti all’epoca antica e a quella medioevale. Ancora più clamorosa la relazione dell’archeologo Alessandro Costantini, che ha studiato una colonna che si trova nella frazione ed esattamente nel porticato della canonica, dietro la chiesa parrocchiale. Secondo il Dott. Costantini - che collabora con l’Università di Pisa - si tratterebbe, con molta probabilità, di un manufatto risalente alla prima età imperiale romana e comunque non successivo al IV secolo dopo Cristo. Partendo da un’intuizione di Francesco Campigli, l’archeologo Costantini ha iniziato a studiare la colonna, alta oltre due metri e in buon stato di conservazione, confrontandosi anche con gli archeologi Federico Marri (Università degli Studi di Siena) e Niccolò Mugnai (Università di Leicester), esperti di marmi romani. La colonna di Torre è in marmo “giallo antico” con venature rossastre, proveniente da una cava della Tunisia attiva, appunto, fino al IV secolo circa d.C.. Si tratta di un marmo molto prezioso con il quale sono state prodotte, in epoca romana, numerose colonne, ancora oggi visibili, ad esempio, a Roma. Dal materiale di costruzione, dunque, gli studiosi sono riusciti a stabilire il periodo storico al quale il manufatto sarebbe riconducibile. Com’è arrivata questa preziosa colonna romana a Torre? E quando? L’archeologo Costantini ha concluso l’intervento affermando che continuerà gli studi in tale direzione per presentare un quadro ancora più chiaro e preciso, da cui scaturirà una pubblicazione. Entro la fine del Millenario (12 marzo 2019) – afferma Francesco Campigli – organizzeremo un convegno specifico su questo raro manufatto presente nella nostra frazione, coinvolgendo anche la Soprintendenza archeologica della Toscana e il Ministero dei Beni culturali.

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Fonte: Millenario di Torre 1018-2018

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