Resta in carcere il nigeriano di 27 anni che domenica scorsa ha rapito dalle braccia della madre una bambina di 2 anni e poi ha minacciato di ucciderla e gettarla nel fiume Sieve. Il Gip ha infatti convalidato l'arresto e disposto la misura cautelare in carcere. Il 27enne è accusato di sequestro di minore, resistenza, lesioni e minacce a pubblico ufficiale e danneggiamento. Da quanto si apprende l'uomo dovrà però rispondere anche delle accuse di maltrattamenti e violenza sessuale contenute nella denuncia presentata dalla moglie: i fatti risalirebbero al 16 marzo scorso e proprio a seguito della denuncia la donna e la bambina sono state portate nel centro di accoglienza per tenerle lontane dall'uomo. Il nigeriano si è avvalso della facoltà di non rispondere.
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