Il Pc esprime solidarietà ai lavoratori della Albor

Dopo lunghe trattative l'azienda Albor ha deciso di ridurre i licenziamenti previsti dai 22 iniziali ai 16, scongiurando così l'ipotesi di una lunga mobilitazione, nei prossimi giorni saranno rese ufficiali tutte le decisioni in merito. I lavoratori licenziati avranno la possibilità di essere reintegrati, entro 24 mesi, se l'azienda dovesse uscire fuori dalla crisi in cui versa, o nel caso venisse ceduta a terzi.
I dipendenti, durante un'assemblea, hanno chiesto alcune modifiche di fronte alla proposta avanzata dell'azienda: portare i tre part-time proposti da 20ore a 24 ore settimanali.

L'Albor non vorrebbe cedere su questo punto , ma sembra improbabile che l'accordo salti per sole 4 ore settimanali in più; se così fosse, i lavoratori sarebbero pronti a scendere nuovamente in sciopero Uno dei pochi risultati ottenuti dal tavolo delle trattative è l'essere riusciti a mantenere l'azienda sopra i 15 dipendenti così da poter avere accesso ad ammortizzatori sociali migliori e garantire l'assunzione futura di lavoratori in categoria protetta.

Tutto questo però non basta, il Partito Comunista si oppone a questa decisione e si rifiuta di far cadere sulla pelle dei lavoratori e delle loro famiglie gli effetti di una crisi creata dai padroni, non è possibile che le conseguenza ricadano sempre sui soliti, inoltre saremo sempre disponibili ogni qual volta i lavoratori si mobiliteranno, solo le lotte e l'unità tra lavoratori potranno invertire la rotta.

 

 

 

Fonte: Partito Comunista Empolese-Valdelsa

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