Giovedì 8 marzo 2018 un altro delfino si è spiaggiato sul litorale livornese; l'animale era stato segnalato la sera precedente da una cittadina alla Capitaneria di Porto, che ne aveva data immediata notizia all’ARPAT.
Il delfino, appartenente alla specie Tursiops truncatus (tursiope), al momento della segnalazione era ancora in mare, in balia delle onde ed in mezzo agli scogli. Una volta spiaggiato sulla scogliera della Madonnina presso Quercianella (Livorno), una ditta specializzata è intervenuta per il recupero della carcassa.
Nella giornata di venerdì 9 marzo i veterinari dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio e Toscana (IZSLT), sede di Pisa, hanno provveduto ad analizzare la carcassa ed operare una necroscopia per accertare le cause di morte. Sull'esemplare anche l’Università di Siena eseguirà un esame biotossicologico per la ricerca di contaminanti specifici quali PPCB, mercurio e pesticidi.
Il tursiope, un maschio adulto di 2,96 m di lunghezza e 265 kg di peso, non mostrava segni esterni particolari che facciano pensare a eventi traumatici come causa di morte. Non resta quindi che aspettare i risultati delle analisi veterinarie (virologiche, batteriologiche, parassitologiche, ecc) per avere qualche informazione sul suo stato di salute e cercare di capire cosa possa aver provocato il suo decesso.
Ricordiamo che tutte le attività di recupero di cetacei, tartarughe ed elasmobranchi che ARPAT coordina sono svolte nell’ambito dell’attività dell’Osservatorio Toscano per la Biodiversità della Regione Toscana e che dall’inizio del 2018 ad oggi, con la collaborazione dei vari soggetti che afferiscono alla Rete toscana per il recupero di questi esemplari, sono stati effettuati 11 recuperi di cui 9 stenelle, un tursiope ed 1 delfino indeterminato.
Fonte: Arpat
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