Manifestazione in ricordo di Idy, un momento pacifico di solidarietà

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"Una splendida manifestazione pacifica e nonviolenta, di cui tutti i fiorentini, di nascita o d’adozione devono essere orgogliosi", il commento di Emanuele Salerno, coordinatore cittadino della campagna “Ero straniero. L’umanità che fa bene”, promossa da Emma Bonino e da molte associazioni italiane del terzo settore e della cooperazione internazionale per cambiare l’attuale normativa sull'immigrazione e sulla condizione dello straniero in Italia.

Segue trascrizione dell’intervento di Emanuele Salerno nel corso della manifestazione.
“Un breve intervento per testimoniare la vicinanza e la solidarietà nei confronti della comunità senegalese. Per testimoniare i valori universali della pace e dell'uguaglianza tra i popoli e di rispetto della diversità tra gli esseri umani. Per dimostrare che i fiorentini di nascita e di adozione sono capaci di unirsi nel nome di questi valori contro il clima di odio e sospetto contro il diverso, contro lo straniero. Come coordinatore cittadino della campagna “Ero straniero. L’umanità che fa bene” lanciata da Emma Bonino l'estate scorsa assieme a centinaia di organizzazioni che si occupano dei fenomeni migratori per proporre la riforma della legislazione in materia di immigrazione ho avuto esperienza diretta negli oltre 50 tavoli che abbiamo organizzato che i nostri concittadini hanno capito che l'allarme nei confronti dei migranti è solo un vecchio strumento di agitazione politica utilizzata da alcune forze politiche xenofobe per acquisire visibilità e per speculare sulle paure. Ma noi siamo qui oggi, e ringrazio gli organizzatori e le forze dell'ordine che ci hanno consentito di svolgere questa manifestazione in un clima pacifico e in modo nonviolento, per gridare forte la nostra denuncia contro la violenza che genera violenza, contro la violenza che alimenta la paura, contro ogni forma di discriminazione e di razzismo. Siamo qui per testimoniare che non abbiamo paura dei nostri fratelli, siano questi africani, pakistani, cingalesi, perché ci hanno insegnato che la diversità è ricchezza. Siamo qui oggi per dire che ci impegneremo sempre e con tutti noi stessi per difendere la coesione sociale e la pace e per gridare che uniti siamo più forti dell'odio. E come diceva Panella, together for ever!”

Fonte: Ufficio stampa

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