Il libro della Vita, Antonio Natali racconta 'Da Cimabue a Morandi'

Antonio Natali
Antonio Natali

Prosegue con un nuovo interessante incontro la rassegna Il libro della Vita, curata da Raffaele Palumbo e organizzata dal Comune di Scandicci con la Biblioteca di Scandicci e con il Patrocinio della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze.
Domenica 11 marzo alle 11.00, nell’Auditorium in Piazza della Resistenza, Antonio Natali racconterà la storia dell’arte analizzata da Roberto Longhi nella raccolta di saggi dal titolo Da Cimabue a Morandi. Definito “Un critico di grande modernità”, Longhi fu anche scrittore e romanziere, e riuscì a trasferire la sua prosa raffinata anche al racconto dell’arte, di cui fu studioso attento e approfondito.
La raccolta presentata, risalente agli anni ’70, si snoda in una sorta di viaggio nell’arte italiana e raccoglie tutto il lavoro di lettura delle opere d’arte, viste da Longhi soprattutto come testimonianza della evoluzione culturale e sociale di un popolo. Il risultato è un’opera di grande spessore critico e letterario, caposaldo per la formazione di coloro che si interessano di arte. Non a caso Da Cimabue a Morandi è il libro scelto dal nostro narratore: il Prof. Antonio Natali.

Antonio Natali è un relatore esperto e mai scontato, per lungo tempo direttore degli Uffizi, il museo “più bello e più amato del mondo” e grande studioso della storia dell’arte italiana, soprattutto del XV e XVI secolo. Dallo stile ironico e coinvolgente, è abile nel trasferire contenuti di grande valore in maniera leggera e comprensibile.

Viste le premesse c’è da immaginarsi che anche stavolta Il Libro della Vita raccoglierà una platea numerosa e interessata, realizzando l’ennesimo tutto esaurito: grande soddisfazione per una manifestazione in cui non si promuove nient’altro se non l’amore vero per la parola scritta.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti

DOMENICA 11 MARZO 2018
Ore 11:00 Nuovo Auditorium piazzale della Resistenza
IL LIBRO DELLA VITA
ANTONIO NATALI | DA CIMABUE A MORANDI

ANTONIO NATALI è stato direttore della Galleria degli Uffizi dal 2006 al 2015. Ha scritto di pittura e scultura del XV e XVI secolo, e monografie su Michelozzo, Andrea del Sarto, Rosso Fiorentino e Pontormo. Ha curato molte fra le più importanti mostre d’arte del Quattrocento e del Cinquecento a Firenze: L’Officina della maniera, allestita alla Galleria degli Uffizi nel 1996 e poi, a Palazzo Strozzi, Bronzino. Pittore e poeta alla corte dei Medici nel 2010, Pontormo e Rosso. Divergenti vie della “maniera” nel 2014 e Il Cinquecento a Firenze. “Maniera moderna” e controriforma nel 2017.

DA CIMABUE A MORANDI. Si tratta di saggi di storia della pittura italiana scelti e ordinati da Gianfranco Contini. La scelta dei testi curata da Contini vuole mettere in luce le straordinarie qualità letterarie di Longhi, la sua sensibilità di scrittore, accanto alla sua magistrale capacità di analisi dell’opera d’arte: da Giotto a Leonardo, ai “suoi” Caravaggio e Piero della Francesca, a Morandi e Carrà. il volume si apre con quattro studi sulla prosa longhiana firmati da Cecchi, De Robertis, Mengaldo e dallo stesso Contini.

LA CITAZIONE «L'arte non è imitazione della realtà, ma interpretazione individuale di essa». (da Breve ma veridica storia della pittura italiana, Sansoni Editore, 1988).

ROBERTO LONGHI. (Alba, 28 dicembre 1890 - Firenze, 3 giugno 1970) è stato uno storico dell'arte italiano. Nel 1924 si sposa con la scrittrice Anna Banti, di cui era stato professore di liceo. Fu docente di Storia dell'arte prima presso l'Università di Bologna (dove insegnò, tra gli altri, a Pier Paolo Pasolini, influenzandone la formazione estetica) poi in quella di Firenze, città dove si spense nel 1970. Si impegnò nella rivalutazione internazionale di Caravaggio e nella valorizzazione della sua influenza sulla pittura barocca del ‘600. Celebri le due mostre milanesi da lui curate sull'artista bergamasco e sui suoi seguaci, Caravaggio e i caravaggeschi nel 1951 e I pittori della realtà in Lombardia nel 1953. Intenso anche il suo impegno nel diffondere l'opera di Piero della Francesca, grazie alla pubblicazione nel 1927 dell'omonima monografia tradotta in francese ed inglese. Fu anche critico d'arte contemporanea, tenendo in particolar stima l'opera del pittore bolognese Giorgio Morandi, del quale è opera fondamentale la sua monografia Giorgio Morandi al Fiore. In contatto dal 1927 con l'artista Antonietta Raphael, diede una prima definizione al movimento pittorico della scuola romana, chiamandola inizialmente Scuola di via Cavour. Dedicò alcuni studi anche ai Futuristi.

I LIBRI CHE TROVERETE. Roberto Longhi, Da Cimabue a Morandi. Antonio Natali, Il Museo. Pagine da una stagione agli Uffizi.

Fonte: Comune di Scandicci - Ufficio stampa

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