Gestire i boschi toscani, come cambia la legge regionale

Affrontare i rischi derivanti dai cambiamenti climatici, dalla propagazione degli incendi boschivi, dall’abbandono dei boschi e promuovere forme di gestione attiva del bosco. Questi alcuni degli obiettivi della proposta di modifica alla legge forestale della Toscana che è stata licenziata a maggioranza, questa mattina, in commissione Sviluppo economico e rurale, presieduta da Gianni Anselmi (Pd) con il voto favorevole del Partito democratico e l’astensione di Lega e M5S.
Con queste modifiche si vogliono ottimizzare gli interventi pubblici forestali attuati dagli enti competenti, con più controlli regionali; favorire la gestione attiva delle risorse e dei paesaggi forestali, valorizzandone le vocazioni locali e il ruolo multifunzionale del bosco stesso. Sulla proposta di legge, la commissione ha tenuto lo scorso 23 febbraio una seduta di consultazioni con Cia, Coldiretti, Confagricoltura, il comando regionale dei Carabinieri forestali, Legacoop Toscana.

Tra le forme di gestione attiva si parla di “comunità del bosco”, cioè dell’insieme di “soggetti pubblici e privati che, in accordo, provvedono alla gestione attiva di aree boschive”; di gestione associata fra proprietari/possessori dei terreni, imprenditori agricoli professionali, imprese, consorzi, coltivatori diretti singoli e associati e cooperative di produzione agricola e associazioni forestali. Si prevedono interventi straordinari di prevenzione degli incendi boschivi per specifiche aree da realizzare con appositi piani. In particolare, la proposta di legge stabilisce che il piano annuale degli interventi pubblici forestali presentati alla Regione dagli enti competenti sia redatto con un cronoprogramma dei lavori concordati e una specifica sezione delle attività svolte in convenzione con i consorzi di bonifica. La Giunta regionale entro il 31 gennaio dovrà approvare il piano annuale degli interventi, quantificando le risorse che dovranno essere liquidate nel rispetto del cronoprogramma e degli obiettivi di gestione. Si inserisce, inoltre, la disciplina del controllo regionale sull’attuazione dei piani annuali degli interventi pubblici.

Riguardo alle competenze dei comuni in materia di difesa dei boschi dagli incendi, si stabilisce che questi assicurino che i piani comunali di protezione civile siano coerenti con gli interventi previsti dai piani specifici di prevenzione antincendio. Inoltre, si stabilisce che gli enti potranno prescrivere ai proprietari o possessori dei terreni sui quali sono stati realizzati gli interventi e le opere, puntuali modalità e criteri per la coltivazione e l’utilizzazione dei terreni e che nel caso di coltivazione e utilizzazione non conformi saranno passibili di sanzioni. La proposta di legge passa ora all’esame dell’Aula.

Fonte: Consiglio regionale della Toscana

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