“Le città del futuro, quale architettura?”: è questo il titolo del convegno in programma a Firenze venerdì 9 marzo, nella sede del Dipartimento di Architettura in piazza Ghiberti/Santa Verdiana. Si tratta della settima tappa del percorso di avvicinamento all’VIII Congresso Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani che si terrà a Roma, all’Auditorium Parco della Musica, dal 5 al 7 luglio prossimi: un percorso di “ascolto” con incontri e dibattiti sul territorio articolato in 14 tappe in tutta Italia. Tappa, quella di Firenze, che il Consiglio nazionale ha organizzato con gli Ordini degli Architetti della Toscana.
Con l’appuntamento congressuale il Consiglio Nazionale degli Architetti intende offrire un significativo contributo per accelerare il dibattito sul futuro delle città proponendo un nuovo paradigma della qualità della vita, ripensandone il modello in una visione che abbia l’uomo al suo centro. Un nuovo paradigma che – come testimoniano i significativi processi di cambiamento di molte città europee e del mondo – non è più rinviabile, tenendo conto della nuova fase di trasformazioni epocali che stiamo vivendo e che, attraverso la globalizzazione, la digitalizzazione e l’urbanizzazione stanno modificando l’economia, la società, il quadro demografico e ambientale.
La prospettiva – viene sottolineato – è quella di mettersi a disposizione del sistema Paese per rispondere all’esigenza dei cittadini che vorrebbero vivere in luoghi sicuri, sani e più belli e per creare, attraverso un ripensamento delle città, le condizioni per riavviare l’economia, promuovere le iniziative imprenditoriali, valorizzare i beni culturali, richiamare gli investimenti.
La tappa toscana di Firenze, aperta al pubblico, si concentrerà sulle trasformazioni del territorio e delle città, a livello europeo e italiano. Verranno anche illustrati alcuni dati di una ricerca che è stata commissionata dal Consiglio Nazionale al Cresme che si concentrerà sulla situazione economica della Toscana.
Anche in Toscana, riuso, recupero, restauro, rigenerazione e risparmio delle risorse sono le parole chiave per il futuro delle città. Come nel resto d’Italia, il patrimonio edilizio composto dagli edifici inutilizzati rappresenta una difficile sfida, ma anche una straordinaria opportunità per molte aree della nostra regione. Si tratta di un numero crescente di spazi, che deriva principalmente da processi di deindustrializzazione e delocalizzazione produttiva, ma anche dall’abbandono di intere aree urbane e rurali.
“Rigenerare, restaurare, recuperare, riutilizzare non devono essere interpretati come una seconda possibilità meno completa della riedificazione, anzi, tutto questo porta a una serie di vantaggi economici, strategici e culturali – sottolineano gli Architetti toscani – in questa ottica si devono far nascere e diffondere le esperienze di rigenerazione urbana e innovazione sociale fondate sul coinvolgimento attivo di professionisti e abitanti, per un vero e proprio ridisegno delle dinamiche necessarie al miglioramento del sistema complesso della città del futuro”.
Il convegno di Firenze, moderato dal coordinatore della Federazione Architetti della Toscana Daniele Menichini, dopo i saluti iniziali del presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze Serena Biancalani si aprirà con la presentazione degli obiettivi del Congresso nazionale da parte del presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti Giuseppe Cappochin. Seguirà l'intervento di Saverio Mecca, direttore del Dipartimento di Architettura, e si guarderà poi alle capitali europee e al loro cambiamento, con i casi di Amburgo, Londra, Lubiana e Parigi. Il direttore del Cresme Lorenzo Bellicini farà quindi il punto su come cambiano le città europee: in Italia e nella regione Toscana. E ancora, spazio agli interventi del Consiglio Nazionale degli Architetti, con il consigliere Ilaria Becco, e del presidente dell’Ordine degli Architetti di Pisa Patrizia Bongiovanni che, insieme a chi ha lavorato ai documenti di sintesi, farà il punto sulla Toscana, concentrandosi su rigenerazione, riuso e recupero; beni culturali, restauro e paesaggio; la norma e la qualità dell’Architettura, la centralità del progetto; il governo del territorio risorsa per lo sviluppo economico; il ruolo e la specificità dell’Architetto. A seguire, sono previsti gli interventi di alcuni ospiti: l’architetto Silvia Casi, l’assessore a urbanistica e lavori pubblici del Comune di Prato Valerio Barberis e il presidente dell’Istituto Nazionale di Urbanistica Silvia Viviani. Sarà poi la volta del dibattito, moderato dal consigliere dell’Ordine degli Architetti di Firenze Alessandro Jaff, con Vincenzo Ceccarelli, assessore a infrastrutture, mobilità, urbanistica e politiche abitative della Regione Toscana; Elisabetta Meucci, consigliere regionale; Matteo Biffoni, Anci Toscana; Riccardo Spagnoli, presidente di Ance Toscana; Daniele Menichini, coordinatore della Federazione Architetti Toscani. Sarà infine Serena Biancalani, presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze, a concludere il convegno con il suo intervento.
Fonte: Ufficio Stampa
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