Grazie all'azione del nucleo di Polizia Giudiziaria della Polizia Municipale, è stata individuata una struttura ricettiva che ha evaso il versamento dell'imposta di soggiorno dal 2012 al 2015, per un importo complessivo di circa 30mila euro, comprensivi degli interessi legali. E' stata la Procura regionale della Corte dei Conti della Toscana a condannare gli evasori, difesi dall'avv. De Mossi, in quanto oltre al mancato versamento di quanto incassato dai turisti che hanno soggiornato presso la struttura si è registrato il danno erariale contro un Ente Pubblico. Oltre al danno contro un Ente Pubblico, questi comportamenti rischiano anche di danneggiare l'immagine della grande maggioranza degli operatori turistici che invece lavorano con professionalità e pieno rispetto delle regole.
Questo risultato lo si deve all'azione costante di contrasto all'evasione svolta dalla Polizia Municipale e dal Servizio Tributi del Comune di Siena relativa alla corretta gestione della tassa di soggiorno da parte di imprese strutture alberghiere ed extra-alberghiere, frazionata in tante attività quante sono le numerose strutture ricettive operanti a Siena, di ogni dimensione.
L'attenzione posta dall'Amministrazione Comunale nei confronti dell'incasso e versamento nelle casse comunali dell'imposta di soggiorno sta determinando una riduzione progressiva dei casi di inadempienza, anche per la crescente consapevolezza della gravità della violazione che non si configura come una generica evasione fiscale ma un vero e proprio reato compiuto contro la Pubblica Amministrazione.
In accordo con le associazioni di categoria, prosegue l'impegno degli uffici comunali nel censire le locazioni turistiche brevi, anche sulla scorta delle recenti novità normative. Entro il mese di marzo saranno resi noti i dati statistici relativi all'anno 2017, sia per Siena che per i Comuni della provincia, che evidenziano una crescita notevole sia delle presenze che degli arrivi.
Fonte: Comune di Siena
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