I Cipressi Magici
di Luca Macchi
Essenza in San Miniato, Piazza del Popolo,
inaugurazione Sabato 10 Marzo 2018, ore 16,30
all’inaugurazione letture a cura dell’attore Andrea Giuntini
la mostra prosegue fino al 24 Marzo
orario: tutti i giorni dalle 9,30 – chiuso il Lunedì.
Essenza è onorata di ospitare la mostra di dipinti di Luca Macchi “I cipressi magici”, che prende il titolo da una serie di lavori che ha per soggetto questi alberi misteriosi che caratterizzano la campagna della Toscana. Secondo Macchi nei gruppi di cipressi sono custodite storie e leggende pronte a essere narrate.
Per questo, a volte, capita di vedere uscire da questi alberi magici luci e colori, figure che volteggiano, navi e tante altre cose.
Ma non tutti i cipressi sono magici perché dipende dalla loro posizione e dal terreno. O meglio da ciò che si trova sotto il terreno. Tesori sepolti come le conchiglie fossili, spade, elmi, monete, addirittura tombe o tante altre cose possono dare vita alle visioni. Visioni che durano attimi. Visibili solo ai bambini e ai poeti.
Durante l'inaugurazione, che si svolgerà sabato 10 marzo alle ore 16.30, l'attore Andrea Giuntini grazie al suo talento e a letture di brani scelti per l'occasione, ci porterà dentro il concetto stesso dell'arte per Luca Macchi, e ci lascerà assaporare tutto il fascino che il nostro territorio e le leggende legate ad esso portano con sé e che possiamo riscoprire come fossimo turisti nel nostro stesso paese.
Nota:
Luca Macchi è nato a San Miniato in Toscana dove vive e lavora. Si è incontrato più volte con l’Arte Sacra realizzando tra le altre cose i dipinti murali all’interno della Cappella di San Matteo a Moriolo (inaugrata per il Giubileo del 2000), del 2011 è la parete al Santuario di Cigoli. Del 2014 è il dipinto “Il loro sacrificio faccia germinare la pace” (cm. 200x300), riflessione sui fatti della nostra epoca, esposto a Palazzo Roffia a San Miniato. Tra le ultime personali “Immagine del Mito”, Palazzo Pretorio, Certaldo, 2016; “Le Mura di Orfeo”, Palazzo Grifoni, San Miniato 2017; “Paesaggio immaginato”, Palazzo del Pegaso, Firenze 2018. È autore di studi e pubblicazioni. Hanno scritto sul suo lavoro tra gli altri: Cristina Acidini, Giuseppe Billi, Silvia Bottinelli, Dante Fasciolo, Cinzia Folcarelli, Marco Lapi, Marco La Rosa, Dilvo Lotti, Mario Luzi, Andrea Mancini, Ilaria Mariotti, Luciano Marrucci, Nicola Micieli, Tommaso Paloscia, Giorgio Pilla, Piero Santi, Giuliano Scabia, Alessandra Scappini, Valerio Vallini, Francesco Valma.
Andrea Giuntini è nato in Toscana. Si interessa fin dall’adolescenza di poesia e teatro. Approfondisce la sua formazione frequentando la Scuola di drammaturgia di Eduardo De Filippo, la Bottega teatrale di Vittorio Gassman e il Centro di Avviamento all’Espressione diretto da Orazio Costa. Ha lavorato a lungo come animatore nella riabilitazione psichiatrica ed insegna espressione teatrale nelle scuole medie inferiori e superiori. Ha preso parte, come attore e regista, a numerosi allestimenti scenici, privilegiando, nella sua ricerca, la dizione poetica in forma di concerto. Ha ottenuto segnalazioni e successi in vari concorsi letterari tra cui il primo premio A. Rimbaud, il Primo Premio Città di Montespertoli e il primo premio di poesia “Versidiversi” di Pietrasanta.
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