Laureandi in Astrofisica, i nuovi figli delle stelle del Chianti

(foto da Facebook)

Brillano nel cielo della Toscana i sogni e i talenti dell’astrofisica italiana. Si chiamano Lorenzo Betti, Alfredo Biagini e Giacomo Belli e sono i nuovi ‘figli delle stelle’ dell’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, vincitori delle borse di studio messe in palio e finanziate dal Rotary Club San Casciano Chianti, in collaborazione con il coordinamento scientifico dell’Osservatorio e i Comuni dell’Unione del Chianti fiorentino. Le risorse, destinate a progetti di ricerca scientifica, per un importo complessivo pari a 2100 euro, sono state ufficialmente assegnate nell’ambito di una cerimonia che si è tenuta a Villa Le Corti, nella sede sancascianese del Rotary, presieduto da Claudio Pellicoro.

Per l’anno in corso l’intento è quello di potenziare gli investimenti sulla cultura e sull‘istruzione, in favore dei giovani e dei popoli più bisognosi. “Se proviamo – commenta Claudio Pellicoro - a dividere il bene collettivo della cultura, distribuendola fra le persone, essa senza dubbio aumenterà non diminuirà, il nostro anno si ispira a questo concetto. Sostenere lo studio delle nuove generazioni legato al mondo scientifico significa dare spazio alla cultura come strumento necessario alla conoscenza e al dialogo, alla risoluzione dei tanti conflitti, di carattere religioso, etico, sociale, ambientale, che investono il nostro tempo”.

Si tratta della prima edizione della borsa di studio, frutto della collaborazione tra Rotary Club di San Casciano Chianti, Osservatorio Polifunzionale del Chianti e Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Firenze. L’iniziativa è finalizzata a supportare nel loro percorso di avvicinamento alla professione i giovani laureandi in astrofisica.

I giovani sono risultati vincitori per i contenuti dei progetti di tesi in Astrofisica presentati e selezionati dal coordinamento scientifico dell’Osservatorio. Lorenzo, 32 anni di Prato, lavorerà al telescopio Marcon, il più grande della Toscana installato nella cupola dell’Osservatorio chiantigiano. “Il mio obiettivo – annuncia - è quello di sviluppare un software che permetta di osservare i transiti degli esopianeti ed altri eventi astrofisici come le supernove, la fase finale della vita delle stelle, quel bilancio tra morte e vita che le supernove, esplodendo nello spazio, ricreano con la rigenerazione dei loro frammenti disseminati nello spazio”.

Alfredo, 24 anni di Pistoia, basa il suo progetto sulla creazione di modelli matematici che permettano di correlare i dati dello spettro luminoso, la luce nelle lunghezze d’onda, all’atmosfera osservata, “campioni che studiano l’atmosfera che può rivelare dati essenziali sullo stato di composizione del pianeta - precisa - per verificare l’esistenza di corpi celesti vivi, realizzeremo questo studio osservando gli esopianeti e i pianeti del sistema solare attraverso il telescopio del Chianti”.

Ad incoraggiare i progetti scientifici anche i sindaci Massimiliano Pescini e Paolo Sottani che hanno stretto la mano ai ragazzi dopo aver partecipato all’interessante conferenza tenuta dal professor Emanuele Pace “C’è vita nell’universo? A caccia di simil-terre tra verità e speranze”, incentrata sulla ricerca svolta all’Osservatorio Polifunzionale del Chianti, di pianeti che orbitano intorno ad altre stelle con caratteristiche simili alla Terra.

Fonte: Ufficio Stampa ASSOCIATO DEL CHIANTI FIORENTINO

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