Leonardo García Alarcón a Firenze per il decimo concerto del ciclo Šostakovič

Venerdì 2 marzo, alle ore 20, e domenica 4 marzo, alle ore 16.30, torna Leonardo García Alarcón  alla direzione dell’Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino per il decimo concerto del ciclo integrale delle sinfonie di Dmitrij Šostakovič della Stagione 2017/18. In programma il Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, il Concerto Grosso in fa maggiore di Giorgio Federico Ghedini e la Sinfonia n. 2 in si maggiore op. 14, All'Ottobre  di Dmitrij Šostakovič.

Il programma si apre con il Requiem mozartiano, capolavoro sacro il cui fascino del tutto peculiare è certamente legato al fatto che questa partitura è l’ultima del catalogo del compositore, a causa della sua prematura scomparsa. Non sappiamo se sia vero che, come affermarono a distanza di anni varie testimonianze riconducibili alla vedova, Mozart avesse detto di comporre questo Requiem per se stesso; di fatto è significativo che un frammento del Requiem venisse eseguito a una cerimonia funebre svoltasi a Vienna a distanza di pochi giorni dalla scomparsa del compositore. Il formarsi di una mitologia intorno al Requiem nasce dunque da questa coincidenza: un lavoro funebre e morte prematura, per lungo tempo avvertita come misterioso segno del destino. Come cantanti solisti, gli artisti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino: Francesca Longari, Cecilia Gaetani, Manuel Amati e Adriano Gramigni.

Si continua con il Concerto grosso di Giorgio Federico Ghedini, per cinque fiati e archi, del 1927. Questo lavoro è contiguo alla prima riconosciuta riuscita compositiva del compositore piemontese (1892-1965) con la Partita per orchestra, del 1926. Nel complesso si tratta di una composizione che mostra come il giovane Ghedini, insegnante di composizione al Conservatorio di Torino, abbia assimilato dalla vivacità della vita musicale di quella città, una tecnica compositiva di prim’ordine, che lo sorreggerà negli esiti sinfonici che lo resero famoso: Architetture, del 1940, e il Concerto dell’albatro (1945).

In conclusione la Sinfonia n. 2 in si maggiore op. 14, All'Ottobre  di Dmitrij Šostakovič: pagina molto diversa dalla prima, e non solo perché è in un solo movimento, ma perché lontana dalla tradizione romantica russa e ispirata a musicisti come Stravinskij, Prokof’ev, Křenek e Hindemith. Si tratta di una poderosa sintesi di sperimentalismo musicale atematico e monumentale canto corale di massa: una partitura che mima, col suo caos armonico, una scalata dalle tenebre alla luce. Indipendentemente dai giudizi di valore che si possono formulare su quest’opera giovanile, essa è indubbiamente un documento di straordinaria importanza storica, un monumento musicale del suo tempo.

Programma:

Wolfgang Amadeus Mozart

Requiem in re minore K. 626 per soli, coro e orchestra

Requiem aeternam/Kyrie/Dies irae/Tuba mirum/Rex tremendae/Recordare, Jesu pie/

Confutatis maledictis/Lacrimosa/Amen (completamento di Richard Maunder)/Domine Jesu/Hostias/Lux aeterna

Giorgio Federico Ghedini

Concerto grosso in fa maggiore per quintetto di fiati e archi

Largo. Allegro con brio/Andante moderato/Allegro mosso ed energico/Adagio/Allegro spiritoso “alla giga”

Dmitrij Šostakovič

Sinfonia n. 2 in si maggiore op. 14 All’Ottobre per coro e orchestra

Largo. Poco meno mosso. Coro All’Ottobre

Direttore Leonardo García Alarcón

Soprano Francesca Longari

Mezzosoprano Cecilia Gaetani

Tenore Manuel Amati

Basso Adriano Gramigni

Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Maestro del Coro Lorenzo Fratini

Fonte: Maggio Musicale Fiorentino - Ufficio Stampa

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