Potere al Popolo, la lista della nuova sinistra che si presenta per la prima volta al voto, ha messo al centro del programma la lotta contro la precarietà e l’impoverimento dei lavoratori. Anche per questo tra i candidati, tutti scelti in assemblee pubbliche, trovano spazio molti attivisti sindacali come Sandro Giacomelli, candidato nel collegio uninominale del Senato. “Dal 2006 lavoro nell’appalto della logistica Piaggio: all’inizio ero nel capannone di Porta a Mare, poi al Polo Logistico di Pontedera. Nei primi mesi del 2016, dopo che ci eravamo opposti a 4 licenziamenti e all'annuncio di 17 esuberi, sono stato oggetto di unlicenziamento per motivi disciplinari che in tanti hanno giudicato politico. Grazie allo sforzo di un comitato di lotta ampio e trasversale, sono stato reintegrato senza l’intervento del tribunale: la lotta paga, come si diceva una volta, e come bisognerebbe continuare a dire più spesso!"
Sandro Giacomelli ci tiene a presentare la sua storia come un esempio del mercato del lavoro di oggi. "Nel corso degli ultimi 25 anni abbiamo assistito - afferma - a un netto peggioramento delle condizioni dei lavoratori, in termini di retribuzioni e orari, sicurezza sul lavoro, stabilità e durata dei contratti, agibilità politico-sindacale”. "Il ricorso massiccio ad appalti e subappalti - spiega il candidato di Potere al Popolo - è avvenuto nel quadro delle esternalizzazioni dei servizi da parte di imprese ed enti pubblici, ed è stato uno dei principali strumenti per attaccare i diritti dei lavoratori. Il territorio pisano conosce fin troppi casi del genere: dall'indotto Piaggio alla gestione dei rifiuti, dall'ospedale di Cisanello all’università, dagli enti locali fino alla grave questione tuttora aperta dei servizi di security e handling dell’aeroporto di Pisa-Firenze”. Giacomelli insiste sull’importanza di quest’ultima vertenza e si schiera con calore dalla parte dei lavoratori: “Nel passaggio a cooperative ed aziende esterne, quasi 800 lavoratori perderanno più di 200 euro in busta paga e verranno assunti con contratti che non li proteggeranno più da licenziamenti senza giusta causa: è inaccettabile. La responsabilità è di chi ha svenduto l’aeroporto ai privati”.
Se questo è lo scenario del mondo del lavoro oggi, che fare? “Non è vero che non ci sono alternative. Il programma di Potere al Popolo rimette al centro la tutela del lavoro in tutte le sue forme, come prevede la Costituzione: anche per questo ho accettato con entusiasmo la candidatura". “Noi siamo gli unici - prosegue - davvero impegnati contro il ricorso agli appalti e al lavoro precario quale strumento per abbattere i diritti dei lavoratori, a partire dai salari mai stati così bassi. Noi siamo per imporre limiti stringenti alle esternalizzazioni fino a re-internalizzare i servizi fondamentali. Siamo per applicare universalmente le 'clausole sociali' in modo da garantire continità e livelli di reddito, per far rispettare pienamente le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. E soprattutto siamo per cancellare il Jobs Act, che proprio nei cambi d’appalto dispiega i suoi effetti più negativi”.
Fonte: Ufficio stampa
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