Per discutere di politiche abitative (tema che nelle discussioni pubbliche della campagna elettorale non viene praticamente trattato), il Sunia di Firenze lunedì 26 febbraio incontra a Firenze presso il Circolo di San Bartolo a Cintoia (via di San Bartolo a Cintoia 95, ore 12) i candidati alle prossime elezioni politiche. Un'occasione di confronto (intitolata “Tutti a casa”) tra coloro che saranno i membri del prossimo parlamento ed i rappresentanti del maggior sindacato degli inquilini a livello provinciale e nazionale. I cittadini di Firenze, il prossimo 4 marzo, saranno chiamati al voto per eleggere coloro che dovranno andare in Parlamento.
Da anni, ormai, la Politica sottovaluta il problema abitativo, nonostante in Italia più di 5 milioni di famiglie vivano in affitto e nonostante l'80% di questa abbia redditi inferiori ai 24.000 € lordi, mentre l'incentivo alla proprietà rimane la soluzione preferita. La questione è purtroppo complessa: sfratti, impossibilità di far fronte alla rate del mutuo, un mondo del lavoro che ci vuole sempre più flessibili e che mal si concilia con la rigidità che ovviamente deriva da un investimento quale l'acquisto di un'abitazione, l'aumento delle coabitazioni forzate per la scarsità di mezzi economici delle giovani generazioni. Ma non solo. Con l'invecchiamento del patrimonio abitativo degli italiani diviene sempre più urgente la ricerca di una soluzione ai problemi legati alla sicurezza ed all'accessibilità agli alloggi per anziani e portatori di handicap, cresce la difficoltà nei quartieri di edilizia popolare e nasce quindi il bisogno di ripensare le politiche urbanistiche per migliorare la qualità urbana, fermare il consumo del territorio, rendere la riqualificazione degli stabili finalizzata al risparmio energetico non solo uno slogan ma una scelta strategica per il futuro.
Per quello che riguarda la nostra area metropolitana, s’annoverano tra i suoi segni distintivi in negativo quello della “difficoltà abitativa”. La stima di questa difficoltà riguarda migliaia di famiglie che a diverso titolo (senza casa, sfrattati, richiedenti contributi a sostegno dell’affitto) hanno confidato nelle istituzioni cittadine e non, per cercare una risposta a questo problema. A questo imponente numero di famiglie rappresentato dalle persone con maggiori disagi socio-economici si aggiungono, sempre più numerose, le migliaia di giovani che continuano, loro malgrado, a vivere nella famiglia di origine perché impossibilitate a sostenere gli attuali canoni, gli studenti fuori sede, i cittadini extracomunitari, le sempre più numerose famiglie monoparentali scaturite da brevi relazioni, separazioni e divorzi, le giovani famiglie imbrigliate da mutui trentennali per l’acquisto della prima casa, ma soprattutto la nuova generazione dei ‘lavoratori poveri’. Una complessa e articolata pletora di condizioni e situazioni che hanno fortemente modificato il fabbisogno abitativo di questi ultimi anni. Con il grave problema della vocazione turistica di Firenze, che ha drenato in maniera impressionante le abitazioni in affitto, a favore di alloggi destinati a contratti brevi per turisti e non per famiglie, con la conseguente diaspora dei residenti e la costituzione di una città museo, vetrina bella e falsa, di una Firenze senza più il suo tessuto sociale vivo.
Il Sunia si augura che il nuovo Parlamento abbia ben presente queste condizioni, con una assunzione di grande responsabilità da parte di tutti i soggetti politici per predisporre soluzioni innovative che incidano strutturalmente sul fabbisogno complessivo, in modo da abbandonare le del tutto inadeguate soluzioni emergenziali, a favore di una seria e continuativa politica abitativa.
Fonte: Cgil Toscana e Firenze- Ufficio Stampa
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