“Nel giorno in cui il Governo annuncia l’ennesima mancia elettorale, non possiamo che essere accanto alle migliaia di operatori sociosanitari e lavoratori del personale sanitario che chiedono, inascoltati, condizioni di impiego più dignitose. Una questione che riguarda i turni massacranti cui sono sottoposti e stipendi inferiori agli altri Paesi europei”. Lo affermano Paolo Sarti e Tommaso Fattori, consiglieri regionali di Sì-Toscana a Sinistra, che questa mattina hanno partecipato al presidio di protesta davanti alla sede della Giunta regionale, in piazza del Duomo. Erano presenti, tra gli altri, Cobas, Usb, Comitato di Salute Casentinese, e lavoratori da molte realtà della Toscana. Una delegazione di nove di loro è stata ricevuta dalla segreteria dell’assessore al Diritto alla Salute, Stefania Saccardi. “Abbiamo spiegato -ha poi detto Andrea Calò (Cobas)- quali sono le nostre condizioni di lavori negli ospedali e nei distretti, la mancanza di organico e la necessità di stabilizzare i precari. Quanto al contratto nazionale, vorremmo un contratto dignitoso, non un’elemosina.
“Quello del personale sanitario -ha aggiunto Paolo Sarti- è il problema massimo in questo momento perché la sanità la vivono continuamente, sono la controparte dei cittadini costretti, e ormai rassegnati, a liste d’attesa non più concepibili in un Paese civile. I tagli di questi anni e i prossimi che si annunciano rendono impossibile mantenere il buon livello della sanità che c’era in Toscana. Dobbiamo assumere, sostituire, reintegrare, in qualche modo il punto centrale è questo degli infermieri, degli osservatori delle ostetriche, del personale che è a diretto contatto con i pazienti”.
Fonte: Sì Toscana a Sinistra
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