"L’enciclica ci chiede di partire dalle risorse, dalla terra, dall’acqua, dall’agricoltura e dal cibo, quindi da un afflato ecologico che però immediatamente comprende anche l’uomo e non può più tollerare le ingiustizie che perpetriamo, tanto alla natura quanto ai nostri fratelli e sorelle. Una nuova ecologia che parte da lontanissimo, anche dai testi biblici, e che oggi ci richiede una 'conversione'", scrive Petrini in un passo che introduce i temi della giornata.
Per affrontare la tavola rotonda intitolata "Ambiente e responsabilità", i ragazzi, coordinati dalla professoressa di religione Cinzia Cino, hanno invitato Raffaella Grana, presidente di Slow Food Toscana, che ha già svolto un incontro con i ragazzi per affrontare le tematiche legate al cibo e per conoscere Slow Food e i suoi progetti. Oltre a lei sarà presente anche Aikande Kileo, giovane tirocinante tanzanese di Slow Food International che racconterà la sua esperienza di collaborazione ad uno di questi progetti che vede la realizzazione ed il sostegno di migliaia di orti sociali e scolastici in piccole comunità africane. Sarà presente anche il Vescovo di San Miniato Monsignor Andrea Migliavacca che non è nuovo ad iniziative in linea con la Laudato si di papa Francesco.
Dopo le relazioni, gli invitati consegneranno ai ragazzi un parola intorno alla quale saranno organizzati tre tavoli tavoli di lavoro e al termine dei quali condivideranno i risultati con i compagni e con gli ospiti.
"Siamo sempre disponibili e felici di partecipare a iniziative come queste" dice Raffaella Grana, presidente di Slow Food Toscana. "E' così infatti, anche con piccole iniziative su grandi temi, col confronto personale e diretto, che si costruisce quella rete auspicata dall'associazione, che Slow Food Toscana promuove e sostiene. Slow Food, che ancora molti conoscono perché sono quelli "che gli piace mangiare bene" - sottolinea con sempre maggior forza - che sì gli piace mangiare bene e gli piace condividerlo con tutti, gli piace farlo in serenità e in un ambiente pulito da conservare e lasciare in consegna alle generazioni future così generoso e fertile come lo abbiamo conosciuto. Il Congresso internazionale di Slow Food dello scorso ottobre acquisisce con sempre maggior vigore le tematiche ambientali e sociali strettamente connesse con la produzione, distribuzione e trasformazione del cibo: la responsablità del cambiamento climatico, la condivisione della cultura contadina, la tutela della biodiversità come unica strategia possibile per il pianeta, la riduzione degli inquinanti, prima tra tutte la plastica. L'ultima campagna internazionale dell'associazione, "Menu for Change" che associa con evidenza i comportamenti alimentari con i cambiamenti climatici è perfettamente in linea con i temi della giornata.
Slow Food Toscana le assume e le difende e lavora costantemente, giorno per giorno, su questi temi, incontrando e confrontandosi con enti associazioni e soprattutto con i giovani, anche in queste occasioni apparentemente piccole. Piccole, sì, come un seme".
Fonte: Slow Food Toscana - Ufficio Stampa
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