"In merito alla seduta consiliare di lunedì 19 febbraio, i gruppi di maggioranza esprimono la propria soddisfazione per l'esito della discussione: nella prima parte del consiglio comunale abbiamo discusso del futuro di Certaldo, a partire dagli obiettivi strategici dell'azione amministrativa, nella seconda parte abbiamo invece affrontato i temi riguardanti la condanna del fascismo in tutte le sue forme.
Il Documento Unico di Programmazione rappresenta uno sguardo attento e consapevole nella programmazione strategica dell'ente, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dall'amministrazione in coerenza con il programma di mandato: lotta all'evasione ed equità fiscale, nuova viabilità, nuovo impianto di illuminazione pubblica, scuole più sicure e moderne, importanti interventi di manutenzione agli impianti sportivi, crescita dei servizi turistici e museali, misure di sostegno alla prima infanzia e alla famiglia, interventi di sostegno al reddito e ulteriori misure per l'inclusione sociale.
Il Bilancio di previsione, pur essendo nel complesso un bilancio a carattere conservativo e di continuità amministrativa, riesce a mettere in evidenza alcuni aspetti determinanti sui quali si impronta l'azione amministrativa: tra tutti, l'innalzamento della soglia di esenzione dell'IRPEF rappresenta in concreto il tentativo di agire sulla fiscalità generale a favore dei più bisognosi. Per l'addizionale comunale, l'amministrazione modifica infatti la soglia di esenzione portandola dagli 8.000 euro del 2017 a 11.000 nel 2018. Altra misura molto importante, lo stanziamento di 100.000 euro complessivi destinati all'apertura di nuove attività commerciali e a interventi di riqualificazione delle esistenti.
Nel programma triennale delle opere pubbliche invece, tra i principali interventi previsti, spiccano la manutenzione straordinaria di Costa Vecchia, la riqualificazione di piazza dei Macelli, la ristrutturazione del Centro Giovani, un intervento di manutenzione straordinaria ventennale per la funicolare.
Nella seconda parte del Consiglio comunale invece, abbiamo motivato con massima convinzione la nostra posizione in merito alla revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini e alla mozione che impegna qualsiasi cittadino o associazione al momento della richiesta di concessione suolo pubblico o immobile comunale, a sottoscrivere una dichiarazione di adesione ai principi costituzionali e di rifiuto di ogni forma di fascismo, razzismo, xenofobia e omofobia.
Il punto è che, come ribadito negli ultimi giorni anche da una sentenza del TAR della Lombardia esprimendosi a favore di una disposizione similare approvata dal Comune di Brescia, l'ideologia fascista non rappresenta una libertà di opinione ma un reato in aperto contrasto con quanto previsto dalla nostra Costituzione. Quindi, in un frangente in cui, su tutto il territorio nazionale e purtroppo anche nei nostri Comuni, si moltiplicano atti violenti di palese richiamo al fascismo, è necessario evidenziare quali sono i paletti invalicabili della democrazia. Per questo ci siamo assunti la responsabilità politica di affrontare una simile discussione prima all'interno della commissione statuto e regolamenti e poi in consiglio comunale.
E in questa logica, abbiamo ritenuto che fosse giusto approvare senza alcuna esitazione anche la delibera di revoca della cittadinanza onoraria a Mussolini. Nient'affatto per cancellare la storia, ma anzi per ricordarla anche alle nuove generazioni: il fascismo non è morto, continua a vivere e alimentarsi purtroppo attraverso una serie di simboli e azioni di vario tipo che spaziano dal mondo dei social a quello reale. E Mussolini rappresenta ancora oggi uno di quei simboli, che niente hanno a che vedere con i principi della nostra democrazia e con il patrimonio di valori condivisi dalla nostra comunità, terra di partigiani legata indissolubilmente all'insegnamento della Resistenza antifascista".
Fonte: PD Certaldo - Articolo 1 MDP - Con Giacomo Cucini per Certaldo
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