Rispetto del divieto di fumo in tutta l’area dei presidi ospedalieri, oltre che all’interno anche nelle aree di pertinenza esterne; punti fumatori attrezzati con posaceneri; norme per il personale in divisa; cartellonistica idonea installata nella quasi totalità delle strutture e attività di controllo e vigilanza con contestazione delle violazioni: i 13 ospedali dell’Azienda stanno rapidamente portando a conclusione l’iter procedurale di applicazione del decreto del 2016 sulle misure di contrasto al fumo di tabacco. E poiché la tutela della salute e la sua promozione passano anche dai progetti di ricerca, l’Azienda Usl Toscana Centro ha aderito al progetto MADES, un’azione di monitoraggio che fa seguito al decreto legislativo del 2016 che ha recepito la direttiva europea (2014/40) sui prodotti del tabacco e che prevede misure di contrasto con l’obiettivo di ridurre l’accettabilità sociale del fumo e limitare il numero di fumatori.
I risultati di questo monitoraggio che l’Azienda ha effettuato attraverso “ENFASI Ospedali”, il team di ricerca che ha lavorato in collaborazione con l’istituto Ispo di Firenze, sono stati illustrati nei giorni scorsi dal referente aziendale delle attività per il rispetto del divieto di fumo, Luigi Fontanella, nel corso di un workshop organizzato dall’Istituto Superiore di Sanità e rivolto a operatori socio-sanitari che quotidianamente operano con i tabagisti. Apprezzamento durante il workshop per il lavoro svolto dall’Azienda, è arrivato anche dalla Direzione generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute che ha richiesto copia del Regolamento sul divieto di fumo dell’Azienda Usl Toscana Centro.
Ancor prima dell’entrata in vigore del decreto del 2016 in alcuni degli ospedali dell’Azienda - a Pistoia, a Prato e a Pescia, in particolare - erano state già adottate misure antifumo. Oggi in questi ospedali è stato raggiunto quasi il 100% delle rilevazioni corrette. Ancora, tuttavia, alcune cicche vengono trovate in prossimità degli ingressi principali degli ospedali o delle scale antincendio. Oltre al personale incaricato, anche le guardie giurate, nei presidi dove sono presenti, svolgono attività di vigilanza e possono contestare le violazioni.
Nella realizzazione del progetto di monitoraggio hanno contribuito in maniera determinante il vicedirettore sanitario, il dottor Roberto Biagini, e la direttrice sanitaria del Santa Maria Nuova, la dottoressa Francesca Ciraolo che ha raccolto i risultati dei vari presidi ospedalieri con il coordinamento dell’attività da parte del referente aziendale per il rispetto del divieto antifumo.
Fonte: Ufficio Stampa AUSL TOSCANA CENTRO
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