"Siano rimpatriati gli immigrati irregolari in carcere, in modo da scontare la pena nei paesi di origine". Così si propone l’On. Achille Totaro dopo l’ennesimo sopralluogo al carcere di Firenze Sollicciano e continua dicendo “Le condizioni del carcere di Sollicciano riflettono perfettamente quelle della Nazione intera: il 70% dei detenuti sono extra UE e la maggioranza di questi, oltre il 60%, sono immigrati irregolari di etnia Africana” l’On. Totero continua a dare i dati presi all’interno della struttura dopo il colloquio con il direttore e prosegue dicendo “alla fine si dimostra con i fatti di come questa accoglienza indiscriminata sia poi un fornire nuova e continua mano d’opera alla malavita organizzata, alle mafie locali e straniere.”
L’On. Achille Totaro, in corsa per il Senato nel collegio plurinominale 1 in Toscana per Fratelli d’Italia, prosegue la sua analisi dicendo che “mi prendo un ulteriore impegno per la prossima legislatura che è quello di iniziare a velocizzare i rimpatri e impedire nuovi sbarchi massicci. Non possiamo continuare a spendere costantemente denari dei contribuenti per accogliere persone che poi andranno in galera, sempre a spese dei cittadini, sempre che ci vadano perché grazie al decreto svuota carceri per chi commette reati con meno di 5 anni di reclusione il carcere nemmeno lo vede di sfuggita”.
L’On. Totaro rilancia immediatamente con una proposta forte a seguito del suo incontro con gli agenti della polizia penitenziaria: “voglio portare, nella prossima legislatura, una seria proposta per la riforma della Polizia Penitenziaria per farla passare dalla competenza del Ministero di Grazia e Giustizia a quello degli Interni portando questo importante comparto ad essere un corpo di Polizia in tutto e per tutto”; il deputato continua dicendo “uno dei primi benefici derivanti da questa riforma sarebbe un serio risparmio per i cittadini Italiani perché andremmo ad eliminare alcuni doppioni, ma avremmo anche un altro beneficio sia per i cittadini che per chi in questo comparto ci lavora: avere a capo del comparto chi conosce e comprende le varie problematiche e non più un civile che, seppure con tutti i migliori propositi, non può comprendere appieno le problematiche dirette ed indirette. A tal proposito ricordo la giusta rivendicazione di qualche tempo fa in cui si denunciava come le guardie carcerarie avessero uno stipendio più basso degli stessi detenuti”.
Fonte: Ufficio stampa
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