Trasporta cani nel cassone del pickup: condannato 65enne dal giudice di pace

E’ stato condannato con sentenza n. 153/2018 del Giudice di Pace di Pistoia un cittadino lamporecchiano di 65 anni colpevole di aver trasportato nel cassone scoperto della propria autovettura 4 pastori tedeschi, non custoditi in apposita gabbia o contenitore, liberi di affacciarsi e sporgersi all’esterno, recando pericolo alla circolazione degli altri utenti e degli animali stessi.

L’azione dell’Ufficio Unico si è posta a tutela della cittadinanza e della circolazione anche mediante un innovativo punto di vista offerto in sede di dibattimento sulla natura giuridica di “esseri senzienti” e non di mere cose, attribuita fin’ora ai nostri amici a quattro zampe.

Estrema soddisfazione è stata manifestata da Federico Romani, Comandante dell’Ufficio Unico: “Con la sentenza citata è stato espresso un giudizio molto attento e professionale che riconosce ancora una volta la piena legalità e trasparenza dell’operato della Polizia Municipale a tutela della sicurezza stradale. L’impegno quotidiano che investiamo con imparzialità nei confronti di tutti, dimostra che il rispetto ed il far rispettare le regole di sicurezza è un obiettivo primario per noi: un messaggio che cerchiamo di far passare verso i cittadini con azioni di osservazione, miglioramento e prevenzione delle violazioni. La tutela della nostra cittadinanza oltre che, non di secondo piano, dei nostri amici a quattro zampe, è da sempre presente nel nostro DNA, che contraddistingue una nuova Polizia Municipale, con nuove specializzazioni e nuovi target di intervento a favore della collettività. Il mancato accoglimento di ogni richiesta avanzata dal ricorrente che, anzi, si è visto ingiungere una sanzione pari alla metà del massimo del minimo edittale previsto dalla norma (oltre alle spese), sottolinea l’importanza dell’azione e delle investigazioni profuse su questo caso (che molti cittadini ci avevano segnalavano) segno evidente dell’attenzione che poniamo quotidianamente al rapporto con l’utenza e nell’agire verso fattispecie di conclamata e riconosciuta pericolosità sociale, come quella dibattuta e vinta innanzi al Giudice di Pace. Il nostro principale obiettivo - conclude Romani - non è “rimpinguare” le casse comunali come qualche sporadico retrogrado commentatore populista potrebbe sostenere, ma mantenere la sicurezza della nostra cittadinanza che, ormai da tempo, riconosce essa stessa un ruolo di primaria importanza, in questo ambito, all’operato dell’Ufficio Unico di Polizia Municipale, mostrandoci i propri attestati di stima e, mi piace sottolineare, di affetto e riconoscenza verso le risposte concrete che forniamo alla risoluzione delle problematiche presentateci”.

Al trasgressore, ora, non resta che appellarsi presso il Tribunale di Pistoia se vorrà continuare a ribadire la sua posizione sulla vicenda.

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