Ferri incontra la 'Confederazione italiana agricoltori'

Il Sottosegretario Cosimo Maria Ferri, candidato alle elezioni politiche del prossimo 4 marzo alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale, ha incontrato questa mattina la “Confederazione italiana agricoltori” al Teatro della Rosa di Pontremoli, insieme al senatore Andrea Marcucci e all'assessore regionale all'Agricoltura Marco Remaschi. La Cia è una delle più grandi organizzazioni professionali agricole europee e si occupa, dal 1977, di qualità, sicurezza ed educazione alimentare, di tutela e valorizzazione dell'ambiente, e di informazione legislativa agraria: tutti temi cari a Ferri e presenti nel suo programma elettorale.

“Il Settore agricolo – ha detto Ferri alla platea – è da sempre una ricchezza per il nostro paese e per il nostro territorio. Investire negli agricoltori significa combattere lo spopolamento delle aree montane e di forte crisi, ed anche salvaguardare il territorio attivando delle sentinelle che possano arginare tutti quei fenomeni che diventano pericolosi quando a dominare sono l'incuria e l'abbandono. La crescita del nostro paese passa dalla valorizzazione delle eccellenze e della qualità dei prodotti italiani. Proteggere e investire sul “Made in Italy” significa anche garantire informazioni chiare e trasparenti per il consumatore, partendo dall'indicazione dell'origine del prodotto sull'etichetta. Il Governo ha scelto di valorizzare questa ricchezza, in primo luogo abbattendo le tasse. Ma non basta: è necessario attivare un circuito che, insieme ad agricoltura e allevamento, preveda ristorazione, ricezione, turismo e cultura. Conservando, dunque, la nostra identità culturale, valorizzando i nostri prodotti, difendendoli dalle contraffazioni, e facendo da traino a un'Europa che nel settore agroalimentare ha bisogno di noi, possiamo concretamente ripartire”.

“Il Governo – ha continuato Ferri – negli ultimi 5 anni si è anche posto come obiettivo quello di riavvicinare i giovani al mondo della produzione agricola, facendoli reinnamorare della tradizione e della qualità italiana.
Solo nel 2017 sono nate 10mila nuove imprese agricole condotte da under 40. Un risultato importante, reso possibile anche dalla nostra scelta di azzerare per 3 anni il pagamento dei contributi. La proposta concreta e fattibile della nostra coalizione è rendere stabili questi incentivi. L'obiettivo resta quello di creare le condizioni migliori per permettere ai nostri giovani di scoprire e scegliere le tante opportunità che offre l'agricoltura italiana. Per chi, invece, è già nel settore, ricordo un semplice dato: il 2017 ha visto il record storico per le esportazioni del settore ortofrutticolo: 5,2 miliardi, un aumento del 2% rispetto al 2016. Questi numeri sono, per la squadra del Governo, una grande soddisfazione: ci dicono che il lavoro faticosamente fatto in questi anni sta pagando, che l'Italia è un paese vivo, in grado di produrre prodotti di altissima qualità, richiesti ed apprezzati in tutto il mondo”.

“Questo lavoro di valorizzazione deve continuare – ha concluso Ferri –. A chi chiede la chiusura delle frontiere per le nostre merci e l'imposizione di dazi doganali, dobbiamo rispondere che sarebbe un danno immenso per le nostre imprese: la loro capacità e la qualità dei loro prodotti deve poter essere disponibile sui mercati internazionali, per essere apprezzata e comprata in tutto il mondo”.

Fonte: Ufficio Stampa

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