Sono passati 10 anni dal 14 febbraio 2008 quando nell’Azienda ospedaliero – universitaria Careggi è stato impiantato, per la prima volta al mondo, uno stent autoespandibile a distacco controllato nel cervello di un paziente colpito da ictus, per rimuovere un coagulo di sangue.
Il dottor Salvatore Mangiafico interventista neurovascolare di Careggi, in base a precedenti osservazioni intuì per primo che lo stent, una volta rilasciato in un'arteria cerebrale in corrispondenza di un coagulo, poteva ristabilire il flusso sanguigno e consentire la rimozione dell'embolo causa dell'ictus.
Dopo i primi positivi risultati e studi in laboratorio, condotti nel Centro di biotecnologie dell’Ospedale Cardarelli, è stato possibile ipotizzare un aumento delle percentuali di ripristino della circolazione sanguigna nelle parti del cervello colpite da ischemia. Nasceva cosi, 10 anni fa a Firenze, la tecnica chiamata trombectomia con stent autoespandibile a distacco controllato, destinata ad avviare la più importante evoluzione del trattamento endovascolare dell’ictus ischemico sino ad allora realizzata.
Oggi sono circa 2mila all'anno i pazienti operati in Italia con sistemi derivati da questa tecnica. Nel 2015 cinque studi internazionali hanno confermato le alte percentuali di successo e dato impulso alla terapia endovascolare con il cambiamento delle Linee Guida dell'ictus, aumentando le speranze di curare efficacemente la terza causa di morte e la seconda di invalidità nel mondo occidentale.
Fonte: AOU Careggi - Ufficio Stampa
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