Aveva 39 anni l'operaio morto questa notte nel cantiere navale Seven Stars ai Navicelli di Pisa. Alle 2.30 di questa notte, mercoledì 14 febbraio, l'uomo, Alessandro Colombini, sarebbe caduto da un ponteggio di circa 14 metri di altezza, crollando a terra. Le gravi ferite riportate sono state poi letali. L'uomo lavorava per una ditta di Cascina che opera in appalto su di un yacht in refitting. Indaga al momento la polizia. Presente anche la medicina del lavoro dell'Asl. Il cantiere è stato sequestrato.
I MESSAGGI DI CORDOGLIO
Marco Filippeschi, sindaco di Pisa: "Pisa è sconvolta, testimone di un altro fatto tragico che non doveva accadere. La sicurezza del lavoro è un bene di valore assoluto, una cultura e una pratica che vengono prima di tutto. Nei cantieri, dove si lavora ad altezze elevate e ritmi intensi, ogni regola di sicurezza dev'essere osservata con il massimo rigore. La città è vicina con tutto l'affetto alla famiglia di Alessandro Colombini e si stringe ai suoi colleghi e chiede che sia fatta piena luce sull'accaduto"
Dalla Regione Toscana: Il presidente della giunta Enrico Rossi e tutta la Regione Toscana si stringono intorno alla famiglia di Alessandro Colombini, l'operaio di 39 anni morto la notte scorsa in un cantiere navale ai Navicelli (Pisa) a seguito dalla caduta da un ponteggio.
Nell'esprimere le condoglianze alla famiglia il presidente della Regione sottolinea che purtroppo la lista degli infortuni mortali si allunghi ancora una volta e ribadisce che è inaccettabile morire di lavoro, sul lavoro. L'impegno per la sicurezza e la diffusione di una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro, ha aggiunto, deve essere intensificato. E questo è un compito che spetta sia alle istituzioni sia a tutti gli altri soggetti del mondo produttivo.
Il presidente ha ricordato che la Regione ha messo in campo risorse ingenti e anche uomini e mezzi per arrestare la piaga delle morti sul lavoro. Ma questo non basta. La mortalità ha raggiunto una nuova soglia di cronicità. Occorre un nuovo patto tra capitale e lavoro per mettere al centro la vita e la sicurezza delle persone. La crisi ha intensificato lo sfruttamento del lavoro e ha spinto alla deregolazione delle tutele. Conquiste che sembravano acquisite per sempre non lo sono più. La distanza tra i principi della Costituzione e le condizioni materiali del lavoro è sempre più grande. Questo ci riempie di dolore e sofferenza. Serve però trasformare questa emergenza, come in altre circostanze è avvenuto, in un nuovo punto di partenza per una nuova stagione dei diritti dei lavoratori..
Il Presidente del Consiglio Comunale di Pisa, Ranieri Del Torto, a nome anche di tutti i consiglieri comunali, ha voluto esprimere le condoglianze alla famiglia di Alessandro Colombini. "E' inaccettabile - ha detto Del Torto - morire su lavoro. Occorre che tutte le istituzioni, tutte le forze politiche, sindacali e sociali del nostro paese facciano di più nell'impegno per la diffusione delle sicurezza su i posti di lavoro. Lo dobbiamo oggi ad Alessandro - ha concluso Del Torto - e a i tanti e troppo lavoratori morti su lavoro che abbiamo visto in tutti questi anni".
Massimo Braccini, segretario generale FIOM Toscana, invece commenta: "Gli infortuni sul lavoro e le morti bianche non sono mai frutto del caso e la cantieristica resta uno dei settori più gravemente a rischio, soprattutto per la presenza di appalti e sub appalti spesso definiti nell'ottica del risparmio e che poi si traducono in peggiori condizioni per i lavoratori.
I datori di lavoro hanno gravi responsabilità per la mancata applicazione delle norme di sicurezza. Chiediamo che sia fatta piena luce su quanto accaduto e vengano accertate tutte leresponsabilità. Abbiamo denunciato più volte che la Nautica in toscana risente di uno sviluppo
distorto e che le concessioni debbano essere rilasciate solo a seguito di precisi impegni e garanzie sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e dei diritti fondamentali dei lavoratori. Sul rilascio delle concessioni chiamiamo a risponderne tutte le Istituzioni ai vari livelli ad iniziare dalla regione Toscana.
Per quanto ci riguarda, come Fiom, avvieremo una propria e vera vertenza Nautica Toscana perché questo sviluppo fondato spesso sull’arretramento delle condizioni dei lavoratori é ingiusto ed inaccettabile. È intollerabile che in un paese civile si continui a morire di lavoro ed avvengano gravi incidenti per l'aggiramento o il mancato rispetto delle norme di sicurezza. Lotteremo e ci batteremo affinché venga restituito al lavoro ed ai lavoratori tutto il rispetto, il valore e la dignità che meritano".
La ministra Valeria Fedeli, candidata Pd a Pisa: "Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un giovane uomo morto sul lavoro. E' un strage silenziosa che troppo spesso viene vista come tragica fatalità. Il destino non c'entra nulla, c'entrano le normali regole e precauzioni che troppo spesso non vengono seguite.”. Fedeli, appresa la notizia, ha subito contattato il questore di Pisa Paolo Rossi. “Nell'esprimere cordoglio e solidarietà ai familiari e ai compagni di lavoro di Alessandro Colombini voglio chiedere che si faccia piena luce su questo tragico evento. E' inaccettabile uscire di casa per andare a lavorare e non tornare più dai propri cari".
Nicola Fratoianni, candidato Liberi e Uguali a Pisa: “Sono molto colpito. Poco più di 24 ore fa ero ai Navicelli ad incontrare i lavoratori dei Cantieri di Pisa che lottano a difesa del proprio posto di lavoro. (E mi auguro che le lentezze burocratiche siano al più presto superate per permettere di dare un futuro a quella realtà imprenditoriale). Ebbene dopo poche ore, a pochi metri da lì un lavoratore muore cadendo in un altro cantiere: siamo stanchi di sentire parlare di fatalità o di tragico episodio. È una vera e propria strage quotidiana.” “Una strage - prosegue il segretario nazionale di SI -inconsolabile per i familiari delle vittime ed insopportabile per chi come noi pensa che il lavoro debba essere tutelato e dignitoso. Le autorità ora facciano al più presto le verifiche del caso, ricostruiscano la vicenda e sia fatta luce fino in fondo anche perché da notizie di stampa sappiamo che quel cantiere navale 3 anni fa fu teatro di un’altra tragica morte. Ma l’aumento degli incidenti mortali sul lavoro ci dice anche che non bastano i messaggi di cordoglio dal governo: sono 15 anni che ad esempio non si assumono più ispettori e si tagliano le risorse per le loro missioni. Sul fronte della sicurezza dei lavoratori serve una vera e propria svolta. Occorre - conclude Fratoianni - intervenire prima e non dopo drammi di questo tipo”.
Paolo Fontanelli, candidato Liberi e Uguali ed ex sindaco di Pisa: "Di fronte ad una tragedia del genere provo forti dolore e rabbia, siamo di fronte all'ennesimo caso di incidente sul lavoro: morire mentre si lavora è una cosa inaccettabile. Serve fare piena luce su questa disgrazia e accertare le responsabilità".
Una Città in Comune e Rifondazione Comunista Pisa: "Siamo vicini ai familiari di Alessandro Colombini e chiediamo sia fatta rapidamente la massima chiarezza su quanto è avvenuto questa notte e sulle relative responsabilità. Ma soprattutto non ci vogliamo rassegnare a questa morte, né a tutte quelle che regolarmente registriamo e che costituiscono la vera emergenza sicurezza del paese.
Nel 2017, in base ai dati dell'Osservatorio Indipenente di Bologna, i morti sui luoghi i lavoro sono stati 632; con i morti sulle strade e in itinere con il mezzo di trasporto, si superano i 1400 morti complessivi. Non si tratta di fatalità: sappiamo bene che gli incidenti sul lavoro sono causati dal modo in cui si è costretti a lavorare in Italia, con norme sulla sicurezza che vengono i
“Morire sul posto di lavoro-afferma Manuel Vescovi, Consigliere regionale della Lega e Portavoce dell’Opposizione-sta, purtroppo, diventando, in Toscana, una tragica abitudine.” “A parte le doverose parole di cordoglio nei confronti dei familiari della vittima-prosegue l’esponente leghista-occorre che le Istituzioni s’impegnino maggiormente per scongiurare il tragico ripetersi di fatti come quello accaduto a Pisa.” “La sicurezza sui posti di lavoro-sottolinea Vescovi-deve essere sempre al centro dell’attenzione di chi ha il dovere di salvaguardare i lavoratori e se le risorse finora destinate a questo importante comparto non si rivelano più sufficienti, allora bisogna trovare ulteriori fondi da destinare immediatamente al predetto e delicato settore.” “Tale tragico stillicidio-conclude amaramente Manuel Vescovi-non né più accettabile e degno di un Paese evoluto come il nostro.”gnorate o che si rispettano solo sulla carta, e con leggi come il Jobs Act che rendono tutti ricattabili e costringono ad accettare condizioni di lavoro pericolose pur di non perdere il posto. La cantieristica resta uno dei settori più a rischio in questo senso, anche per la presenza di appalti, subappalti e lavoro a cottimo, in cui l'obiettivo del risparmio si traduce in peggiori condizioni per i lavoratori.
Quanto accaduto ai cantieri navali di Pisa è inaccettabile e ci motiva ancora di più nella nostra battaglia di sempre: per arrestare gli incidenti e le morti sul lavoro occorre restituire ai lavoratori tutti i diritti sottratti negli anni dai governi di centro-destra e centro-sinistra, regolano più severamente il sistema degli appalti e le responsabilità dei committenti. Senza impegni precisi su questo, le lacrime di oggi non sono soltanto amare, ma anche ipocrite".
I consiglieri regionali del Pd, Antonio Mazzeo, Alessandra Nardini e Andrea Pieroni: "Come sempre saranno le indagini della magistratura e gli accertamenti dei funzionari Asl a stabilire le dinamiche dell’incidente e le eventuali responsabilità circa il rispetto delle misure di sicurezza. Ma oggi, oltre al più sentito cordoglio alla famiglia e ai colleghi di Alessandro Colombini, vogliamo esprimere apprensione e sconcerto per questo nuovo tragico episodio. C’è bisogno di continuare a combattere l’enorme tragedia delle morti sul lavoro, di non abbassare la guardia sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. La Regione per questa sacrosanta battaglia ha stanziato 8 milioni dal 2017 al 2020 per incrementare la sicurezza dei lavoratori ma occorre che tutti facciano la propria parte".
Manuel Vescovi, Consigliere regionale della Lega e Portavoce dell’Opposizione: "A parte le doverose parole di cordoglio nei confronti dei familiari della vittima occorre che le Istituzioni s’impegnino maggiormente per scongiurare il tragico ripetersi di fatti come quello accaduto a Pisa. La sicurezza sui posti di lavoro deve essere sempre al centro dell’attenzione di chi ha il dovere di salvaguardare i lavoratori e se le risorse finora destinate a questo importante comparto non si rivelano più sufficienti, allora bisogna trovare ulteriori fondi da destinare immediatamente al predetto e delicato settore. Tale tragico stillicidio non è più accettabile e degno di un Paese evoluto come il nostro.”
Valeria Marrocco, candidata M5S Pisa: "Sicurezza e Lavoro, altro tema importante che necessita una attenzione particolare da parte della politica e delle istituzioni. Apprendo la notizia di quanto accaduto questa notte con profonda tristezza. Un essere umano che perde la vita è fonte di dolore per tutti. Se in ambito lavorativo si tinge inoltre di sconfitta collettiva verso il rispetto delle regole e delle norme in ambito di sicurezza del lavoro. Per quello che può servire, porgo con profondo rispetto del dolore il mio umano abbraccio alle persone che lo amano e che lo hanno conosciuto. Ed infine un appello a tutte le forze politiche...il cordoglio è doveroso ma in questo momento evitare assolutamente sciacallaggi e facili speculazioni politiche. Verrà il momento di intervenire con risolutezza ora è il momento di unirci nel sostegno".
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