"La nostra credibilità verso le PMI è dimostrata dal fatto che il taglio dei nostri stipendi e rimborsi l'abbiamo riversato, per oltre 23 milioni di euro, sul fondo di garanzia ministeriale per il microcredito alle piccole e medie imprese" ha precisato Sara PAGLINI, senatrice e candidata M5S nel collegio lucchese.
"Io e Laura Bottici abbiamo restituito nella legislatura appena conclusa, quasi 400mila euro*. E ci fa piacere sapere che con questi importi, sommati agli altri, siano state aiutate oltre 7mila imprese a ricevere quel credito che gli veniva rifiutato da un sistema bancario da riformare strutturalmente" ha aggiunto la senatrice e candidata M5S "E rende il metro della degenerazione dei partiti il fatto che a farci la morale in questi giorni siano proprio quei parlamentari che si sono intascati stipendi e rimborsi per uso personale e partitico, oltre a milioni di rimborsi elettorali da noi rifiutati. Se ne ricordino i cittadini anche di questo territorio il 4 marzo" hanno concluso le senatrici e candidate M5S sul tema
I molti imprenditori presenti all'iniziativa hanno ribadito la necessità di una politica concreta, capace di scelte pratiche in aiuto alle PMI. Ha risposto loro Piero LANDI, candidato M5S e imprenditore locale "Sono pienamente d'accordo: come programma partiamo da buone pratiche e buon senso. Un esempio: togliamo l'IRAP alle microimprese. Solo per star dietro alle scartoffie burocratiche queste aziende spendono 300 ore l'anno sugli adempimenti, come le multinazionali. Togliere loro l'IRAP significa un adempimento in meno e un po' di soldi e tempo in più per la qualità della loro vita"
"In più vogliamo ampliare le possibilità di accesso al regime forfettario per microimprese e lavoratori autonomi, su questo puntiamo ad aumentare di 10.000 euro le soglie di fatturato di ciascuna categoria Ateco" hanno proseguito Gianluca FERRARA e Gloria VIZZINI, candidati M5S nel collegio plurinominale territoriale.
"Inoltre - hanno concluso Ferrara e Vizzini - garantiremo accessibilità al regime e la possibilità di restarci, anche se il contribuente gode di un reddito di lavoro dipendente o di pensione, purché questo non superi i 60.000 euro lordi".
* la cifra precisa 379.869,09 euro
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