LeU Pistoia: "No al confronto con forze neofasciste, non legittimiamo chi semina odio"

L’antifascismo, la lotta alle discriminazioni e il contrasto a tutte le organizzazioni che legittimano ogni tipo di violenza, fisica o verbale, sono per “Liberi e Uguali” valori imprescindibili in ogni confronto politico e culturale. Per questo, come Coordinamento Provinciale  di Liberi e Uguali,  pur avendo molto appezzato l’invito pervenutoci da organi di informazione e associazioni di natura politico-culturale ed economica a partecipare a confronti pubblici tra candidati alle prossime elezioni, abbiamo invitato  i nostri candidati a non legittimare in alcun modo esponenti di movimenti neofascisti  che, così come sancisce la nostra Costituzione, non dovrebbero organizzarsi e, a maggior ragione,  partecipare a qualsiasi competizione elettorale.

Noi di Liberi e Uguali saremo sempre aperti al confronto pubblico e lo faremo con tutte quelle forze politiche che riconoscono i valori e i principi della nostra Costituzione. Non con le altre.

Siamo impegnati, come forza politica di Sinistra, a promuovere una nuova stagione di giustizia sociale, che contrasti il degrado, l’abbandono e la povertà, brodo di coltura di tutti i neofascismi, e faremo di tutto perché in futuro lo Stato manifesti la sua natura antifascista in ogni sua articolazione, in particolare sul terreno della della memoria, della conoscenza e dell’attuazione della Costituzione.

Richiamiamo le istituzioni ad ogni livello affinché si attui pienamente la XII  Disposizione della Costituzione (“E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”) e si applichino integralmente le leggi Scelba e Mancino, sciogliendo per legge le organizzazioni neofasciste o neonaziste e mettendole in condizioni di non nuocere, come già avvenuto – parzialmente-  negli anni 70.

Siamo fortemente colpiti dai fatti di Macerata e dalle esternazioni che sono seguite, volte a giustificare e a mitigare un’escalation di violenza priva di ogni fondamento: è da ricercare nel linguaggio dell’odio, nelle bestialità dette da tanti esponenti della destra il germe che infetta parte delle nostre comunità.

Ma ci indigna anche la dichiarazione  del ministro Minniti,  candidato del PD, che  esalta  il blocco degli sbarchi per mezzo dei lager libici finanziati dal suo Governo e si compiace della propria lungimiranza (“Avevo visto Traini all’orizzonte...Noi fermando gli sbarchi, costruendo la legalità e la sicurezza, abbiamo fatto capire qual è il confine tra democrazia e populismo”),  collegando la tenuta democratica del Paese con gli sbarchi dei migranti, in piena condivisione della propaganda  xenofoba della Destra. Quello di Macerata  è stato un atto di terrorismo, una tentata strage le cui ragioni hanno un’unica matrice: il fascismo e il razzismo.

 

Fonte: Liberi e Uguali Pistoia

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