A Riglione i ragazzini dello Scintillapisaest, quelli più piccoli e che giocano senza numero, scendono in campo con la scritta “No to racism” sul retro della maglietta. A Porta a Mare, invece,il Pisa Ovest ha allestito squadra Juniores, la categoria degli adolescenti quasi maggiorenni, «solo perché alcuni genitori ci hanno chiesto di farlo altrimenti i ragazzi avrebbero trascorso i pomeriggi per strada o al bar a fumare le canne» ha raccontato un dirigente del sodalizio di Porta a Mare.. Sottolineando subito dopo: «Ci è costato cinque mila euro ma lo abbiamo fatto ben volentieri perché è soprattutto questo il compito di una società sportiva giovanile».
L’incontro di mercoledi 7 febbraio, al campo sportivo di Porta a Mare fra il candidato di Liberi e Uguali al Senato Paolo Fontanelli e i rappresentati delle società sportive pisane è stata anche l’occasione per tastare il polso allo sport di base, quello giovanile e dilettantistico, anima e linfa della vita quotidiana di tanti quartieri e e periferie. La crisi ha fatto male e parecchio anche a questo mondo: «Abbiamo 140 bimbi e il trenta per cento arriva alla fine e non paga le quote – ha proseguito il rappresentante del Pisa Ovest -. Andiamo avanti lo stesso anche se a volte qualche difficoltà con gli enti locali ce l’abbiamo perché ci considerano alla stregua di aziende. Ma non possiamo fermarci: il nostro ruolo è soprattutto questo».
C’è un’umanità che resiste, insomma, nei campetti di periferia. In cui il pallone è soprattutto occasione di aggregazione e integrazione e il calcio piuttosto che le palestre rimangono risorse eduecative fondamentali e accessibili a tutti. Per questo al tavolo Fontanelli ascolta e prende nota: «Grazie per il vostro impegno quotidiano e anche per i tanti spunti ricchi di suggerimenti e spunti ricchi di suggerimenti – ha detto alla fine -. Lo sport di base, quello portato avanti da associazioni e società giovanili, svolge un ruolo sociale importantissimo e deve rientrare in un piano di investimento che metta in condizione i comuni di far crescere queste attività, assolutamente da sostenere sul piano educativo ma anche sotto il profilo delle strutture. Non sarà facile, ma con un segnale di cambiamento forte possiamo farcela».
Fonte: Ufficio Stampa
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