“È importante e imprescindibile combattere l'illegalità attraverso un costante lavoro nelle scuole. La cultura della legalità deve essere parte integrante dell'insegnamento. Perché la scuola non serve solo ad apprendere nozioni ma anche a creare cittadine e cittadini consapevoli”.
Così la ministra Valeria Fedeli, oggi a Pisa, si è rivolta ai ragazzi del Teatro Verdi di Pisa, in occasione dello spettacolo 'Una storia disegnata nell'aria” dedicato alla memoria di Rita Adria, vittima della mafia, nell’ambito del programma di avvicinamento alla manifestazione regionale promossa da Libera in occasione della XXIII Giornata della memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
“Quando parlo di attività di sensibilizzazione penso, ad esempio, a quella voluta dal Miur in collaborazione con la Guardia di Finanza contro la contraffazione e la microcriminalità, o ai protocolli con Csm o con Anac, Dna e Anm sulla legalità. O ancora la scelta di inviare in tutte le scuole italiane di ogni ordine e grado la Carta costituzionale, per farla leggere, comprendere, apprezzare a 70 anni dall'entrata in vigore. È uno strumento importante di conoscenza e di legalità.”
Fedeli si è voluta poi complimentare con gli autori dello spettacolo facendo un appello alle studentesse e agli studenti “Abbiamo assistito a un monologo straordinario che arriva al cuore e alla testa per il coraggio dimostrato da Rita. Un coraggio che ci racconta e ci insegna come anche nelle situazioni quotidiane, dalla violenza che gira su web ai casi di bullismo, non dobbiamo mai voltarci dall'altra parte ma abbiamo il dovere di denunciare. Parlate ai vostri genitori e ai vostri insegnanti di chi attua comportamenti violenti. Ricordate sempre che è con i piccoli gesti che si crea una qualità di cittadinanza rispettosa.”
La ministra ha poi visitato il dipartimento di ingegneria dell'informazione dell'Università di Pisa, una delle strutture che recentemente si è aggiudicata il finanziamento nazionale destinato ai "dipartimenti di eccellenza". "Vi faccio i complimenti perché ve li meritate. Avete vinto fra 180 progetti perché siete stati valutati eccellenti da una commissione autorevole e imparziale. L'obiettivo del Miur - ha spiegato la ministra - non è tanto la competizione fra ricercatori ma l'intenzione di far emergere le eccellenze del sistema Italia".
"Abbiamo tanti campioni li dobbiamo far giocare come una squadra" spiega la ministra. Fedeli ha così illustrato come sia intenzione del Miur indirizzare le risorse per "investire in modo strutturale e costante e non episodico su l'Alta Formazione e la Ricerca".
Fedeli ha poi fatto un riferimento al ruolo delle ricercatrici e dei ricercatori “Dovete essere le ambasciatrici e gli ambasciatori della ricerca e raccontare il valore che ha per il nostro Paese, uno strumento fondamentale per il nostro futuro, l'unico modo per garantire qualità. Siete l'esempio – ha aggiunto – di cosa significa avere un rapporto virtuoso con il territorio in cui ricerca e impresa convivono per riqualificare e innovare le produzioni, offrendo così strumenti di inestimabile valore alle nostre PMI.”
La ministra entrando poi nel merito del progetto e del suo legame con Industria 4.0 si è detta colpita dalla qualità mostrata dal progetto sul versante dell'impatto sociale. "Nel prossimo futuro dovremo fare sempre di più attenzione al fatto che ricercatrice e ricercatori si rapportino sempre più all'opinione pubblica per spiegare quanto sia decisivo investire sulla ricerca per il futuro nostro e delle nuove generazioni. Oggi c'è troppo distacco fra ricerca e cittadini, è un gap - ha detto Fedeli- che dobbiamo colmare per far capire che il futuro del lavoro, della salute, dell'ambiente dipende da questo".
Fedeli ha poi pranzato al ristorante gestito dall'associazione Alba, punto di riferimento sul territorio per l'attività legata all'integrazione psico-sociale delle persone che soffrono di disagio psichico. Un'occasione per incontrare la presidente Diana Gallo e congratularsi per l'importante lavoro svolto a Pisa nel sostegno di chi ha bisogno.
La ministra ha poi concluso la giornata alla Casa della Donna di Pisa: “Sono orgogliosa del lavoro fatto al Miur contro disuguaglianza e violenza – ha spiegato ai presenti - il Piano nazionale per l'educazione al rispetto è nato proprio per questo. Le linee guida in attuazione del comma 16 sono il punto di arrivo di un percorso che finalmente è diventato realtà. Ci garantisce gli strumenti per affrontare la battaglia contro la violenza e la discriminazione sulle donne cominciando dalla sensibilizzazione delle e dei più piccoli. Complimenti alla Casa della Donna per il lavoro instancabile e prezioso. È un importante presidio – ha concluso la ministra - e sono felice e orgogliosa di stare al loro fianco per promuovere un luogo di diritti, uguaglianza e civismo che arricchisce la città e tutto il territorio.”
info: www.valeriafedeli.it
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