Secondo i residenti di Lucardo alto (Montespertoli), c'era da aspettarsi un crollo di quel muro in cemento costruito come recinzione: la situazione era ben nota. L'irreparabile è avvenuto in seguito alle forti piogge cadute tra venerdì 2 e sabato 3 febbraio, con conseguente frana della parte collinare 'mantenuta' dai 40 metri di muro crollato. E proprio ora, dopo la notizia dell'apertura di un fascicolo di inchiesta per crollo colposo da parte della procura di Firenze (notizia divulgata dal quotidiano La Nazione) spunta fuori anche una denuncia per "frana colposa e, se ravvisabile, omissione di atti di ufficio" a carico dell'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giulio Mangani. Va precisato che il Comune aveva emesso negli anni scorsi un'ordinanza con la quale, valutata la pericolosità, si impediva di avvicinarsi al muro e all'area circostante.
Il complesso di case della frazione collinare, che conta 12 alloggi e 5 famiglie residenti, ha avuto vita tormentata sin dalla nascita, circa una decina di anni fa. A questo procedimento, infatti, se ne aggiunge uno diverso che ha profilo penale e che riguarda la costruzione stessa dell'immobile e riguarderebbe la presenza di rifiuti 'nascosti' nei terreni adiacenti il muro. In questo processo l'Amministrazione si è costituita parte civile (in quanto soggetto danneggiato): risale al 2012 l'ordinanza con la quale si chiedeva al costruttore di rimuovere i materiali di scarto (prevalentemente plastica, pneumatici e tronchi d'albero) e trasportarli in discarica. Il giudice ha quindi ravvisato dei reati tanto da rinviare a giudizio 8 persone tra costruttori e professionisti. La prima udienza, fissata a luglio dello scorso anno, è in programma il 26 marzo 2018. La questione dunque proseguirà per via giudiziaria.
Oggi la situazione per i residenti rimane precaria: "Non abbiamo saputo più nulla dal crollo - racconta una residente, tra i firmatari della denuncia presentata ai carabinieri contro l'amministrazione -, i garage sono stati dichiarati inagibili ma abbiamo paura che questo muro e il terreno possa sfondare il tunnel sottostante che porta alla rimessa auto". I difetti strutturali lamentati dai residenti sono tanti: dalle infiltrazioni continue nei garage, che hanno portato a installare delle pompe per il drenaggio dell'area, fino al famigerato muro che continuava ad inclinarsi in modo sempre più preoccupante. "In 10 anni sono venuti in tanti a fare dei sopralluoghi di ogni tipo, ma il muro è crollato lo stesso nonostante i nostri allarmi", spiega ancora.
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