Giornate alternative al Liceo XXV Aprile, temi principali diversità e inclusione

"Dal 1 al 3 Febbraio 2018 si sono svolte le “giornate di sperimentazione e integrazione curriculare”, dette anche “giornate alternative”, del Liceo XXV Aprile (liceo classico, liceo scientifico, liceo scientifico opzione scienze applicate-curvatura ambientale) di Pontedera (Pi).

L’argomento principale proposto per le attività comuni quest’anno è stato “Diritti, diversità, discriminazioni ed inclusione”, andando ad esaminare anche tematiche riguardanti la disabilità, il genere e l’immigrazione.

Gli incontri, sia plenari sia a piccoli gruppi/laboratori previa iscrizione, sono stati organizzati da una commissione nominata dal collegio dei docenti, composta da insegnanti e dai rappresentanti degli studenti in Consiglio di Istituto.

Gli argomenti affrontati sono stati pensati e scelti esclusivamente dagli studenti che, tramite i propri rappresentanti di classe, si sono confrontati prima di riunire la commissione preposta alla organizzazione. Nella fase organizzativa poi studenti e docenti hanno individuato e contattato enti, associazioni e persone che a loro parere potessero fornire spunti di riflessione e stimolare la discussione, sia sull’argomento centrale che su altri, suggeriti dalle diverse aspirazioni ed inclinazioni degli studenti stessi, ed emersi durante gli incontri preparatori con i rappresentanti di classe.

Nessun rappresentante di classe, né tra i ragazzi né tra i genitori, ha segnalato perplessità o problematiche agli scriventi.

Abbiamo comunque dato la disponibilità ad incontrare un comitato, composto da persone esterne alla nostra scuola, che aveva chiesto con email all’Istituto (31/01 ore 19.23, cioè il giorno prima dell’inizio delle giornate alternative) e a mezzo stampa, delucidazioni sul programma e sulle modalità che hanno portato alla sua realizzazione.

Spiegazioni e delucidazioni che, durante l’incontro tenutosi sabato 3/2 dalle ore 8 alle ore 9, sono state delle più ampie, nel rispetto delle specifiche responsabilità.

Durante lo stesso incontro abbiamo chiarito che, ovviamente, i laboratori in corso non erano pubblici e che nessuno esterno all’Istituto avrebbe potuto prenderne parte, ribadendo la correttezza delle scelte approvate all’unanimità dal Consiglio di Istituto.

Il Consiglio d’Istituto, all’unanimità, riconosce e supporta lo spirito di iniziativa e organizzazione degli studenti e delle studentesse del XXV Aprile nell’ambito delle giornate alternative, esprime apprezzamento al collegio dei docenti per aver inserito da anni questo appuntamento nel piano triennale dell’offerta formativa dell’Istituto e auspica che venga potenziato in futuro.

I “giorni alternativi” permettono agli studenti ed alle studentesse di confrontarsi su temi non specificamente curricolari, in collaborazione e talvolta anche con la conduzione degli stessi insegnanti, in un ambiente sicuro e protetto come la loro scuola; sono iniziative che pur non prevedendo necessariamente un contraddittorio sviluppano senso critico e fame di conoscenza, necessaria alla formazione completa che una scuola pubblica deve fornire ai nuovi cittadini e futura classe dirigente.

Respingiamo quindi con fermezza qualsiasi interferenza esterna e prese di posizione idelogiche, che mettano in discussione la libertà dei ragazzi e delle ragazze nell’affrontare i temi che sentono più urgenti, durante attività approvate dagli organi scolastici competenti.

Chiariamo inoltre, vista la incomprensibile, continua ed ampia visibilità che un comitato di Pisa ha sui giornali locali, alcune inesattezze volutamente ribadite e ribadite:

l’associazione Arcigay ha tenuto un laboratorio ad adesione volontaria nelle classi, alla presenza massima di circa 25 studenti;

le attività proposte non avevano alcuna necessità di un contraddittorio;

qualsiasi associazione desiderosa di confrontarsi con gli studenti della scuola, nel rispetto dei valori che ci contraddistinguono, ha sempre la possibilità di presentare una domanda documentata che poi viene valutata dal collegio dei docenti, dirigente scolastico, consiglio di istituto.

Voler entrare in modo irregolare nelle attività del nostro liceo ci sembra un atto di tracotanza non ulteriormente sopportabile".

 

Fonte: Ufficio stampa

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