In accordo con le esigenze aziendali è stato aperto anche in Valdinievole, all’Ospedale di Pescia (diretto dalla Dott.ssa Sara Melani), il servizio di Cardio-Oncologia, dedicato ai pazienti affetti da patologia tumorale.
Spiegano i sanitari che, grazie ai progressi nell’accuratezza diagnostica e nell’efficacia delle terapie oncologiche, lo scorso anno è stato osservato un incremento del 24% dei casi di guarigione, rispetto al 2010. Questo risultato, estremamente positivo in termini di sopravvivenza, ha però come effetto “indesiderato”, quello di esporre i pazienti trattati ad una maggiore incidenza di problematiche cardiovascolari, legate proprio al tipo di trattamento.
“Le terapie antitumorali (chemioterapia, radioterapia e immunoterapia), possono infatti avere effetti tossici sul sistema cardiovascolare, definiti nel loro complesso cardiotossicità. Per tale motivo, aggiungono i medici, è necessaria una stretta sinergia operativa tra oncologo e cardiologo, con l’obiettivo comune di ottimizzare sia la terapia antitumorale che la protezione del sistema cardio-vascolare”.
Il progetto si basa su una attenta personalizzazione dei programmi, con cadenza dei controlli e tipologia delle prestazioni erogate, coerenti con il profilo di rischio del paziente e la tipologia del trattamento antineoplastico somministrato.
Il nuovo percorso multidisciplinare, che comprende sia gli aspetti diagnostici che quelli terapeutici, è stato progettato e messo a punto dai cardiologi dottoressa Giovanna Giannotti e dottor Roberto Amati, in coordinamento con gli oncologi dottoressa Ilaria Pazzagli e dottor Daniele Checcacci, supportati dai responsabili della struttura cardiologica di Pescia dottoressa Gessica Italiani, della struttura cardiologica area pistoiese dottor Marco Comeglio e della struttura oncologica, sempre dell’area pistoiese, dottor Marco Di Lieto.
La proposta è stata accolta con grande favore dai direttori del dipartimento specialistiche mediche dottor Giancarlo Landini e del dipartimento oncologico dottoressa Luisa Fioretto, nell’ottica di una sempre maggiore integrazione interdipartimentale.
Fonte: Ufficio Stampa Asl Area Vasta Centro
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