Oltre 400 persone al Teatro Mascagni di Chiusi per la presentazione della candidatura di Pier Carlo Padoan per il Partito Democratico. Domenica 4 febbraio il Ministro dell'Economia e delle Finanze ha fatto più tappe in Val di Chiana, da Montepulciano a Chiusi passando per Sarteano dove ha visitato la Tomba della quadriga, straordinaria testimonianza della pittura etrusca del IV secolo a.C. Gli incontri con i produttori di vino a Montepulciano hanno arricchito una giornata fitta di appuntamenti che è terminata a Chiusi con la presentazione della candidatura per il PD nel collegio di Siena. Lavoro e crescita economica al centro della presentazione di Padoan, che ha toccato i temi delle riforme come “occasioni di lavoro”, della riduzione della pressione fiscale da fare “in modo ordinato”, della necessità di “aumentare l’occupazione dei giovani e delle donne attraverso agevolazioni fiscali ma, soprattutto, l’aumento dei servizi”. Un tema, quello dei giovani e delle donne sui cui è tornato più volte, spiegando che “i Paesi in cui si vive meglio sono quelli nei quali le donne hanno gli stessi diritti e le stesse possibilità di crescere”. E poi il tema “imprenditorialità, un concetto diffuso”, nel quale ha inserito alta tecnologia, innovazione, investimenti nel capitale umano, in particolare sui giovani studenti, nelle Università. E poi arte e agricoltura, riferendosi direttamente alle terre di Siena.
“Un’elezione politica è un punto di svolta - ha detto Padoan - dobbiamo decidere cosa vogliamo fare”. Oggi, ha continuato, abbiamo “un Paese che cresce a una velocità che non ci soddisfa ancora, ma comunque fa registrare un dato importante: questa legislatura offre una situazione di gran lunga differente rispetto alla precedente. Cinque anni fa l’Italia era in recessione. La recessione distrugge il bene più prezioso: il lavoro. Più occupati e lavori migliori sono la cifra di politiche economiche che funzionano. I numeri ci dicono che in cinque anni sono stati creati più di un milione di posti lavoro. Un dato reale. Dobbiamo essere contenti, in parte, ma ancora non ci soddisfa che a lavorare meno siano i giovani e le donne. Questi sono i grandi temi per la prossima legislatura. Abbiamo messo in sicurezza la finanza pubblica. Siamo consapevoli che bisogna fare ancora di più. Consapevoli che quel di più vada fatto con equilibrio fra risanamento della finanza pubblica, ovvero un debito pubblico che scende in maniera visibile, e sostegno alla crescita. Questo rapporto sembra essere in contrasto con le regole dell’economia, ma l’Italia in questi anni è riuscita a convincere l’Europa che è meglio puntare a questo equilibrio che sbagliare strada”.
Ad accompagnare Padoan nelle terre di Siena il coordinatore provinciale del Pd Andrea Valenti e il responsabile organizzazione Stefano Paolucci. Con loro, al teatro Mascagni, il sindaco di Chiusi Juri Bettollini, il segretario del Pd cittadino Francesco Cimarelli e il Consigliere regionale Stefano Scaramelli che di Padoan ha sottolineato “il valore straordinario della persona prima ancora dell'economista”. “Con umiltà - ha detto Scaramelli - si è fatto carico dei temi che attengono il nostro territorio: dalla viabilità all’alta velocità, dalle questioni sanitarie al turismo. Le terre di Siena hanno radici culturali e politiche comuni a quelle di Padoan. Fondate sulla dimensione del lavoro, della fatica. Un approccio che non può trovarci in sintonia con chi sa solo porre problemi, senza mai provare a risolverli; o con quanti in termini xenofobi provano a riportare le lancette del tempo indietro”.
Fonte: Ufficio Stampa
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