Alla scoperta del Granduca Leopoldo in e-bike con la ProLoco

La ProLoco di Castelfiorentino, il giorno 17 febbraio 2018, organizzerà un pomeriggio per celebrare la "Festa della Toscana 2017" e conoscere la famiglia dei Lorena che tanto ha influito sulla storia del tempo e che ancora di più ha segnato il nostro quotidiano, soffermandosi in particolare su una figura già nota a Castelfiorentino grazie al passaggio della Via Francigena, quella del pellegrino.
Grazie alla conoscenza storica di Paolo Gennai, la guida ambientale che accompagnerà i partecipanti in questo lungo percorso dal Comune di Castelfiorentino al Comune di Montespertoli, saranno attraversati quei sentieri che furono segnati dal passaggio di pellegrini e poveri. Il percorso sarà effettuato con l'utilizzo di e-bike, una bici con pedalata assistita, dalla proloco stessa noleggiata per i partecipanti all’evento.

Al termine del percorso è prevista una degustazione enogastronomica presso l'azienda agricola Le Fonti a San Giorgio, nel comune di Montespertoli. Il tutto sarà arricchito dai racconti di Michele Neri che riuscirà a catapultarvi nel passato grazie alle sue rocambolesche e coinvolgenti narrazioni cavalleresche.

La partenza è prevista per le ore 14.00 presso Largo della Propositura, Castelfiorentino, nelle vicinanze della Pieve SS. Ippolito e Biagio.

La partecipazione è gratuita e obbligatoria.

"Il Granduca Pietro Leopoldo regolamentò strettamente la mendicità e il pellegrinaggio attraverso una serie di leggi che permettevano a poveri e pellegrini l'uso di determinate strade per muoversi all'interno del territorio granducale. Gli spostamenti inoltre erano regolati non solo nello spazio ma anche nel tempo perché a coloro a cui era concesso di attraversare il territorio del Granducato, erano dati un numero massimo di giorni entro i quali dovevano uscire dai confini dello Stato. Questo comportava una distanza media giornaliera da percorrere che si aggirava fra i 20 ed i 25 km.

La normativa che regolava il 'passo dei poveri' era strutturata su di una serie di luoghi di ricovero, ospizi, taverne e alberghi collocati lungo la maglia stradale utilizzata dagli stessi poveri per transitare all’interno del Granducato. Presso ognuno di questo ricoveri i pellegrini venivano schedati e veniva fornito loro una sorta di visto che dovevano esibire al successivo controllo. Anche a Castelfiorentino era presente una di queste strutture di ricovero."

 

 

Fonte: Pro Loco Castelfiorentino

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