Grandi opere, Potere al Popolo contro LeU: "Promesse bugiarde"

I candidati della lista Potere al Popolo Miriam Amato, Tiziano Cardosi e Sandro Targetti leggono con incredulità le dichiarazioni della lista Liberi e Uguali che mette, fra le urgenze del suo programma, la contrarietà alle “grandi opere inutili”.

Dopo essersi stropicciati bene gli occhi per essere sicuri di ciò che hanno letto, i tre candidati che da anni lottano insieme a comitati e movimenti per contrastare le grandi opere inutili e dannose scontrandosi contro gli stessi personaggi politici aderenti a LeU, si chiedono come sia possibile fare dichiarazioni del genere da parte di chi, anche qui in Toscana, ha fatto dell’imposizione di infrastrutture dannose, costose e inutili uno dei perni della loro politica negli ultimi decenni. Enrico Rossi, per esempio, esponente importante di quel partito, si ridipinge di verde ma non può coprire le vergogne che hanno contraddistinto il suo mandato.

Amato, Cardosi e Targetti ricordano solo le principali vergogne in cui hanno brillato le politiche di quelli che fino a ieri sono stati, e sono ancora, paladini del cemento:

  • Tunnel TAV di Firenze, un’opera che è ormai al surreale per cui si costruisce una linea ferroviaria sotto la città per fare una fermata di bus
  • Aeroporto, un’opera invasiva, dannosa, al servizio del peggior turismo immaginabile per Firenze e la Toscana
  • Tirrenica, un storia infinita tutta al servizio di una società privata che aspira solo ai pedaggi
  • Rigassificatore di Livorno, un’opera dai rischi ambientali inimmaginabili che si è dimostrata anche un totale fallimento economico, salvata solo dall’aumento delle bollette del gas
  • Pisa mover, la “piccola” grande opera inutile, emblematica dei disagi arrecati e dei costi per i cittadini
  • Inceneritori immaginati in ogni angolo della Toscana, a partire da quello di Firenze nella Piana

L’elenco potrebbe ben continuare. Resta la constatazione che in campagna elettorale si fanno promesse false, in totale contrasto con le proprie scelte recenti. Le persone sono davvero stufe di fake news, di promesse bugiarde.

Potere al Popolo non è nato solo per interpretare l’ira degli elettori, ma per dar loro voce. La realizzazione delle infrastrutture deve tornare ad una progettazione in cui le popolazioni esprimano direttamente quelle che sono le esigenze di un territorio. Un percorso del genere instaurerebbe un circolo virtuoso in cui, oltre a perseguire il bene della collettività, si potrebbero creare molti posti di lavoro e di lunga durata.

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