Confermando di aver fatto fronte al pagamento solo per una parte di lavoratori, il liquidatore TMM evidenzia palesemente di aver volutamente discriminato i lavoratori che lottano e stanno al presidio.
Noi crediamo che il liquidatore debba proprio rendere conto dei motivi per cui ha fatto questa azione discriminatoria scientemente calcolata ed illegale, e ne dovrà rispondere legalmente a ns. avviso anche sul piano personale, richiamandolo in solido al risarcimento dei danni procurati ai lavoratori. Inoltre, non è compito del liquidatore valutare se vi saranno Cooperative.
Avvieremo altresì una raccolta di firme popolare sia nei luoghi di lavoro che tra la cittadinanza da consegnare al Sindaco, al Prefetto ed al Presidente della Regione Toscana perché crediamo che chi lotta per crearsi un futuro lavorativo debba avere il massimo rispetto e non subire provocazioni gratuite e gravi discriminazioni.
I lavoratori TMM dopo essere stati licenziati nella peggior forma possibile, creandogli un danno in termini di sicurezza, libertà e dignità umana, stanno dando un alto esempio di moralità, tenacia e coesione sociale attraverso una lotta esemplare, condizione necessaria per non lasciare niente di intentato affinché si crei un nuovo futuro lavorativo.
Massimo Braccini, segretario generale Fiom Toscana
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