Scuola dell’infanzia: apprendiamo, tramite la circolare della Direzione Istruzione che apre le iscrizioni per l'anno scolastico 2018/2019, che il Comune di Firenze ha chiesto la “statalizzazione” di altre 8 Scuole comunali (S. Ambrogio, Dionisi, Lavagnini, Agnesi, Bechi, Stefani, Locchi e Ambrosoli) nonché il rinnovo dell'appalto del servizio, nella misura già esistente. Come di consueto, ignorando qualsiasi forma di confronto sindacale su un tema che è stato oggetto negli ultimi anni, di forte mobilitazione della categoria e delle organizzazioni sindacali, il Comune di Firenze prosegue su una strada di riduzione sistematica dell'offerta educativa di qualità rappresentata dalla scuola comunale e da chi ci opera ogni giorno con grande professionalità.
Questo è il futuro che questa Amministrazione riserva alle insegnanti della scuola dell'infanzia: nessuna intenzione di valorizzare e preservare la professionalità e le competenze. Sottrarsi al confronto sindacale è fatto noto: perseverare è dimostrare che si ritiene di essere nel giusto. Nonostante lo sciagurato modello organizzativo inaugurato dall'Assessore Giachi, con l'introduzione dell'appalto “semi” pomeridiano ormai in tutte le scuole (eccetto una, il “Centro 06”), rilevi ogni giorno lacune e disservizi, si finge che tutto funzioni.
Tutto ciò in controtendenza da quanto emerso negli ultimi mesi, attraverso l'emanazione di provvedimenti legislativi, che - nell'ottica di superamento del precariato - varano misure volte alla valorizzazione dell'esperienza professionale maturata dal personale impiegato nei Comuni. Norme che allargano le possibilità di assunzione e di stabilizzazione del personale e dei servizi, che continuano ad essere ignorate dal Comune di Firenze riguardo ai servizi educativi e scolastici e che invece sono oggetto di plauso da parte dell'ANCI.
La Funzione Pubblica Cgil, oltre a richiedere una convocazione da parte degli Assessori competenti, continuerà la sua battaglia contro lo smantellamento. Nei prossimi giorni verrà convocata l'Assemblea del personale per decidere le iniziative da intraprendere.
Fonte: Cgil Toscana - Ufficio Stampa
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