E’ passato un anno dal consiglio comunale del gennaio 2017 quando, in pompa magna, alla presenza di tutti i Sindaci del comprensorio, la Provincia, i genitori del Marconi e lo studio Archea venne presentato il progetto di fattibilità per il nuovo liceo.
Progetto preparato in fretta e furia da uno studio di fama giustificata solo dall’onorario (più di 40.000,00 euro) giusto per cavalcare l’onda dell’urgenza e sfruttare la mobilitazione dei genitori facendogli credere che si poteva realizzare un nuovo liceo, anzi un campus, in due anni.
Risultato: siamo ancora a nulla. L’area designata dallo studio di fama si è rivelata inidonea, nello stesso tempo, non contenti della figuraccia, si paventa la costruzione del Liceo a Ponte a Egola (frazione di numeri politicamente utili), sito già scartato l’anno scorso dal soprannominato studio, cito testualmente: “Ponte a Egola è ubicato in una zona pianeggiante in cui è presente una pericolosità idraulica elevata causata dal vicino torrente Egola, pertanto si ritiene, questo sito non adatto”.
Per dare un contentino a tutti, sono stati rifatti i sondaggi sul terreno dello storico Marconi in via Catena. L’esito è stato che la situazione è peggiorata dal 2007 (dopo 10 anni di abbandono totale, ma va?), ed il versante che già allora aveva bisogno di un intervento urgente, ora evidenzia smottamenti del terreno per zone estese.
Occorre precisare che in San Miniato chiunque possegga un terreno di proprietà si occupa, per la parte che dà su uno dei versanti, di fare delle opere di contenimento. Non esiste che si abbandoni un terreno con un immobile come il Liceo, senza preoccuparsi della messa in sicurezza del versante e della regimazione delle acque.
Come mai quando si tratta di un bene pubblico, si fa finta di non sapere e di non capire? La Provincia che è proprietaria dell’immobile non dovrebbe preservare la sua proprietà chiedendo gli opportuni interventi al Comune? Il buon padre di famiglia lo farebbe!
La Provincia quest’anno pagherà per il mutuo di San Donato e l’immobile alla Scala Eur 291.408,00 e Eur 658.072,00 nel 2019 che, se investiti nel mantenimento dell’esistente, compreso l’Istituto Cattaneo che viene lasciato a se stesso nell’attesa di chissà quale progetto faraonico di ultimazione, non sarebbero almeno spesi invano.
L’unica cosa certa in questo marasma è la demolizione dello storico Marconi. Per costruirci cosa? Con quali soldi?
Come si può pensare, dopo aver depauperato il territorio di un Liceo di prestigio che già da due anni non ha una dirigenza diretta, con dislocazioni provvisorie che costano alla comunità uno sproposito, dopo la rinuncia alla realizzazione di un Polo Scolastico che tanto valore avrebbe dato non solo a tutto il territorio ma alla scuola stessa, viene proposta una demolizione deturpante che ha l’unico fine di far dimenticare l’incuria in cui è stato lasciato un bene pubblico ed il danno erariale con l’acquisto di una struttura in San Donato che, oltre all’insalubrità del posto ed al suo alto rischio idrogeologico, si è rivelata non avere i solai a norma.
La comunità ha il diritto di vedere le proprie risorse investite in opere concrete di salvaguardia e sicurezza, non in inefficaci e spesso tendenziosi studi di fattibilità o ennesimi sondaggi e ispezioni pagati a peso d’oro.
E’ ora di finirla di usare la scuola come terreno per la campagna elettorale ad uso e consumo della maggioranza del momento!
Raffaella Mallamaci
Comitato Polo Scolastico San Miniato
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