“Prendo atto delle dichiarazioni di Arpat, ma sottolineo che nel loro sito si trova testualmente che su 139 determinazioni effettuate sulle acque superficiali ci sono ‘valori significativi vicini allo SQA-MA per PFOA E PFBS’ ‘e superamenti per PFOS’”.
Lo afferma l’assessore all’ambiente della Regione del Veneto, in riferimento alla questione dell’inquinamento delle acque da Pfas in Toscana e alle odierne precisazioni sull’argomento da parte della Regione Toscana e dell’Agenzia regionale per l’ambiente Arpat.
“Risulta quindi chiaro che sono loro stessi a dichiarare che ci sono superamenti per i PFOS, la sostanza riconosciuta più pericolosa – aggiunge l’assessore veneto –, mentre per le altre i valori sono vicini agli SQA, standard che sono significativamente più alti rispetto ai valori previsti dal Veneto nelle autorizzazioni per gli scarichi industriali. Basti pensare che lo SQA per il PFBS è 3000 ng/l contro il valore imposto dal Veneto per la somma di tutti i Pfas di 1030. Risulta quindi chiaro che se i valori sono vicini a 3.000, sono ovviamente superiori a 1.030”.
“Ad ogni modo – conclude l’assessore – il Veneto continua a garantire la sua collaborazione alle altre Regioni su questa complessa tematica”.
Fonte: Regione Veneto
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