Serata di memoria, emozione e solidarietà nel nome di Lucrezia. Il seme di una cultura aperta, poliedrica, europeista che aveva messo radici nello spirito libero e responsabile di Lucrezia Borghi continua a crescere. Ha solo un anno ed è già un albero forte, pieno di vita come la volontà, l’impegno, la passione per gli studi universitari e il contatto con le culture e le lingue straniere che coltivava la studentessa grevigiana, scomparsa nel 2016 durante il suo periodo di studi Erasmus in Spagna. E’ stato piantato dal Comune di Greve in Chianti, ideatore dell’iniziativa, Rotaract San Casciano Chianti in stretta collaborazione con la famiglia e l’Università di Firenze, per ricordare il sogno interrotto di una ventenne che credeva in se stessa e investiva idee ed energie nella costruzione di una strada per il proprio futuro.
La seconda edizione della borsa di studio Lucrezia Borghi ha prodotto nuovi frutti, la testimonianza concreta di come i percorsi di conoscenza e formazione possano tradursi in occasioni reali di confronto ed esperienze di studio e tirocinio per i giovani studenti dell’Unione comunale del Chianti fiorentino. Nella sala, messa a disposizione dalla tenuta agricola Fontodi di Panzano in Chianti, nel corso della cena offerta dalla Macelleria Cecchini, si è tenuta la cerimonia di consegna delle due borse di studio, l’una conferita dal Comune, l’altra dal Rotaract San Casciano Chianti, alle studentesse che si apprestano a fare il loro primo viaggio di studio all’estero, nell’ambito del programma di mobilità studentesca Erasmus+. Sono Chiara Anselmi, 21 anni, residente a Barberino Val d’Elsa iscritta al terzo anno del corso di laurea in Scienze della Salute umana della Facoltà di Medicina dell'Università di Firenze e Marta Iaccarino di Greve in Chianti, 23 anni, residente nella frazione di Chiocchio, iscritta al quinto anno del corso di laurea Magistrale a ciclo unico Medicina e Chirurgia dell'Università di Firenze. Le ragazze sono state selezionate in base al regolamento istituito dall’amministrazione comunale che prevede l’estensione del concorso ai territori dell’Unione comunale del Chianti fiorentino. Tra febbraio e marzo Chiara partirà per la Finlandia, Marta per la Spagna ed entrambe effettueranno periodi di tirocinio in strutture ospedaliere. “Cercheremo di cogliere tutti i vantaggi di questa esperienza – hanno dichiarato le ragazze - guadagnare in autonomia, imparare la lingua inglese, crescere attraverso il confronto con mondi e approcci diversi dal nostro sul piano formativo, professionale, umano, avendo la responsabilità di affrontare questo viaggio con gratitudine e dedizione, nel nome di Lucrezia”.
Le borse di studio del valore di 700 euro l’una sono state conferite dal sindaco Paolo Sottani e dal presidente del Rotaract San Casciano Sofia Tapinassi, mentre la targa che riporta una riflessione di Lucrezia sul valore della vita come dono è stata consegnata alle giovani studentesse dal padre Fabrizio Borghi.
“Lucrezia è una luce destinata a brillare nel futuro dei suoi coetanei – dice il sindaco Paolo Sottani – attraverso la realizzazione di questa iniziativa, nata dalla collaborazione tra la famiglia, il Comune e Rotaract San Casciano, il ricordo della nostra concittadina si amplifica e, come un faro, si accende nel mare della conoscenza per illuminare il cammino e le speranze degli studenti. La vitalità di Lucrezia rinasce nelle ambizioni e nelle opportunità che le borse di studio potranno offrire agli universitari Erasmus e alimenta importanti progetti di solidarietà come quelli portati avanti dalla famiglia a favore della Fondazione dell’ospedale pediatrico Meyer.
Rivolgo un’attestazione di stima e affetto a tutti coloro che hanno reso possibile la serata”. Alle parole del primo cittadino si unisce la famiglia Borghi che estende un sentito ringraziamento all’amministrazione comunale, all’azienda agricola Fontodi diretta da Giovanni Manetti e alla Macelleria Cecchini di Dario Cecchini che hanno gentilmente concesso i locali e la cena e a tutti i partecipanti che hanno reso possibile la donazione al Meyer, una serata piena di commozione che ha rafforzato il filo che tiene insieme università, istruzione, memoria dedicata a Lucrezia.
Alla serata sono intervenuti il Magnifico Rettore dell’Università di Firenze, il prof. Luigi Dei, Massimiliano Pescini, consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze, Giacomo Trentanovi, presidente dell’Unione comunale del Chianti fiorentino, il vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, l’avvocato Stefano Bartoli della famiglia Borghi, Alberto Zanobini, Direttore Generale Ospedale Pediatrico Meyer e Gian Paolo Donzelli, Presidente Fondazione Meyer. La cerimonia si è conclusa con gli interventi e le esperienze delle studentesse, vincitrici della scorsa edizione della borsa di studio in memoria di Lucrezia Borghi, Giulia Grassi e Giulia Scola.
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