Figlia del magistrato assunta al Comune di Firenze: è polemica

Lo scorso 26 ottobre il sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha assunto negli uffici della Città Metropolitana, con una laurea Magistrale in giurisprudenza, Celeste Oranges, figlia di Archerotipa Mondera Oranges, procuratore regionale della Corte dei Conti che nel 2014, quando era viceprocuratore, richiese l'archiviazione per Matteo Renzi su un procedimento a suo carico per le accuse di danno erariale nell'esercizio del ruolo di presidente della Provincia di Firenze per l'assunzione di tre dirigenti. La 28enne Celeste Oranges è stata assunta nell’ufficio per il 'patto per la giustizia della città metropolitana di Firenze' con la motivazione di essere una figura specializzata in ambito giuridico.La notizia è stata diffusa dal giornale 'Il Fatto Quotidiano' che fa due domande al sindaco di Firenze, che secondo il quotidiano sarebbero rimaste senza risposta: “Prima della nomina lei conosceva Celeste Oranges? Le è stata segnalata? Come è stata selezionata?”.

Prima dell'incarico, lo scorso 7 settembre Celeste Oranges non si è qualificata tra i primi 500 ammessi a sostenere la seconda prova nel concorso per istruttore direttivo amministrativo, bandito dal Comune di Firenze per 48 posti, arrivando al 627esimo posto.

Dario Nardella, in risposta al quotidiano, ha dichiarato ai giornalisti che si tratta di un attacco vergognoso fatto in piena campagna elettorale. Il primo cittadino di Firenze ha ribadito che dal Comune sono state rispettate tutte le regole e che gli attacchi personali sono calunnie.

FdI: "Spregiudicatezza illimitata, intervenga Cantone"

"L'assunzione decisa da Dario Nardella per Celeste Oranges è il simbolo dell'illimitata spregiudicatezza del metodo renziano. La figlia del capo della Procura della Corte dei Conti della Toscana, secondo quanto ricostruito, sarebbe stata esclusa poche settimane prima della sua assunzione da un concorso pubblico del Comune di Firenze. Chiediamo l'intervento all'Autorità anticorruzione e di Raffaele Cantone perché valuti quanto accaduto e intervenga secondo i termini di legge". E' quanto affermano i capigruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana e in Comune di Firenze Giovanni Donzelli e Francesco Torselli, commentando la notizia pubblicata da Il Fatto Quotidiano.

"Non è la prima volta che il Comune opera assunzioni a chiamata quantomeno dubbie - sottolineano - ricordiamo che Nardella, tra l'altro, appena arrivato a Palazzo Vecchio nominò l'ex capo della Procura di Firenze Giuseppe Quattrocchi a consulente della giunta di Palazzo Vecchio. Pur non entrando nel merito delle capacità dei personaggi coinvolti o sulla imparzialità delle loro condotte - concludono Donzelli e Torselli - è incredibile con quale leggerezza si continui ad ignorare qualsiasi condotta di opportunità nelle scelte di amministrazione pubblica". Il capogruppo in Comune Francesco Torselli presenterà anche un'interrogazione sul caso.

Il Segretario provinciale della Lega  Alessandro Scipioni e quello cittadino Filippo La Grassa sulla vicenda

I criteri meritocratici applicati dal sindaco Nardella ci appaiono francamente grotteschi, per non dire di peggio!
La vicenda riportata dalla stampa in questi giorni - e sulla quale Nardella neppure ha avuto il coraggio di replicare- è l’esempio lampante di cosa sia Il PD toscano e il sistema di potere renziano, dove capacità, merito e trasparenza sono concetti assolutamente sconosciuta alla “classe dirigente” del partito.
La vicenda non è banale ma sintomatica di un sistema di potere - quello oramai radicato da decenni in Toscana dove la sinistra prima ed il Pd oggi hanno costituito una radicata rete clientelare che si fonda su un sistema di relazioni e di conoscenze che fanno parte sempre dello stesso “ giro” di personaggi.
Senza nulla togliere alla giovane neo assunta, che certo dovrà avere avuto delle indubbie doti benché laureata da circa tre anni ed alla prima di esperienza professionale ( basta leggerne il curriculum) e che percepirà ( beata lei al primo incarico!) uno stipendio annuo di circa 46 mila euro, sempre secondo quanto si apprende a mezzo stampa, si apprende che l’illustre madre è colei che ha archiviato i procedimenti a carico del predecessore di Nardella; così come ci pare che lo studio presso il quale la giovane ad oggi svolgerebbe la pratica legale ( sempre da CV) sia uno degli studi il cui titolare  ricopre numerosi incarichi come legale di fiducia di molte amministrazioni, anche locali, a guida PD.
Che tutto questo sia un caso?
Noi pensiamo - e continueremo a ripeterlo- che Firenze e tutta la Toscana meritano di meglio e che questo sistema di “intrallazzi” - per usa un termine colorito e ben noto ai fiorentini-  debba finire.
Cosa racconti Nardella a tutti quei giovani che il concorso pubblico lo avevano vinto e che sperano di costruirsi un futuro?
Quale credibilità ha un sindaco di questo tipo?
I fiorentini avranno presto l’occasione di mandare a casa per sempre questi personaggi.

Alessandro Scipioni e Filippo La Grassa (Lega Nord): "Metodi grotteschi"

I criteri meritocratici applicati dal sindaco Nardella ci appaiono francamente grotteschi, per non dire di peggio!
La vicenda riportata dalla stampa in questi giorni - e sulla quale Nardella neppure ha avuto il coraggio di replicare- e’ l’esempio lampante di cosa sia Il PD toscano ed il sistema di potere renziano, dove capacità, merito e trasparenza sono concetti assolutamente sconosciuta alla “classe dirigente” del partito.
La vicenda non e’ banale ma sintomatica di un sistema di potere - quello orami radicato da decenni in Toscana dove la sinistra prima ed il Pd oggi hanno costituito una radicata rete clientelare che si fonda su un sistema di relazioni e di conoscenze che fanno parte sempre dello stesso “ giro” di personaggi.
Senza nulla togliere alla giovane neo assunta, che certo dovrà avere avuto delle indubbie doti benché laureata da circa tre anni ed alla prima di esperienza
Professionale ( basta leggerne il curriculum) e che percepira’ ( beata lei al primo incarico!) uno stipendio annuo di circa 46 mila euro, sempre secondo quanto si apprende a mezzo stampa, si apprende che l’illustre madre e’ colei che ha archiviato i procedimenti a carico del predecessore di Nardella; così come ci pare che lo studio presso il quale la giovane ad oggi svolgerebbe la pratica legale ( sempre da CV) sia uno degli studi il cui titolare  ricopre numerosi incarichi come legale di fiducia di molte amministrazioni, anche locali, a guida PD.
Che tutto questo sia un caso?
Noi pensiamo - e continueremo a ripeterlo- che Firenze e tutta la Toscana meritano di meglio e che questo sistema di “intrallazzi” - per usa un termine colorito e ben noto ai fiorentini-  debba finire.
Cosa racconti Nardella a tutti quei giovani che i cebe io con ero pubblico lo avevano vinto e che sperano di costruirsi un futuro?
Quale credibilità ha un sindaco di questo tipo?
I fiorentini avranno presto l’occasione di mandare a casa per sempre questi personaggi.

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