Prima lo offendono con frasi razziste, poi gli sferrano un pugno e lo prendono a calci. La vittima è un minore di origine cinese che aveva programmato una 'gita' con alcuni amici a Firenze. Saliti a bordo del treno i due baby-aggressori, di 14 e 17 anni, hanno iniziato a molestarlo, poi mentre lui tentava di allontanarsi lo hanno colpito al volto e preso a calci. A fermare gli aggressori due viaggiatori senegalesi che erano lì per caso e un amico che ha chiamato la polizia. Ad assistere anche una viaggiatrice.
Appena arrivati ad Empoli i due aggressori sono scesi dal treno e sono fuggiti attraverso i binari. Sul posto è intervenuta la Polfer.
Il ragazzo cinese aveva contusioni al volto e all’arcata sopracciliare destra ed era in evidente stato di shock: è stato quindi accompagnato all’ospedale di Santa Maria Nuova per le cure del caso.
Ma l'incubo non finisce qui: la sera stessa dell’aggressione i ragazzi, nel fare ritorno a casa con il treno, per pura sfortuna, hanno ritrovato i due malviventi. Questi li minacciano chiedendo il perché hanno chiamato la polizia e poi esigendo di vedere i loro telefoni per esaminare la cronologia delle telefonate. Solo l’intervento dei genitori ha evitato il peggio, spaventando i ragazzi.
La polizia giudiziaria, vista la gravità dei fatti, ha acquisito le immagini delle telecamere a bordo del treno Vivalto. I due aggressori sono stati ripresi in volto ed identificati. Tra le immagini che fanno più pensare, vi è quella dei due aggressori che ridono visibilmente soddisfatti del pestaggio appena fatto.
I due, già noti alle forze dell'ordine, sono soliti commettere reati in gruppo, facendo valere la superiorità numerica ed attaccando la vittima prescelta solo se isolata. Inoltre facendosi forza della paura che incutano ai loro coetanei, per la loro appartenenza al gruppo, o meglio alla gang, cercano di far desistere la vittima a denunciare i fatti, facendo cosi leva sull’omertà indotta dalla paura.
I due aggressori sono stati denunciati per i reati di lesioni personali in concorso a valenza razzista (ex artt. 110,582,585 CP e art.3 D.L. 26 aprile 1993 nr. 122 ) e violenza privata aggravata (artt. 610, 61,nr. 2 C.P.).
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