E’ stato rintracciato dalla Polizia di Stato a Firenze e nuovamente arrestato, dopo aver violato la misura cautelare disposta dal Tribunale di Siena a seguito del precedente arresto.
Stavolta resterà in carcere in custodia cautelare, A.Z. ghanese di 30 anni, che lo scorso 22 dicembre era stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di pubblica Sicurezza di Chiusi – Chianciano Terme, in provincia di Siena per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Lo straniero, in quella occasione era stato rintracciato dagli agenti a seguito di una segnalazione giunta la 113, di una persona che aveva arrecato disturbo in un negozio.
Al momento dell’identificazione, l’uomo, peraltro già noto alle forze dell’ordine locali, era risultato presente in quel territorio in violazione del divieto di ritorno emesso dal questore di Siena Piccolotti, fatto che aveva poi portato all’arresto. All’atto di procedere per la violazione della misura di prevenzione, aveva infatti reagito colpendo con un calcio un poliziotto.
Convalidato il primo arresto e disposta nei suoi confronti la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, nonché di permanere nel domicilio dalle 23.00 alle 06.00, lo straniero non ha però mai ottemperato.
A seguito dei ripetuti controlli, effettuati dai poliziotti del Commissariato di Chiusi era stato pertanto richiesto e concesso un aggravamento della misura, con la custodia cautelare in carcere, provvedimento inserito dagli stessi agenti nella banca dati, con il suo rintraccio.
Ieri, un alert del sistema informatizzato di trasmissione delle schedine alloggiati nelle strutture ricettive è scattato alla Sala Operativa della Questura di Firenze.
In stretto raccordo con i colleghi del Commissariato di Chiusi, una volta verificato che il provvedimento era attivo ed in loro possesso, gli agenti delle Volanti accertandosi prima della sua permanenza, sono andati a cercarlo presso la struttura. Lì l’hanno rintracciato ed arrestato.
Grazie alla sinergia tra i vari uffici della Polizia di Stato e ad un sistema, quello degli alloggiati web, che funziona, un altro malvivente è stato assicurato alla giustizia.
Fonte: Questura di Siena
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