Durante il pranzo del 6 gennaio, organizzato ogni anno dalla Canottieri Limite per inaugurare l’anno remiero, la Commissione che si occupa del Centro Espositivo della Cantieristica e del Canottaggio “Mario Pucci” ha avuto la possibilità di presentarsi agli oltre 250 presenti, in larga parte atleti con le loro famiglie, amici e simpatizzanti della società di canottaggio più antica d’Italia.
Dopo un breve saluto di ringraziamento da parte del presidente Flavio Bini, che ha sottolineato il lavoro fin qui portato avanti per iniziare a comprendere in quale direzione muoversi per valorizzare a pieno il Centro, il quale custodisce modellini di imbarcazioni, utensili, documenti che testimoniano il ruolo di Limite sull’Arno nella cantieristica italiana, ha preso la parola il direttore scientifico Marzio Cresci.
“Dal Centro Espositivo al Museo, dal salvataggio delle prime testimonianze, dall’idea, dalla prima attività di divulgazione stiamo traghettando il lavoro in quello che forse sembrava un sogno ad occhi aperti ed invece è quanto di più concreto possiamo immaginare. Non un sogno, ma un obiettivo di una attualità straordinaria, proprio qui a Limite sull’Arno. Si tratta di un museo del lavoro, che racconterà un mestiere che non è per niente scomparso neanche a Limite, perché segreti e saperi rimangono appiccicati ai luoghi dove sono nati. Vogliamo inserire il nostro Centro in un contesto regionale e nazionale, sarà dura ma sappiamo cosa desideriamo”, ha commentato Cresci.
In effetti, la Commissione sta già lavorando costantemente ad iniziative che verranno alla luce nelle prossime settimane. Proprio alcuni giorni fa, il Consiglio regionale della Toscana ha comunicato la propria compartecipazione finanziaria a un progetto presentato, insieme alla Pro Loco Capraia e Limite, nell’ambito del bando annuale per la Festa della Toscana. Nel mese di febbraio, sarà organizzato un convegno per sottolineare le tappe salienti dello sviluppo della cantieristica limitese dal periodo dei Lorena, che nel 1858 consegnarono a Gaetano Picchiotti l’onorificenza di Cavaliere dell’Industria e sostennero il passaggio dalla costruzione dei navicelli ai bastimenti da mare, alla fine del secolo scorso. Tale appuntamento sarà preceduto da una serata dedicata alla raccolta delle memorie e delle testimonianze degli ultimi maestri d’ascia, carpentieri e lavoratori dei cantieri di Limite.
Fonte: Canottieri Limite
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