"Gli undici sindaci del Pd rinnegano se stessi e fanno il “gioco dell’oca” con la polizia locale dell’Unione dei Comuni.
Prendiamo atto infatti, con disappunto ed amarezza, dell’ennesimo colpo di scena, purtroppo in negativo, dei primi cittadini degli undici Comuni che compongono l’Unione che, dalla sera alla mattina, prendono una decisione importante sulla vita e la sicurezza dei cittadini, per rinnegarla, ed il caso vuole a meno di due mesi dalla consultazione elettorale.
Mi riferisco alle linee guida che sono state date alla comandante Annalisa Maritan, con una recente delibera alla stesura della quale erano presenti, tra l’altro, solo sei degli undici sindaci.
E’ triste prendere atto come, per avere diritto a soldi pubblici e ottenere consensi elettorali, si arrivi a rinnegare se stessi. Tre anni fa l’attuale comandante del corpo unico della polizia locale dell’Unione era stata scelta tra un elenco di nominativi proprio per la sua conoscenza e competenza nella materia e con l’incarico di dare un identità ed una struttura organizzativa al nuovo organismo del quale facevano parte 106 agenti.
In questi giorni, la struttura che era stata creata, anche con un certo sforzo finanziario e di risorse umane, tecniche e professionali, viene rinnegata dai sindaci spostando l’orologio all’indietro di cinque anni, ossia al punto di partenza.
Le linee guida di questi ultimi indicano alla comandante una nuovo tipo di organizzazione che rafforzi i comandi territoriali, il cui personale, secondo la loro distorta visione, sarebbe stato assorbito dal Nucleo Operativo di Polizia Stradale che di fatto è stato cancellato, nonostante gli ottimi risultati ottenuti nel campo della prevenzione e repressione dei comportamenti illeciti degli utenti del codice della strada ed in particolare nel rilievo degli incidenti stradali con oltre settecento interventi nel 2017.
I risultati ottenuti nel 2017 ci auguriamo siano resi quanto prima pubblici, perché i numeri non sono opinioni; forse ai sindaci Pd dell’Unione sono altri i numeri che interessano, vista la vicinanza delle elezioni, e per questo hanno pensato ad una nuova virata, come specchietto per le allodole, per rivalorizzare i comandi territoriali per acquisire dai cittadini i consensi elettorali.
La Nostra idea è molto semplice: il mancato decollo della polizia locale dell’Unione è attribuibile solo ed esclusivamente alla mancanza del supporto politico dei Sindaci al progetto di riorganizzazione che la Comandante Maritan aveva fatto e condiviso con loro lo scorso anno di questi tempi.
E’ stata giusta, efficace ed efficiente, la creazione di un nucleo specializzato di polizia stradale/pronto intervento, che all’inizio poteva attingere su un bacino di 106 unità che in questi cinque anni, a causa della mancanza di sostituzioni e assunzioni, si sono ridotte ad 88.
E’ giusto ed opportuno rafforzare i presidi territoriali, primo punto di contatto con i cittadini, ed ancora più giusto implementare il servizio di prossimità, ma tutto ciò è legato alla capacità politica, e non tecnica, di sostituire ed assumere, se del caso anche a tempo determinato, personale, oltre a togliere alla municipale il disbrigo delle pratiche amministrative non di sua competenza, molte delle quali, in base al nuovo decreto anti corruzione, non potrebbero essere svolte in quanto si creerebbe una situazione di sovrapposizione in quanto l’organo che rilascia un provvedimento è lo stesso addetto alla verifica.
Sopprimere il Nops per ridare forza ai presidi territoriali, è a mio avviso una scelta sbagliata, la “buona politica” dovrebbe essere in grado di mantenere il nucleo specializzato ed al tempo stesso rafforzare i presidi territoriali con assunzioni e liberando gli agenti dai compiti burocratici ed amministrativi di competenza degli uffici comunali.
A questo punto la Nostra impressione è che con le nuove linee guida fissate dai sindaci Pd si voglia ritornare indietro di cinque anni facendo però figurare giuridicamente la costituzione di un corpo unico di polizia locale per poter beneficiare dei 900mila euro annui previsti dalla legge in questi casi; un ulteriore esempio del modo di amministrare approssimativo, superficiale, per niente lungimirante ed assistenzialista del Pd, che non è in grado di trovare soldi propri ma solo di creare strutture e carrozzoni per riceverli dallo stato ossia dai cittadini/contribuenti".
Stefano Mugnai – Consigliere Regionale e Coordinatore Regionale FI
Paolo Giovannini – Coordinatore Provinciale FI
Lucia Masini – capogruppo Certaldo e Unione C.E.V. - FI
Simone Testai – Capogruppo FI - Fucecchio
Vincenzo Tricarico – Capogruppo FI – Castelfiorentino
Benedetta Bellini - Consigliere Unione C.E.V. - FI
Manuela Landi – Capogruppo FI – Vinci
Daniele Bagnai – Capogruppo “Lista insieme” - Montelupo
Samuele Spini - Coordinatore FI – Empoli
Emiliano Delle Sale – Coordinatore FI - Montespertoli
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