Le ruote di "Oltre l'Ostacolo" corrono anche a Empoli. Parte anche negli istituti superiori ‘Pontormo’ e ‘Ferraris-Brunelleschi’ un progetto che ha lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni nei confronti della disabilità, delle barriere mentali e culturali verso i portatori d’handicap.
Lo sport può essere un veicolo trainante verso questo obiettivo come sta dimostrando da qualche tempo l’attività che viene presentata questa mattina, mercoledì 12 gennaio, a Empoli.
Questa conferenza stampa dà ufficialmente il via a un progetto scolastico che, con il sostegno dell’assessore allo sport del Comune di Empoli, e l’azione concreta della Volpi Rosse Menarini Firenze, presieduta da Ivano Nuti, coinvolgerà decine di ragazzi degli istituti superiori ‘Pontormo’ e ‘Ferraris Brunelleschi’, presieduti rispettivamente dai dirigenti Tommaso Bertelli e Daniela Mancini. Alla presentazione anche Paolo Cosmi, vice presidente delle Volpi Rosse; Armando Sarti, medico dello staff; l’atleta Domenico Amadio; Alessandro Cherici, tecnico; Gabriella Bertelli, docente del ‘Pontormo’.
Alcune classi del secondo anno, in totale un centinaio di stufenti, dal prossimo mercoledì 24 gennaio, inizieranno a fare educazione fisica utilizzando la carrozzina come un attrezzo tecnico e proveranno a giocare a basket sedendosi e muovendosi sulle quattro ruote. Dunque la carrozzina permette di allenarsi, giocare e magari competere in una partita alla pari: tutti con le stesse condizioni. Sono previste anche vere e proprie partire e al termine anche un concorso letterario per fermare su carta le emozioni, le impressioni e le opinioni dei giovani su questa novità che li vede coinvolti.
Superare le barriere culturali significa anche portare avanti un progetto di autentica inclusione sociale. Non più un progetto scolastico sportivo ma anche sociale. Dall’educazione fisica all’educazione sociale.
Dopo le scuole medie fiorentine "Rodari" e "Pirandello", dove il progetto delle Volpi Rosse ha avuto successo, "Oltre l'ostacolo – Basket in carrozzina" arriva a Empoli dopo una prima esperienza sperimentale avvenuta nello scorso anno scolastico al ‘Pontormo’.
IL PROGETTO - "Oltre l'ostacolo" vuole fornire a ragazze e ragazzi un'idea di salute generale della persona per una buona aspettativa di vita individuale e sociale, sia presente che futura. Il progetto ha, inoltre, l'ambizione di stimolare all'auto ascolto e di coinvolgere i giovani verso la coesione di gruppo, con particolare attenzione alle capacità e ai ruoli di ognuno all'interno di esso. Il programma di lavoro prevede di sedersi in carrozzina e svolgere un percorso di esperienza e di ascolto, attraverso l'attività sportiva. Inoltre, come contributo culturale, i ragazzi saranno tenuti a produrre un elaborato scritto a tema, che concorrerà ad un premio.
Altro obiettivo del progetto, oltre a divulgare l'attività del basket in carrozzina e a proporre lo sport e l'alimentazione per andare oltre il "vizio" di una vita con pochi interessi, è incentivare una riflessione su un ambiente che presenti sempre meno barriere culturali e architettoniche.
Assessore allo sport del Comune di Empoli - «Abbiamo voluto fortemente, come amministrazione comunale, questo progetto nelle nostre scuole. Sono andato personalmente a vederlo oltre un anno fa a Firenze e lo scorso lo abbiamo portato per un mesetto al Pontormo. Adesso parte ufficialmente questo progetto. È uno sport aperto a tutti che va oltre la disabilità, che si svilupperà attraverso le scuole che ringrazio come ringrazio le Volpi Rosse. I ragazzi dopo qualche momento di titubanza si dimostrano entusiasti, è uno sport bello e inclusivo e si rivelerà un modo diverso di conoscere le problematiche di chi non può muoversi facilmente e di chi ogni giorno vive una situazione che definiamo di disabilità. Credo che per i ragazzi delle classi del ‘Pontormo’ e dell'ITIS che parteciperanno sarà una esperienza unica di vita».
Ivano Nuti, Presidente Basket Menarini 'Volpi Rosse' - «Da quando lavoriamo e ci occupiamo di basket in carrozzina abbiamo sempre abbinato la conoscenze di questa realtà nelle scuole, dove i ragazzi crescono e si formano e possono da subito andare 'oltre' la disabilità. Uno sport per disabili diventa uno sport per tutti, la differenza fra chi cammina e chi ha difficoltà a farlo sono le carrozzine. Qui le carrozzine diventano attrezzo sportivo che azzera le differenze. In palestra i ragazzi nelle ore di educazione fisica imparano a conoscere cosa significa stare su una carrozzina, lo fanno giocando, divertendosi e facendo attività fisica. mettendo in pratica il gioco del basket. La loro risposta in campo è sempre stata entusiasta, in sostanza si litigano le carrozzine per salirci e provarle. Il progetto terminerà con un torneo fra le scuole e ci piacerebbe anche reclutare qualche atleta per la nostra squadra. Il progetto si è sviluppato negli anni ed è possibile anche portarlo a Empoli grazie alla collaborazione con la Menarini Farmaceutica e ha avuto una ulteriore spinta quest’anno grazie alla sensibilità dell’azienda Probios di Firenze».
Armando Sarti, Medico sportivo Staff Volpi Rosse - «Una palla, una carrozzina e il basket: è tutto qui. Lo sport in carrozzella richiede sforzo fisico e movimento e fa davvero bene. A tutti. È un veicolo positivo nella vita delle persone. Per una persona che ha problemi a muoversi è doppiamente importante. Per gli studenti che saranno coinvolti si tratterà di 8 lezioni davvero sorprendenti».
Daniela Mancini, Dirigente scolastico Istituto Istruzione Superiore 'G.Ferraris - F.Brunelleschi' - «La scuola da sempre è sensibile al problema dell'attività sportiva che vada a vantaggio di tutti. Abbiamo promosso 'Abilmente', una paraolimpiade dove a gareggiare sono stati gli alunni disabili. Uno stile di vita più sano dà una forma mentale aperta e disponibile. Aprirsi al diverso aiuterà ad aprirsi di più nel mondo del lavoro. La scuola vuole offrire a tutti questa opportunità di crescita».
Tommaso Bertelli, Dirigente Scolastico, e Gabriella Bertelli, docente 'Il Pontormo' - «Lo scorso anno abbiamo vissuto le 4 lezioni sperimentali con grande curiosità. E dopo qualche minuti i ragazzi erano davvero interessati, c’è stato coinvolgimento attivo e divertimento nelle partite: tutti in carrozzina. Un bel vedere e un bel sentire. La nostra esperienza è stata compresa e sono felice che quest'anno partecipino tre classi. Un’operazione intelligente e un modo per sensibilizzare i ragazzi non con le parole ma concretamente facendo provare a tutti cosa significa muoversi in carrozzina».
Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa
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